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giovedì 19 settembre 2024

Mangiare gli animali non è peccato!

Nella nostra società relativista e secolarizzata si stanno diffondendo delle ideologie che pongono gli animali allo stesso livello di dignità degli esseri umani, pertanto sostengono che mangiare la carne sia una sorta di "peccato", poiché si è dovuto uccidere una bestiola. In realtà sopprimere un animale per uno scopo buono (nutrirsi, vestirsi, ecc.) non è contrario alla Legge Eterna promulgata da Dio, mentre se lo si sopprime senza motivo o per un motivo futile si commette peccato veniale. A tal proposito pubblico un breve brano tratto da "Teologia Morale", di Padre Teodoro da Torre del Greco, O.F.M. Cap., Edizioni Paoline, 1964.

Gli animali sono stati creati da Dio per l'uomo (cfr. Gen. I, 26). Perciò egli non pecca né contro la giustizia, né contro l'amore se si serve di essi per la sua utilità. Può peccare, però, se si serve di essi per uno scopo non retto, o se usa maniere indebite, nel trattarli, senza un motivo sufficiente.

La crudeltà di cui uno si diletta nel maltrattare gli animali, procurando loro dolori senza giusto motivo, è indice di animo duro e insensibile, ma non supera la colpa veniale.

La vivisezione, cioè, qualsiasi esperimento biologico fatto su animali, è lecita purché essa serva al progresso scientifico. La zoofilia, in uso presso molti paesi, con cui si proteggono gli animali fino al punto da domandare il permesso all'autorità pubblica ogni qualvolta è necessario praticare la vivisezione, nonostante l'uso di anestesie generali e locali per impedire le sofferenze dell'animale in esperimento, è una esagerazione non ammissibile, perché costituisce un ostacolo al progresso della fisiopatologia ed un sovvertimento di valori e dell'ordine gerarchico delle creature voluto da Dio, che ha creato l'uomo re ed usufruttuario di tutti gli esseri inferiori.