Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una libera donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

martedì 12 luglio 2022

In Siria continua la guerra di liberazione!

Anche se sui media non se ne parla quasi più, in Siria la guerra di liberazione dall'Isis e da altri gruppi jihadisti continua. A tal proposito ripubblico un vecchio post del giugno del 2017. A parte le notizie dal fronte e dell'attualità dell'epoca, il resto del discorso conserva immutata la sua importanza.

__________________

La guerra civile siriana mi ricorda quella spagnola (1936-1939): mentre nei territori liberati dalle truppe nazionali veniva rispettata la libertà religiosa dei cattolici, nei territori occupati dai miliziani “rossi” (comunisti, anarchici, trotzkisti, ecc.) i cattolici venivano perseguitati e uccisi. Una cosa del genere sta avvenendo nella martoriata Siria: nei territori controllati dall'esercito i cristiani vengono rispettati, invece nei territori controllati dalle varie milizie islamiste spesso le chiese vengono requisite o devastate e i cristiani vengono perseguitati. Dunque, da che parte dobbiamo stare: con quelli che difendono i cristiani oppure con quelli che li perseguitano? Ecco perché dobbiamo pregare affinché l'esercito siriano riesca a vincere la guerra.

I manuali di Teologia Morale insegnano che è lecito combattere una guerra giusta: “Perché sia permessa, la guerra deve essere dichiarata dalla legittima autorità dietro giusto motivo e condotta con modi legittimi. Un motivo giusto per indire una guerra può essere: il respingere una ribellione, una grave ingiustizia, un'aggressione, difendere la religione, ecc.” (citazione tratta da "Teologia Morale: prontuario di morale cattolica per sacerdoti e laici", di Padre Teodoro da Torre del Greco, O.F.M. Cap., Edizioni Paoline, 1964).

Dunque il governo siriano fa benissimo a combattere i jihadisti, perché ha il dovere di tutelare l'ordine pubblico e il bene comune del popolo. I gruppi “ribelli” che operano in Siria sono quasi tutti islamisti. Ci sono anche dei ribelli “laici”, ma sono una piccola minoranza, e comunque in genere sono alleati dei jihadisti. Sono numerosi i gruppi islamisti che operano in Siria: Isis, Fronte al-Nusra, Aḥrār al-Shām,  Jaysh al-Islām, e tanti altri. Una vera e propria galassia jihadista!

Le truppe fedeli al legittimo governo siriano stanno combattendo con indomita volontà per ottenere la vittoria sui gruppi jihadisti aiutati in vari modi da Turchia, Arabia Saudita, Qatar, Stato Ebraico e Stati Uniti d'America (Obama, tra l'altro, ha foraggiato vari gruppi terroristici "moderati" rifornendoli di missili teleguidati TOW). La Repubblica Araba Siriana e i Paesi alleati costituiscono l'Asse della Resistenza, e non hanno nessuna intenzione di arrendersi ai jihadisti o di dar vita a uno Stato fantoccio asservito ai sionisti. Dobbiamo essere grati ai soldati dell'esercito siriano che stanno lottando valorosamente sui campi di battaglia per tenere alto non solo il vessillo della propria Patria, ma anche la bandiera della civiltà contro la barbarie della tirannide jihadista.

Gli islamisti stanno compiendo innumerevoli crimini contro l'umanità. Ovviamente il popolo sta dalla parte del legittimo governo ed accoglie festante le truppe siriane man mano che riescono a liberare le città e i villaggi dall'oppressione dei miliziani islamisti.

La cosa assurda è che i mezzi d'informazione asserviti alla lobby sionista scodellano le notizie in modo favorevole ai jihadisti, nascondendo il più possibile le devastazioni delle chiese e le altre nefandezze operate dai ribelli, e addebitando la responsabilità della guerra al governo siriano, oppure accusandolo, senza fornire le prove, di cose assurde. Visto che i media del regime culturale nascondono le notizie che a loro non conviene divulgare, cerco di utilizzare il blog per informare saltuariamente i lettori sull'andamento della guerra civile. 

Dal fronte continuano a giungere buone notizie. In provincia di Aleppo continua l'inarrestabile avanzata dei soldati della "Tiger Force", ossia le valorose truppe d'assalto siriane capitanate dall'intrepido generale Souhail Hassan, le quali stanno per sferrare l'attacco per liberare Maskanah, l'ultima roccaforte dello Stato Islamico nella suddetta provincia.

Anche nelle province di Hama e di Homs i jihadisti del Califfato stanno subendo gravi sconfitte, grazie anche all'intervento dell'aviazione russa che dal cielo continua a martellare le postazioni degli islamisti.

A Deir el-Zor, una popolosa città assediata da anni dalle milizie del Califfo dell'Isis, i valorosi soldati della 104esima Brigata Paracadutisti della Guardia Repubblicana, con l'ausilio della NDF (National Defence Forces) e di altre forze filo-governative, stanno riuscendo a rintuzzare i rabbiosi e continui assalti dei nemici.

Aiutiamo con la preghiera i combattenti delle Forze Armate siriane, affinché con l'aiuto di Dio possano liberare presto la propria Patria dai gruppi terroristici e consentire ai cristiani (circa il 10% della popolazione) di vivere tranquillamente nelle proprie case.