Quando si predica al popolo, giova molto usar la figura chiamata antiphora, colla quale dallo stesso dicitore si fa insieme la dimanda e la risposta, per esempio: Ditemi, perché tanti peccatori dopo la confessione ricadono negli stessi peccati? Ve lo dirò io, perché non tolgono l'occasione. Giova ancora raccomandare più volte all'uditorio l'attenzione a quel che si sta dicendo, e specialmente a certe cose più importanti, dicendo per esempio: State attenti a questo che ora vi dico. Giova ancora il fare dentro la predica qualche esclamazione divota, per esempio: O Dio buono, voi ci venite appresso per salvarci, e noi fuggiamo da voi per dannarci! Giova ancora il replicare con serietà qualche massima forte di salute, per esempio: Non vi è rimedio, o presto o tardi si ha da morire: o presto o tardi si ha da morire. Oppure: Fratello mio, è certo che dopo questa vita hai da essere o eternamente felice o eternamente infelice. Senti bene, o eternamente felice o eternamente infelice.
[Pensiero tratto dagli scritti di Sant'Alfonso Maria de Liguori, Dottore della Chiesa].
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