[Brano tratto da "San Giuseppe - Mese in suo onore" di Don Giuseppe Tomaselli, Imprimatur Messanae, 30 - 9 - 1962 Can. Pantaleon Minutoli Pr. V. G.].
A Torino c'è la « Piccola Casa della Provvidenza », ove al presente sono raccolti circa diecimila sofferenti, ciechi, sordo-muti, paralitici, minorati... Essi sono mantenuti gratuitamente. Non ci sono fondi, nè registri di contabilità. Ogni giorno si dispensano circa trenta quintali di pane. E poi... quante spese! Da più di cent'anni mai è mancato il necessario ai ricoverati. Nel 1917 ci fu in Italia la penuria del pane, essendo un periodo critico di guerra. Scarseggiava il pane anche tra i benestanti e tra i militari; ma nella « Piccola Casa della Provvidenza » ogni giorno entravano i carri carichi di pane.
La « Gazzetta del Popolo », di Torino, commentò: Da dove venivano quei carri? Chi li mandava? Nessuno, neppure i conducenti, hanno mai potuto conoscere e disvelare il nome del munifico donatore. -
Nei momenti difficili, davanti ad impegni gravissimi, quando pareva che ai ricoverati dovesse mancare il necessario, si presentava alla «Piccola Casa» un signore sconosciuto, che lasciava quanto abbisognava e poi scompariva, senza lasciare tracce di sé. Nessuno ha mai saputo chi fosse questo signore.
Ecco il segreto della Provvidenza nella « Piccola Casa » : il fondatore di questa opera è stato il Santo Cottolengo. Questi portava il nome di Giuseppe; sin dal principio costituì San Giuseppe Procuratore Generale della «Piccola Casa», affinchè puntualmente provvedesse ai ricoverati, come in terra provvedeva il necessario alla Sacra Famiglia; e San Giuseppe ha continuato e continua a fare il suo ufficio di Procuratore Generale. Fioretto - Privarsi di qualche cosa non necessaria e darla ai bisognosi.