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lunedì 10 luglio 2023

Ostacoli nel compiere la volontà di Dio

Pubblico un'e-mail che mi ha scritto una lettrice del blog.


Dopo aver letto i suoi articoli molto validi sulla volontà di Dio, ho fatto alcune riflessioni su cosa mi abbia ostacolato nel compiere la volontà di Dio per non ripetere gli stessi sbagli.

Cosa non mi ha aiutato a compiere la volontà di Dio:

- l’influenza di un certo modo di pensare che tramite libri e giornali è arrivato a noi dalle cosiddette filosofie o discipline orientali, cioè astenersi da qualunque valutazione e l’accettazione sia di cose negative che positive per cui tutto alla fine è giusto e va bene, la morale è dubbia e debole, c’è una certa indifferenza nell’affrontare i fatti della vita e non si vede più la volontà di Dio in ciò che accade;

- il pensiero positivo, pubblicizzato da molte psicologie, per cui con la volontà e la concentrazione si può modificare la propria realtà intorno e si può fare tutto ciò che si vuole scegliendo da soli senza confrontarsi con Dio; può accadere in questo modo che non ci si interroghi neppure su cosa Dio vuole da noi e su cosa ci vuol far capire in certe situazioni e si forzano le situazioni per ottenere quello che vogliamo noi;

- l’influenza di un certo modo di pensare che proviene da certi ambienti carismatici secondo cui se ti succede qualcosa che non vuoi (malattie, ostacoli e difficoltà di vario genere, persone avverse) questa cosa è provocata dal male e te ne devi liberare; così invece di leggere la volontà di Dio e acquietarsi si insiste su quello che non si può avere anche accusando gli altri (faccio un esempio: una persona non riesce a fidanzarsi e si convince che ciò avviene per colpa del male e di certe persone che gli farebbero del male, perciò ,invece di riflettere che forse quella è la volontà di Dio, si incaponisce a voler ottener le cose per forza e intanto sviluppa avversione verso gli altri e amarezza proveniente dalla sfiducia in Dio);

- troppa televisione che confonde molto le idee e propone come normale una morale non cristiana e fa pure perdere tempo;

In generale anche:

- l’autostima, tanto pubblicizzata da diverse psicologie, che afferma in fin dei  conti che tutto si decide personalmente ed esiste solo la propria volontà, per cui l’umiltà, che è una grazia nelle scelte della vita, è inesistente o inutile;

- la mancata conoscenza dei comandamenti di Dio e il continuo giudicare (il giudizio cristiano non è quel che pensa il singolo di certe persone e situazioni ma conoscere quel che vuole Dio);

- considerare la vita cristiana e la vita non cristiana come uguali e intercambiabili per cui alla fine è buono quello che c’è nella mentalità comune e ciò che pensano molti diventa la verità.

Liberarsi da tutte queste cose imposte dalla cultura o scelte liberamente dà una grande pace e un senso di gioia perché finalmente si può far parlare il Signore che ci dice cosa fare in semplicità.

Grazie Cordialiter per quello che fai per noi!

Cari saluti,

(Lettera firmata)