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lunedì 23 maggio 2022

Criticare il fronte modernista per salvare le anime dalle loro falsità

Ripubblico una vecchia lettera di Giustina (pseudonimo utilizzato da una signora che collabora col blog).


Caro D.,
              come stai? Mi prendo la libertà di scriverti, ogni tanto... spero di non intralciare il tuo lavoro e le tante mail che ricevi: alcune di sicuro necessitano delle tue risposte e dei tuoi consigli, un'opera veramente lodevole. Non preoccuparti quindi di rispondere alle mie, capisco benissimo che a volte non hai tempo, né è importante.

Io sto bene, sono rientrata a (...) dalle vacanze nelle (...). Il blog è una compagnia costante: con mio marito stiamo attraversando qualche difficoltà lavorativa ed economica, in questo periodo, ma più di una volta è come se alcuni spunti che pubblichi mi fossero di grande sostegno. “Ad Deum stillat oculus meus” è una frase che medito spesso...

Ti ho molto pensato durante queste vacanze: un mio compagno di classe delle scuole elementari che ho rivisto sta facendo con sua moglie un bel percorso cristiano. Senza che per un motivo preciso si andasse su determinati discorsi ho scoperto che è rimasto deluso da alcuni corsi di teologia che ha seguito, così da laico... Ho capito che ci sono parecchie anime in ricerca, non preti e suore ma giovani e coppie confusi da certi insegnamenti modernisti e da certi sacerdoti (...). A volte è un po' difficile cercare di astenersi apertamente dalle critiche al clero anche di fronte a fatti eclatanti (tipo preti che vorrebbero evitare di confessare i bambini per la Prima Comunione perché ritenuto un passaggio inutile).  Io cerco comunque, se intuisco che l'interlocutore è seriamente motivato, di indirizzarlo su fonti e blog vicini alla Tradizione perché davvero spero che anche altri possano capire e percorrere i sentieri giusti, trovare i sacerdoti di impostazione differente.. Spero tanto in questo di non sbagliare né di alimentare uno spirito polemico, quasi orgogliosamente "tradizionalista": a volte il confine tra il tacere e il prendere una posizione chiara mi è un po' difficile.

Un caro saluto e prega sempre per me. A presto! 

Giustina



Cara sorella in Cristo,
                                     criticare gli errori e la barbarie del movimento modernista non costituisce peccato, anzi è un atto di carità. San Francesco di Sales nel suo celebre capolavoro "Filotea" esorta la sua figlia spirituale a parlare male dei nemici della Chiesa, perché è un atto di carità gridare "al lupo" quando tenta di sbranare le pecore. San Pio X nell'enciclica "Pascendi Dominici gregis" afferma che non sono lontani dal vero coloro che considerano i modernisti come i più pericolosi nemici della Chiesa. Nella stessa enciclica il grande Papa venuto dal Veneto ammette che purtroppo tra i modernisti ci sono anche non pochi ecclesiastici. Dunque, bisogna continuare a gridare "al lupo!", dobbiamo aprire gli occhi a tanta gente che ingenuamente si è lasciata ingannare dai mostruosi errori del modernismo, penso ad esempio alle dottrine eretiche di quei teologi che negano la Risurrezione di Cristo, la Presenza Reale di Gesù nel Santissimo Sacramento, la verginità perpetua della Madonna, l'eternità dell'inferno, l'esistenza del purgatorio, l'essenza sacrificale della Messa, e tante altre verità di fede.

Sono contento che apprezzi la mia “linea editoriale”, la quale consiste nel promuovere la Tradizione Cattolica cercando di infondere speranza e coraggio nei lettori. So bene che la crisi ecclesiale causata dal modernismo non è terminata, tuttavia, c'è modo e modo di denunciare i misfatti dei novatori. Penso che quando si parla di cose spiacevoli bisogna farlo in maniera da non demoralizzare i lettori, altrimenti si rischia di arrendersi o persino di cadere in depressione.  :-)

Anche Sant'Alfonso Maria de Liguori nei suoi scritti si lamentava della situazione ecclesiale del suo tempo (vescovi poco zelanti, sacerdoti e religiosi rilassati, fedeli laici che vivevano come pagani, ecc.), tuttavia riusciva ad infondere coraggio ai suoi lettori, perché la sua speranza era fondata in Dio.

Oggi la situazione è semplicemente drammatica a causa della confusione seminata da coloro che hanno lo spirito modernistico, ma non dobbiamo disperarci: noi abbiamo la buona dottrina del Magistero perenne della Chiesa, pertanto possiamo confidare di salvarci l'anima se le resteremo fedeli sino alla morte. Certamente Gesù non ci abbandonerà mai, ci darà sempre i mezzi necessari per salvarci. Ci ha riscattato a caro prezzo sulla croce del Golgota, troppo grande è il suo amore per noi, non può abbandonarci nella tempesta modernista. La nostra speranza nella vittoria non è autoillusione, infatti non si fonda sulle nostre forze, ma sulla fede nel glorioso Redentore Divino: Haec est victoria quae vincit mundum, fides nostra (Epistula I Ioannis 5, 4).

Lo scopo dei miei blog è di farvi elevare l'animo alle cose celesti, di incoraggiarvi nel combattimento spirituale, di animarvi a continuare la buona battaglia contro la peste modernista. Voglio che dopo aver letto i miei post vi sentiate rincuorati, consolati e confortati, non demoralizzati e scoraggiati. Sì, scrivere post e rispondere alle e-mail mi costa tempo e fatica, ma voglio continuare a farlo per il bene spirituale dei numerosi lettori che apprezzano ciò che faccio. Gestire i miei blog comporta uno sforzo impegnativo che assorbe molto tempo, ed è merito dei lettori-sostenitori se posso permettermi di continuare questa battaglia. Senza le loro donazioni penso che avrei dovuto smettere già da diversi anni.

Ti incoraggio a vivere il cristianesimo in maniera fervorosa, praticando un’intensa vita spirituale. Lo so che in questa società neopagana è difficile vivere in maniera coerente col Vangelo, sopportando con pazienza le persecuzioni dei mondani, ma maggiori sono le avversità, più bella sarà la vittoria!

Sursum corda!

Cordialiter