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martedì 11 luglio 2023

Elogio della Tradizione

Tempo fa una collaboratrice del blog mi ha inviato delle riflessioni sulla drammatica situazione di desertificazione spirituale in corso.


Non mi ero accorta di seguire la Tradizione fino a quando girando per internet non ho trovato qualche sito come Cordialiter e ho detto: “Qui la pensano come me” [...]. In realtà avevo sempre sentito, frequentando la Chiesa, che mi mancava qualche cosa e nello stesso tempo vedevo come anno per anno si lasciasse nelle parrocchie della mia città sempre più andare un collegamento genuino con il Vangelo a favore di cose sociali che in realtà hanno allontanato sempre più i fedeli dalla Chiesa (ne sono testimone perché fin da piccola settimana per settimana sono andata sempre alla Messa domenicale salvo i giorni in cui stavo proprio male).

[…] I miei genitori hanno frequentato l’Azione Cattolica da giovani e hanno sempre pregato il Rosario. Io ho frequentato qualche gruppo nella mia parrocchia per brevi periodi. Ho sempre pregato, certi periodi di più altri di meno. Nell’anno in cui ho svolto la tesi di laurea ogni sera sono andata in Chiesa a piedi con qualunque tempo, non chiedevo che il Signore mi aiutasse negli studi, mi piaceva solo andare in Chiesa, ci credevo. Scrivo questo per dire che ho sempre conosciuto la Chiesa e per lanciare un contatto con chi vorrà leggere quello che scrivo.

Quello che voglio dire e comunicare è che osservando la Chiesa dal mio punto di vista, seppur limitato, io vedo che per quanto riguarda il modo di evangelizzare nelle parrocchie della mia diocesi, che è molto aperta alle novità in campo dottrinario e sociale, le cose stanno proprio per cambiare, hanno cominciato a cambiare. Questo modo di evangelizzare che sembra al culmine del successo e che ci propongono con insistenza e addirittura con una certa insensibilità a volte, in realtà sta finendo. Sta finendo perché c’è un calo drastico delle presenze in Chiesa e delle Messe, meno attenzione e considerazione nelle celebrazioni; i giovani, che pur si dicono cristiani, sono completamente sprovvisti della conoscenza del Vangelo, le Chiese si stanno trasformando in sale riunioni, il tessuto sociale su cui tanto la Chiesa ha operato solo socialmente è completamente scristianizzato (quando trenta anni fa non era affatto così). La Chiesa qui sta diminuendo sempre più velocemente, ma la Chiesa non potrà mai finire, rinascerà in altre parti meglio di prima e rinascerà da quello che resterà di tutto ciò che si è deciso di spazzare via. I metodi di Catechismo e di evangelizzazione tanto propagandato e imposto con forza sta finendo, la religione solo sociale e senza Vangelo sta finendo.

Ecco allora io dico a quelli che come me soffrono nel vedere queste cose e i Sacramenti disprezzati, di cominciare a pensare alla Chiesa come sarà, come rinascerà. Rinascerà da piccoli gruppi che pregano? Rinascerà da alcuni sacerdoti o dalle famiglie? Il Signore, come ha sempre fatto, ci darà delle indicazioni e delle persone che ci consigliano?

Io cosa posso fare? Ho già tanto da fare nella mia vita per il lavoro e la casa, mi sento che non posso fare molto. Nel mio piccolo mi appoggio ai Sacramenti della Confessione e della Comunione e prego Dio per la sua santa Chiesa.

Ai sacerdoti ai vescovi io dico: provvedeteci la guida di cui abbiamo bisogno aiutate la Santa Chiesa!

A gloria di Dio, 

Teodolinda


Cara sorella in Cristo,
nemo dat quod non habet, nessuno dà ciò che non ha. In effetti come può un prete insegnare la buona dottrina se lui stesso non la conosce, oppure come può condurre un’anima per il cammino di perfezione cristiana se lui stesso ignora persino le basi dell’ascetica? Ecco perché bisogna pregare tanto affinché il Signore ci doni numerosi e santi sacerdoti ansiosi di fare del bene alle anime. Sant’Alfonso Maria de Liguori nei suoi scritti si lamentava sia dei preti poco istruiti in materia religiosa (soprattutto in Teologia Morale) sia di quelli poco zelanti, cioè che si impegnavano poco per salvare le anime. Ma se un sacerdote si impegna poco a salvare la propria anima, come può interessarsi alla salvezza delle anime altrui? L’attuale situazione è semplicemente drammatica. Come tu stessa hai notato, molti confondono il cristianesimo con il sindacalismo, cioè sono interessati principalmente agli aspetti sociali della religione, trascurando gli aspetti spirituali. Parlano spesso di fame nel mondo, questione operaia, crisi economica, tutela dell’ambiente (tutti argomenti importanti sui quali anche noi siamo sensibili), ma non parlano quasi mai del tema della salvezza eterna dell’anima, del dovere di evitare di commettere dei peccati mortali, della necessità di confessarsi bene per ottenere il perdono di Dio, dell’importanza di tendere alla perfezione cristiana, e altri temi spirituali di questo genere.

Anche in passato la Chiesa ha sofferto dei periodi di grande difficoltà, e il Signore ha contrastato il male inviando nel mondo dei grandi santi che hanno risollevato la situazione e salvato innumerevoli anime, penso ad esempio a San Domenico, San Francesco, Sant’Ignazio di Loyola, Santa Teresa d’Avila, Sant’Alfonso Maria de Liguori, San Giovanni Bosco, San Pio X, e tanti altri eroi della fede. Abbiamo tanto bisogno di avere con noi in questa valle di lacrime dei nuovi santi come i suddetti! La Chiesa Cattolica è il Corpo Mistico di Cristo, pertanto non può morire e non morirà. Anche questa volta interverrà il Signore e risolleverà le sorti della cristianità.

In Corde Matris,

Cordialiter