[Pensiero tratto dalla Lettera Pastorale di Mons. Luigi Carlo Borromeo (1893 - 1975), vescovo di Pesaro, pubblicata in occasione della Pasqua del 1956].
Non giudichiamo secondo il mondo. Non cediamo alla tentazione di credere che l'avanzata del comunismo sia fatale; che fatale sia il declino del cristianesimo e della religione; che inutile sia ogni resistenza. Alla morbosità, alla svenevolezza, alla pigrizia che stanno alla radice di tali atteggiamenti, opponiamo la nostra incrollabile fede nella Provvidenza, la nostra illimitata fiducia nella Grazia, la nostra consapevole certezza che Cristo è con la sua Chiesa, e che Cristo ha vinto il mondo: confidite, ego vici mundum.