Tempo fa un ragazzo mi ha scritto che non andava più a Messa perché non si sentiva aiutato da nessuno (fortunatamente poi mi ha detto che sarebbe tornato in chiesa).
Gentile Cordialiter,
conosco il tuo blog da un po' di anni ma non pensavo avrei mai avuto modo e coraggio di scriverti per ricevere aiuto in questo periodo molto buio della mia vita di fede.
Non voglio tediarti con la mia storia ma vorrei dirti qualche dettaglio di quanto accaduto. Il mio nome è [...], sono di [...], ho [...] anni e tre anni fa ho avvertito dentro di me, senza alcuna ragione apparente, un forte senso di vuoto, di nulla, di insoddisfazione per una vita che tutto sommato andava bene con un buon lavoro ben remunerato, un amore abbastanza intenso, insomma una vita allineata alla media con problemi che rientravano nella normale amministrazione del vivere quotidiano. Ad un certo punto, proprio durante la Pasqua, qualcosa si è acceso in me, non so spiegarti precisamente cosa, so soltanto che il vuoto di cui ti parlavo prima è stato gradualmente riempito da Gesù, dal suo amore, dal desiderio di stare con Lui, dalla preghiera costante. A distanza di circa 8-9 mesi mi sono sentito fortemente attratto da questo cambiamento a tal punto da pensare che il Signore mi stesse chiedendo qualcosa di più, di avvicinarmi a Lui un pochino di più nel silenzio della preghiera e del raccoglimento. Purtroppo da lì in poi non ho trovato vita facile perché non sono riuscito a trovare dei buoni punti di riferimento spirituale ma, deciso a non mollare, visitai per pochissimi giorni una comunità di monaci [...], che, con l'esperienza diretta, si sono rivelati non del tutto in linea con quella che è l'idea di "vita di silenzio e preghiera" che sentivo nel cuore. Da lì in poi le cose sono state abbastanza drammatiche incappando in sacerdoti sempre più attaccati alla vita terrena ed allo "scambio di favori" e, ahimè, con immenso dolore sono qui a dirti che ho smesso di frequentare la Chiesa perché non riuscivo a trovare nessun elevamento spirituale, nessun avvicinamento a Gesù che sentivo molto più nella preghiera solitaria in casa che parlando con i sacerdoti su citati, insomma tutto si faceva tranne che parlare di Gesù. Ho anche pensato che probabilmente il discorso vocazionale fosse solo una mia idea, frutto della mia malsana immaginazione. Completamente scoraggiato ed esausto di pensieri non ce l'ho fatta più, ho gettato la spugna. Sono passati 3 anni da quando ho incontrato Gesù e, ad oggi, posso dire che, pur avendo abbandonato la Chiesa, sento dentro di me una piccola voce, come un richiamo, un "vieni!" che non riesco ad ignorare e che sto ignorando da oramai circa 6 mesi. La mia vita di oggi è più o meno come tre anni fa, ho un lavoro abbastanza gratificante e che mi consente di stare bene [...]. Insomma, una vita ordinaria ma che continuo a sentire terribilmente vuota.
Ti scrivo perché vorrei chiederti se, a tuo personalissimo parere, sarebbe il caso di verificare la solidità di questa "voce" e di questo richiamo interiore. Io desidererei tantissimo trascorrere qualche giorno in un monastero maschile di stretta osservanza dove so di poter trovare dei monaci davvero interessati ad aiutarmi nel discernimento. Ti costerebbe molto aiutarmi con qualche suggerimento? Mi dispiacerebbe molto fare un'altra esperienza negativa come la precedente e "perdere" ulteriore tempo. [...] Ho chiesto al Signore più volte di orientarmi e l'unica risposta che avverto è: "preghiera e silenzio", questo è quello che sento nell'intimità del mio cuore ma non so precisamente "dove andare" […].
Ti ringrazio in anticipo e volevo dirti che il tuo blog per me è stato un piccolo faro, ha acceso una speranza di dialogo che oramai avevo perso.
Caro fratello in Cristo,
mi scuso per il ritardo con cui ti rispondo, spero di riuscire ad esserti di qualche utilità.
Il grande Papa San Pio X nel 1908 pubblicò l'Esortazione Apostolica “Haerent animo” con la quale cercò di incoraggiare il clero cattolico a ricercare la santità, poiché l'avvenire della Chiesa dipende proprio dalla qualità dei sacerdoti. Padre Pio da Pietrelcina diceva che il prete o è un santo o un demonio, cioè o santifica o rovina. Tutti coloro che amano davvero la Chiesa hanno il cuore in lacrime nel constatare le innumerevoli macerie spirituali prodotte dai preti modernisti e da quelli che non si impegnano abbastanza per la salvezza delle anime. Tuttavia, anche se la situazione ecclesiale è drammatica, non dobbiamo scoraggiarci e arrenderci. Inoltre dobbiamo ricordarci sempre che non andiamo a Messa per fare un favore ai preti, bensì per dare gusto a Dio. Dobbiamo pregare e ricevere i sacramenti per piacere al Signore, fine ultimo della nostra esistenza.
Dunque, anche se tanti preti ti hanno deluso, dovresti ritornare a praticare la vita devota per amore di Gesù, che ti ha tanto amato ed è arrivato a sacrificare la sua vita sulla croce del Golgota per espiare al nostro posto la pena meritata dai nostri peccati. Lui conosceva bene i peccati che ciascuno di noi avrebbe compiuto, ma ciò nonostante volle lo stesso immolarsi per il nostro bene.
A [...] c'è una chiesa nella quale la Messa viene celebrata bene. Si tratta della chiesa di [...].
Adesso la priorità è ricominciare a praticare la vita devota. Potrebbe aiutarti molto la lettura del libro “Apparecchio alla morte” di Sant'Alfonso Maria de Liguori. Questo libro potrebbe spronarti a tornare alla conversione profonda del cuore. […] Un'altra cosa che potrebbe farti bene è partecipare agli esercizi spirituali di sant'Ignazio di Loyola.
Dopo che avrai ripreso la vita devota potrai anche valutare la possibilità di fare un'esperienza vocazionale in qualche buon monastero. A tal proposito ti consiglio di andare dai [...]. Posso testimoniare che lì la vita monastica è vissuta in maniera profonda. Però sono di stretta clausura, si vive molto nella solitudine della propria cella, quindi l'impatto non è facile per coloro che non sono abituati al silenzio e a restare per molte ore da soli vivendo alla presenza di Dio.
Coraggio! Gesù buono attende il tuo ritorno in chiesa. Tutti i cristiani hanno la vocazione alla santità. Anche tu.
Nella speranza di esserti stato di qualche utilità, ti saluto cordialmente nei Cuori di Gesù e Maria.
Cordialiter