Accogliete con amorevolezza ogni sorta di penitenti, ma specialmente i giovanetti. Aiutateli ad esporre le cose di loro coscienza; insistete che vengano con frequenza a confessarsi. È questo il mezzo più sicuro per tenerli lontani dal peccato. Usate ogni vostra industria, affinchè mettano in pratica gli avvisi che loro suggerite per impedire le ricadute. Correggeteli con bontà, ma non sgridateli mai; se voi li sgridate, essi non vengono più a trovarvi, oppure tacciono quello per cui avete loro fatto aspro rimprovero.
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Quando si è richiesti ad ascoltare le confessioni, a ciascuno si presenti con animo ilare, e non si usi mai sgarbatezza, nè mai si dimostri impazienza. I fanciulli si prendano con modi dolci e con grande affabilità. Non mai si strapazzino, nè si facciano le meraviglie per l'ignoranza o per le cose deposte in confessione. Qualora si vedesse necessità in qualcuno di essere istruito, esso sia invitato in tempo e luogo adattato, ma a parte. Le cose che ordinariamente mancano nelle confessioni dei fanciulli sono il dolore dei peccati ed il proponimento. Quando manca l'una o l'altra di queste qualità causa l'ignoranza, si consigli il fanciullo ad istruirsi frequentando il catechismo o studiando la dottrina stampata, se egli è capace di leggere e comprendere quel che legge.