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mercoledì 3 luglio 2024

Non bisogna frequentare gli indovini

Dagli scritti dell'esorcista Don Giuseppe Tomaselli (1902-1989).

Seppi di un uomo che indovinava ed andai a trovarlo. M'intrattenni per più di un'ora a colloquio, per entrare a fondo nella questione: Voi siete capace di indovinare qualunque cosa? - Sì! - Potrete dirmi ciò che capiterà a me in avvenire? - Questo no! Il futuro non posso conoscerlo; il presente sì. Stando nella mia stanza, vengo a conoscenza di ciò che voglio. - Domani io partirò per Messina, al pomeriggio, ed accompagnerò mia sorella. Sareste in grado di conoscere qualche cosa a mio riguardo? - Sì; ma non è necessario che mi diciate: Vado a Messina ... con la sorella ... Basta dirmi: Da domani, alla data ora, sino a tale giorno... tenetemi presente! - Allora saprò ciò che vi avverrà in quel periodo ... Avvenimenti tristi, lieti, incontri con persone, tutto... - E come farete a saperlo? - Domani al pomeriggio, stando in questa stanza, chiamerò uno dei diversi aiutanti miei ... - Li conoscete bene? - Certamente; appena fatta la invocazione, si presenta una persona, che io vedo e che altri non vedono. Dico: Da questo momento sino a tale giorno, segui quel Reverendo e poi ritornerai per informarmi di tutto! - Il mio aiutante vi seguirà dappertutto, senza che ve ne accorgiate; scaduto il tempo, ritornerà a me e mi dirà ciò che avrete fatto, detto o udito. - Da molto tempo fate l'indovino? - Da circa nove anni. Io prima non credevo al soprannaturale; ora ci credo! - Com'è cominciato questo fenomeno in voi? - Ero di notte in campagna e stavo a letto nella camera dei miei genitori. Non dormivo. Sentii una voce: Perché non ti rivolgi a me? - Impressionato, mi alzai per accertarmi se avessero detto ciò i miei genitori. Li trovai addormentati. Mi rimisi a letto, però sudavo freddo. L'indomani notte udii la stessa voce: Ma perché non ti rivolgi a me? - Aumentò la mia paura. La terza notte si ripeté il fenomeno; allora dissi: « Insomma, chi siete? » - Si presentò ai piedi del mio letto un personaggio che mi disse: In ogni bisogno rivolgiti a me, che posso aiutarti! - D'allora in poi mi trovo in questo stato. - Potete voi citarmi qualche fatto particolare dell'assistenza di questo personaggio? - Ecco! L'altra volta venne qui a trovarmi un conoscente; era preoccupato perché il suo papà era in alto mare durante il cattivo tempo. Mi disse: Vorrei sapere qualche cosa. - Risposi: Verrete domani sera a prendere notizie. - Invocai il solito personaggio e lo mandai. Mi portò queste informazioni: Il papà di quel giovane era sulla nave durante la tempesta. A duecento leghe dalle isole Baleari si ruppe il timone della nave ed avvenne il naufragio. Nessuna vittima. Quel tale ora si trova sopra un battello ed è diretto a Palermo. Da li scriverà alla famiglia. - L'indomani sera al mio amico raccontai tutto. Infatti, dopo alcuni giorni arrivava alla famiglia la lettera da Palermo, dando con esattezza le stesse informazioni. - Egregio signore, soggiunsi, stando così le cose, poiché qui non trattasi di fenomeni naturali, io non voglio sapere niente a mio riguardo. Vi raccomando però di non chiamare più questi personaggi misteriosi; poiché commettete peccato. - Questo incontro tra me e l'indovino è avvenuto nel periodo in cui sto componendo il presente lavoro.

(Brano tratto da "Gli angeli ribelli", di Don Giuseppe Tomaselli)