Il confessore, per ben esercitare il suo ministero, non deve lasciare lo studio della Morale. Questa scienza non è così facile, come alcuni la credono: ella è molto difficile, ed è molto vasta per ragione delle innumerabili circostanze che possono occorrere in ogni caso di coscienza, e perciò con lo studiare sempre s'imparano cose nuove; e per ragione ancora di tante leggi positive che oggidì ci sono. Ond'è che, se il confessore lascia di rivedere i libri, facilmente si dimenticherà col tempo anche di quelle cose che prima già sapeva.
(Brano tratto dagli scritti di Sant'Alfonso Maria de Liguori, Dottore della Chiesa)