Anni fa, mentre Maristella stava tornando a casa dal lavoro, mi scrisse dei pensieri edificanti che ripubblico volentieri.
Carissimo fratello in Cristo,
scrivo dalla metro nel viaggio di ritorno a casa. Che bello anche il messaggio che hai pubblicato oggi. Dopo averlo letto sono andata, come faccio ogni giorno, nella basilica di Sant'Ambrogio [...]. Lì c'è l'altare del Santissimo Sacramento e io mi fermo a pregare. Questa mattina ero proprio commossa dalle parole che avevo letto sul blog. Gli argomenti di conversazione mondani mi rattristano e io mi chiudo nel silenzio. A me piace stare sola. In quel momento non mi sento affatto sola! Converso amabilmente con il Padre e con la Madre celesti che mi amano e che mi sostengono. Io amo la solitudine, camminare nella natura raccogliendomi in meditazione. Mi piace stare in Chiesa e tenere compagnia a Gesù. [...] Alle volte anche i tradizionalisti mi fanno soffrire. Aspetto con ansia la domenica mattina e poi vorrei che la Messa [in Rito Ambrosiano antico, n.d.r.] non finisse mai, vorrei che la mia preghiera di ringraziamento non terminasse mai. Sto in ginocchio, in lacrime: quando il Signore fa innamorare di sé un'anima poi le lascia una ferita, una sete che niente e nessuno potranno mai più colmare. Nemmeno la migliore creatura terrena potrà mai placare quella sete. Così l'anima ferita guarda il cielo e prega perché i suoi giorni di esilio lontano da Lui siano brevi e possa velocemente tornare a quell'abbraccio che - solo - può colmare quella sete di infinito. Così la preghiera che sempre più spesso mi affiora è quella di Sant'Agostino: "Ci hai fatti per Te, Signore, e il nostro cuore è inquieto sino a quando non riposa in Te". È vero che apprezzare la Tradizione non significa solo vedere la bellezza che pervade tutta la celebrazione... All'inizio anch'io sono stata rapita da questa bellezza. Poi ho iniziato a capire e durante il Canone e dopo l'Eucaristia non posso trattenere le lacrime. [...] ora percepisco la potenza del Sacrificio Eucaristico. La liturgia della Tradizione mi ha educata e rafforzata tanto da riuscire a vedere e a percepire il nucleo centrale sotto strati di parole. Sono tornata a casa dopo il lavoro: che bello (e che faticoso!!!) cercare di custodire nel cuore la pace del Signore. C'è letizia, ma anche fatica, tanta serenità che riempie l'anima. Attendo con gioia i momenti di solitudine, di contemplazione e di preghiera.
Ti ringrazio ancora per la preziosa (e faticosa) opera di apostolato che svolgi con il tuo meraviglioso blog. Anche oggi quanto nutrimento spirituale: io non manco mai all'incontro quotidiano con "Cordialiter" [...]. Sono tra i miei momenti più belli! Grazie! Dio ti benedica e ti ricompensi con il Suo indefettibile aiuto.
Maristella
Carissima in Cristo,
ho apprezzato molto i tuoi profondi pensieri sulla sete ardente che hai di Dio. Gioisco nel leggere queste cose. A dir la verità dovrebbe essere una cosa normale sentire una creatura dire quelle cose nei confronti di un Dio infinitamente buono e degno di essere amato sopra ogni cosa. Ma nella società idolatra e materialista nella quale viviamo è raro sentire certi discorsi. Che bello vedere un'anima ardere d'amore per Dio! È una consolazione per il mio cuore. Vorrei che tutte le anime si infiammassero d'amore per il Signore, il quale merita di possedere i nostri cuori.
In Corde Matris,
Cordialiter
lll