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sabato 11 dicembre 2021

Propaganda modernista nelle università “cattoliche”

Ripubblico alcuni brani di una lettera che anni fa mi scrisse una lettrice del blog che insegna in un'università “cattolica”. Onde evitare che possa essere riconosciuta e perseguitata, ritengo opportuno non dire in quale Stato nazionale vive. Coi tempi che corrono, per certi aspetti sembra quasi di vivere nell'Unione Sovietica di Stalin o nella Germania Est di Erich Honecker... quindi serve molta prudenza.


Caro fratello in Cristo,
                                          grazie del tuo messaggio di incoraggiamento. No, non mi sono arresa, ma, come sai, è sempre più difficile vivere in questa società. All'università dove insegno (cattolica, gestita dai [...]) una cappa caliginosa si fa sempre più fitta e pesante. Il modernismo si respira dovunque. L'ultima trovata è stata di [...]. Il nostro Vescovo ha protestato, ma il presidente dell'università (sacerdote) [...] è andato avanti sostenuto all'unanimità dal consiglio di amministrazione. Insomma, tutti d'accordo.

Non parliamo poi  dei colleghi che esprimono sempre più apertamente la loro gioia per le “aperture” [...] e, a detta loro, per la "ventata di aria fresca" che finalmente si respira. Non puoi immaginare che amarezza e solitudine provo quando scopro che anche le persone  che credevo dalla "nostra parte", in fondo in fondo la pensano anche loro, forse inconsapevolmente, come i modernisti. Ingenuamente, simpatizzano solo per qualche aspetto del modernismo, ma noi sappiamo che si sono lasciati infettare dall'errore. [...]

E adesso alla mia esperienza con un sacerdote di […], ospite della nostra parrocchia [...]. In un paio di brevi omelie infrasettimanali ha praticamente distrutto la nostra amata fede cattolica umanizzando tutto. [...] Nota dolorosa: questo sacerdote ha un ruolo in seminario a contatto con i seminaristi.

Ultimo sfogo riguarda il professore di teologia di mio figlio. Oltre al fatto che letteralmente non insegna niente, e forse è meglio così, assegna dei compiti che mettono in difficoltà la coscienza di mio figlio. Un esempio: "Date la definizione vera di una decina di parole tra cui Natale, Quaresima, Epifania, Triduo, Mistero Pasquale, Pentecoste, ecc. Poi date una definizione fittizia, che sia umoristica e che mi faccia ridere. Siate rispettosi." Non credo sia necessario alcun commento.

Teniamoci stretti e preghiamo l'un per l'altro. Da parte mia mi sto preparando ad accettare la sofferenza se in un futuro dovrò proclamare Gesù in maniera forte contro tutti.

(Lettera firmata)