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martedì 9 maggio 2023

Cristianizzare la società

Ripubblico una breve e-mail che anni fa mi scrisse una ragazza veneta.


Caro D.,
               mi piacerebbe sapere cosa ne pensi degli ultimi fatti recenti:
- suicidio da parte di un 22 enne perché stanco dei tanti rifiuti ed esclusione dal mercato del lavoro;
- suicidio da parte di un adolescente dopo una perquisizione da parte della Guardia di Finanza, dato che possedeva droga;

[...]

È evidente che è sparito il valore della sacralità della vita, intesa come dono divino. Noi siamo considerati carne da macello a partire dal mercato del lavoro, o consumatori con la bava alla bocca. Possibile che il cristianesimo in cui viene data la vera dignità a uomini e donne, maschile-femminile, sia stato così calpestato?? [...] lo trovo assurdo. 

Un motivo in più per proseguire nel mio cammino di discernimento vocazionale, nel frattempo mi immergo nella preghiera e meditazione.

Ti terrò aggiornato fratello in Cristo.

Sursum Corda!

(Lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                     si sentono spesso notizie di persone che per vari motivi si suicidano. Ma noi non abbiamo il diritto di toglierci la vita, la quale è “proprietà privata” di Dio: Lui ce l’ha donata, solo Lui può togliercela. Dunque non è lecito suicidarsi nemmeno se un tale è malato terminale e vuole smettere di soffrire (in questo caso può prendere dei farmaci che eliminano o riducono drasticamente i dolori del male incurabile). Fa riflettere il fatto che spesso molte persone si suicidano anche per futili motivi, come nel caso di quel ragazzino che era stato scoperto fare uso di spinelli dai militari della Guardia di Finanza. A mio avviso sarebbe un errore valutare questi fatti di cronaca solo da un punto di vista puramente psicologico. Bisogna andare alla radice dei problemi guardando le cose da un punto di vista soprannaturale. Pertanto se vogliamo evitare i suicidi, gli omicidi, le rapine, i furti, gli stupri, le truffe, le tossicodipendenze, e qualsiasi altro crimine contro se stessi o il prossimo, la ricetta è una sola: vivere cristianamente!

Se i popoli smettessero di vivere come se Dio non ci fosse e cominciassero a vivere in maniera davvero cristiana, le cose andrebbero molto meglio. Se un ragazzo viene educato da vero seguace di Gesù Cristo, difficilmente comincia a fumare gli spinelli, poiché quando gli “amici” gli propongono di fumare quelle sostanze tossiche, lui ragiona così: “Se mi faccio una canna faccio del male alla mia salute poiché brucio in maniera irreversibile molte cellule del cervello, e in questo modo compio un’azione che dispiace a Dio, mio Creatore e mio Sommo Bene. Preferisco dare un dispiacere agli “amici” anziché darlo al mio Signore, che è infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa, oltre ad essere Colui che un giorno dovrà giudicarmi e darmi una sentenza eterna: salvo in paradiso o dannato all’inferno. Costi quel che costi non voglio offendere il mio Dio!”.

Quell’ipotetico ragazzo educato cristianamente ragionerebbe allo stesso modo anche quando gli verrebbe in mente il pensiero di suicidarsi, di rubare, di avere dei rapporti prematrimoniali, di calunniare il prossimo, e qualsiasi altra tentazione. Dunque se vogliamo salvare la società dobbiamo cristianizzarla utilizzando le “armi” delle fede: apostolato, buon esempio, preghiera, ecc. 

Sarebbe una grande grazia se Gesù buono ti prendesse come sua sposa chiamandoti ad abbracciare la vita consacrata. Tuttavia in questi tempi bisogna fare attenzione al fatto che molti istituti religiosi hanno tradito i loro fondatori e si sono schierati dalla parte del mondo. Entrando in un istituto corrotto ci si metterebbe in pericolo di dannarsi, come insegnato da Sant’Alfonso Maria de Liguori, Dottore della Chiesa, il quale scrisse: “Ho detto monastero di osservanza, perché se voleste entrare in qualche altro, dove si vive alla larga, è meglio che restiate in casa vostra e procuriate ivi a salvarvi l'anima, come meglio potrete; poiché, entrando in una comunità ove è rilassato lo spirito, vi mettereste in pericolo di perdervi. Quantunque vi entraste con risoluzione di dedicarvi all'orazione, e di pensare solo a Dio; ciononostante, trascinato poi dai cattivi esempi dei compagni, e vedendovi inoltre deriso ed anche perseguitato, se non vorrete vivere a modo loro, lascerete tutte le vostre devozioni, e farete come fanno gli altri, secondo l'esperienza che se ne vede”.

Sono molto contento nel vederti “battagliera” e determinata a resistere alla perversa mentalità mondana che dilaga in questa società edonista e materialista. Sì, in alto i nostri cuori! Rivolgiamoli a Dio, Colui che allieta la nostra giovinezza!

In Corde Matris,

Cordialiter