[...] il regime sovietico, in ultima analisi, non è altro che violenza, miseria e inganno.
Violenza che nella vita politica implica la più abietta schiavitù, privando il cittadino di qualunque libertà di parola, di stampa e d'organizzazione; il permanente terrore con la smisurata moltiplicazione delle prigioni e dei campi di lavori forzati, e una pazza crudeltà, punendo per atti indifferenti od anche encomiabili.
Miseria inoltre che nella vita privata porta alla mendicità civile, dovendo ogni cittadino dipendere in tutto dal Governo; all'indigenza materiale, per cui all'infuori della lussuosa vita dei capi, il popolo (più di 250 milioni) mena una vita stentata, e allo spietato sfruttamento dell'individuo, divenuto mutolo schiavo nelle mani dell'onnipossente e incensurabile partito, senza alcuna speranza di potersene liberare o emancipare quandochessia.
Inganno; per cui con altisonanti proclami si promette libertà, pace e benessere e poi in pratica non si apporta che tirannia, guerre civili e persecuzione religiosa. Ne fan fede le molte migliaia di sacerdoti e fedeli, arrestati, fucilati o esiliati in Siberia, le chiese chiuse, rase al suolo o convertite ad usi profani e sacrileghi, i monasteri devastati, saccheggiati e sconsacrati con l'abbandono sul lastrico delle sacre vergini e dei silenziosi cenobiti.
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A Voi, dunque, rivolgo da queste pagine la mia parola, a Voi tutti che avete avuto la disgrazia di cadere in qualunque maniera nelle reti degli estremisti.
Destatevi dal vostro umiliante stato di ipnotica incoscienza! Mirate il nefando turbine devastatore del bolscevismo che travolge l'una dopo l'altra le nazioni d'Europa, calpestando spietatamente tutto il loro patrimonio politico e morale, materiale e spirituale! Sollevatevi in difesa della fede vostra e dei vostri padri, cattolici tutti.
Sappiate che il comunismo non si presenta semplicemente quale un partito politico, che pretenda di difendere i diritti materiali dei suoi membri, ma esso si spaccia per un sistema che vorrebbe fondarsi sul nudo e crudo e assurdo materialismo in tutte le manifestazioni della vita. Quindi già nella propria essenza, esso contiene la negazione, l'avversione e l'abolizione di ogni religione per raggiungere un'utopistica società comunista. Per conseguenza, la persecuzione religiosa costituisce una parte integrale della sballata ideologia comunista, uno dei principali intenti del partito comunista ed un imprescindibile dovere d'ogni gregario.
È vero che i comunisti nostrani hanno adottato la tattica di nascondere questo lato anticristiano del loro sistema, ma ciò non toglie, anzi aumenta la minaccia di poter cadere nell'abisso della miscredenza quando meno lo si aspetta. Il loro metodo è quanto mai astuto e altrettanto ignobile e vile.
Essi gironzolano di continuo in mezzo al semplice popolo, imitando con mille scimmiottature i cristiani sentimenti di compassione, di carità e di giustizia. Strisciano con serpentina malizia sui passi degli afflitti e dei disorientati per la tristezza dei tempi e per le strettezze proprie, allucinando tutti con abbaglianti prospettive di giorni migliori. E quando hanno già stretto l'incauta vittima coi vincoli d'interesse e di posizione, ne hanno avvelenato la mente col marciume di dottrine, di sistemi e di pestilenziale stampa, ed indurito il cuore con l'accanito odio di classe, allora senza tanti ambagi aggiogano tutti gli ingenui malcapitati al proprio carro di avversione alla religione e di finale rottura con la Chiesa, con tutte le disastrose conseguenze (alle quali fin dall'inizio diabolicamente mirano) di corruzione degli individui, di sfacelo della famiglia e di scristianizzazione dell'intera società.
Possibile che Voi, figli degli eroi che difesero contro i vandali la civiltà cristiana, vogliate ora far depredare dai Vandali del XX secolo la millenaria vostra eredità di cultura e di fede?! Voi, figli dei confessori che anche nella schiavitù dei Saraceni si tennero stretti alla santa religione, vogliate ora invitare i Saraceni del XX secolo a devastare i vostri santuari, a trucidare i ministri di Dio e a sradicare la religione dalla vostra benedetta Patria? Voi, infine, figli dei martiri che anche cacciati nelle catacombe furono fedeli a Dio, a Cristo ed alla santa Chiesa, vogliate ora voi stessi lasciarvi condurre fino a tale abbruttimento da perseguitare i vostri fratelli e sorelle in Cristo?!...
Cessate, dunque, una volta per sempre dal giocare col fuoco, finché non è ancora troppo tardi!... Altrimenti, i falsi amici d'oggi non contenti d'avervi dato la bragia d'una tessera rossa, domani, fattisi carnefici vostri e dell'intera Nazione, stringeranno nelle vostre mani il sanguinoso pugnale incitandovi al massacro degli stessi vostri fratelli e delle sorelle... italiani e cattolici al par di Voi!
[Brano tratto da "Le mie prigioni nel paradiso sovietico", di Padre Pietro Alagiani, S. J., Edizioni Paoline, imprimatur: e Vicariatu Urbis die 15 Apr. 1956, + Aloysius Traglia, Archiep. Caesarien. Vicesgerens].