In questi ultimi mesi i giornali d'Italia hanno pubblicato clamorosi articoli sopra un fatto che ha impressionato molti. Il protagonista è Mario Benedicti. Questi nel 1917, a diciotto anni, partì per la guerra, dopo la ritirata di Caporetto. Suo padre era colonnello ed egli volle abbracciare la carriera militare. Nel 1920 era Ufficiale dei Carabinieri. Col grado di Capitano combattè nell'Africa Orientale ed anche in Grecia. Meritò due medaglie, tre croci di guerra ed una trentina di decorazioni. Nel 1956 era Colonnello dei Carabinieri, comandante della Legione di Bologna. Col grado di Generale dell'Arma si mise a riposo. Era l'uomo del dovere, riflessivo; approfondiva la Dottrina Cattolica. Ebbe la luce del Sacerdozio. Non essendo sposato, si ritirò nell'Abbazia di Finalpia (Savona), ove compì i corsi di filosofia e di Sacra Teologia ed alla fine di ottobre del 1967, all'età di sessantotto anni, è stato ordinato Sacerdote. Oggi si chiama Padre Marco. Da Generale dei Carabinieri ... a Prete!
Mario Benedicti si è forse abbassato? No! Ha riconosciuto che un semplice Prete, per la sua eccelsa dignità, è più che un alto ufficiale di questo mondo.
[Brano tratto da "Satana nel mondo" di Don Giuseppe Tomaselli; imprimatur: + Francesco Tortora, Vescovo-Prelato, S. Lucia del Mela 13 - 5 - 1968]