In passato pensavo che i migliori alleati dei modernisti fossero i massoni e i comunisti. Oggi invece penso che siano altri personaggi a cooperare indirettamente a frenare l'inesorabile avanzata del movimento tradizionale. A tal proposito ripubblico la lettera di un gentile lettore e la mia risposta.
Ho avuto la grazia di partecipare ad una celebrazione domenicale nell’antico rito romano in un noto Santuario poco distante dalla mia Regione. I miei occhi, ancora assonnati, han visto tanti giovani devotamente inginocchiati nei banchi … Guardando meglio mi son chiesto "Sogno o son desto? Ma qualcuno lo conosco".
Difatti ho detto loro : “Come mai voi state qua?” Essi mi hanno spiegato che quasi abitualmente partecipano a quella messa domenicale organizzandosi con due pulmini…
Allora ho detto loro: "Ma anche nelle Marche ci sono alcune celebrazioni curate e regolari con questa Liturgia. Perché non ci aiutate? Siete in tanti…".
Ma loro mi hanno risposto: "La Messa tridentina sì, ma i gruppi tradizionalisti no! Le loro parole scritte nei siti tradizionalisti sconfessano la santità del rito che vorrebbero difendere. Noi stiamo bene qui".
Cosa ne pensi tu ?
Aff.mo
(lettera firmata)
Carissimo in Cristo,
purtroppo anche io ho notato che tra i tradizionalisti ci sono alcune frange estremiste che col loro comportamento procurano un sacco di guai al movimento tradizionale, frenandone l'avanzata. Non è coi discorsi cripto-sedevacantisti che si riportano le anime a Cristo. Ti faccio un esempio concreto. Tutti noi abbiamo l'opzione preferenziale per la Messa in rito romano antico. Fin qui siamo d'accordo. Il problema sorge al riguardo dell'atteggiamento che bisogna avere nei confronti del rito nella forma ordinaria. Io penso che sia certamente valido. Dico solamente che spero che il Novus Ordo Missae venga ritoccato in senso tradizionale, ad esempio proibendo la Comunione sulla mano, reintroducendo le antiche preghiere dell'Offertorio, rigirando gli altari “versus Deum” anziché “verso il popolo”, ripristinando la pratica del celebrante di recitare la preghiera eucaristica sottovoce, ripristinando la Comunione in ginocchio alla balaustra, ecc.
Invece i filo-sedevacantisti giungono addirittura a dire che la Messa di Paolo VI è invalida e quindi in essa non avviene la transustanziazione. Questa tesi assurda danneggia tutto il movimento tradizionale, perché ingenera tra i vescovi diffidenza nei confronti dei fedeli legati all'antica liturgia. Insomma, con queste tesi estremiste fanno il gioco dei modernisti, i quali possono screditarci e condannarci in blocco all'ostracismo.
Pertanto dobbiamo moltiplicare i nostri sforzi affinché le tesi dei cripto-sedevacantisti non prendano il sopravvento nel movimento tradizionale. Inoltre bisogna far capire alle gerarchie ecclesiastiche che quelli che hanno idee estremiste sono solo una parte (spero minoritaria) del movimento, mentre una larga parte è costituita da persone che desiderano poter vivere in pace l'esperienza della Tradizione, praticando una vita cristiana fervorosa e devota, senza avere interesse per le chiassose e aggressive polemiche degli ambienti estremisti.
Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali e fraterni saluti in Gesù e Maria.
Cordialiter