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mercoledì 8 maggio 2024

La morte è il passaggio per l'eternità

Ripubblico alcuni brani di una lettera che alcuni anni fa mi scrisse Maristella, che ringrazio per la sua fraterna e disinteressata collaborazione.


Caro fratello in Cristo,
come stai? Noi stiamo bene, siamo in vacanza da qualche giorno qui sulle Alpi  [...]. È davvero un riposo per il corpo e per l'anima cambiare i ritmi delle giornate e avere più tempo da dedicare alla meditazione, alla lettura e anche al dialogo con i familiari. Un tempo ritrovato diverso da quello che si vive in città.

Qualche giorno fa sono tornata a Milano per partecipare al funerale di una persona che conoscevo: un uomo più giovane di me, che da molto tempo aveva problemi di salute. […] Una persona gentile e sorridente: lascia la moglie e una figlia [...]. Ho viaggiato per 600 km in auto per andare al funerale; e devo dire che ho ricevuto conforto dalla figlia. […] Per tutto il viaggio ho continuato a pensare a un fatto che io ho ben presente: la nostra permanenza qui è provvisoria. [...] Quando salgo sul motorino per andare al lavoro penso "Chissà se tornerò a casa stasera" e quando mi addormento saluto Dio e penso "Non so se mi sveglierò domani mattina". Quando parlo di questo mio modo di pensare con altri la maggior parte delle persone si infastidisce e mi dice che sono esagerata o che sono depressa. Ma non è vero! Pensare che sono qui, di passaggio, e che un giorno incontrerò il mio Divino Redentore mi riempie di gioia e mi aiuta a vivere bene il presente, ogni singolo momento della giornata.

Cerco di prepararmi al meglio per questo viaggio: quando mia figlia era più piccola e io mi sono ammalata di cancro le avevo spiegato il mio punto di vista, usando l'immagine dei videogiochi. Quando morirò, le dicevo, non uscirà la scritta "Game over", ossia tutto è finito, ma bensì "Next level", cioè la vita prosegue ma in un modo diverso... 

Ora non so quanto e come proseguirà questo mio viaggio terreno e quando passerò al "Next level", però occorre essere preparati. Senza la Grazia di Dio e la frequenza ai Sacramenti non si riesce a essere pronti. Mi affido a Dio; ho imparato quella bella preghiera [“Atto di abbandono”, n.d.r.] di don Dolindo Ruotolo [...].

Ti ringrazio ancora per il blog.

Uniti nella preghiera
Maristella


Cara sorella in Cristo,
siamo amici dal 2015 e ci conosciamo di persona. Ebbene, posso dirti che non mi sembri affatto una persona deprezza, anzi sei allegra e solare. E non sono solo io a pensare ciò. Ad esempio tempo fa sono andato a trovare le monache di clausura che ti feci conoscere nell’ottobre del 2016. Durante la cordiale e fraterna conversazione in parlatorio ho salutato le monache da parte tua e, con mio stupore, ho constatato che diverse claustrali si ricordavano ancora di te come una persona sorridente, allegra e simpatica. Pensare alla morte non significa essere depressi, come pensano i mondani, bensì essere saggi. Infatti nella Sacra Scrittura lo Spirito Santo esorta a meditare sui “novissimi” (morte, giudizio, inferno e paradiso), poiché facendo queste salutari riflessioni non si peccherà in eterno, cioè ci si preparerà a morire in stato di grazia.

Fai bene ad andare in vacanza in montagna. Oltre a beneficiare di temperature più fresche, hai la possibilità di raccoglierti più facilmente ed elevare il cuore a Dio, fine ultimo della nostra esistenza. Contemplando le meraviglie del creato ci si sente incoraggiati a lodare Colui che per nostro amore ha voluto creare tutto ciò. 

Rinnovandoti la mia gratitudine per tutto il bene che hai compiuto per me in questi anni (oltre a scrivere per il blog sei anche una generosa finanziatrice), ti saluto cordialmente in Corde Matris.

Cordialiter