La considerazione dell'intensità e della lunghezza delle pene del purgatorio non deve soltanto muoverci a scegliere i mezzi per evitarlo; ma produrre ben anche uno zelo ardente per sollevare le anime sventurate lì trattenute. Questo zelo nascerebbe facilmente in noi, se avessimo viva fede. Non vediamo noi infatti uomini esporsi ai maggiori rischi per soccorrere un qualche loro simile in pericolo? In un incendio, per esempio, non si corre forse ad aiutare, con rischio sovente della vita propria, chi è in pericolo di morire?
Ecco i sentimenti ispirati dalla natura, e che sarebbero anche quelli della fede, se l'avessimo viva e sincera. Se il pensiero delle fiamme divoranti del purgatorio facesse sopra di noi qualche impressione, non rimarremmo insensibili alla vista di tante anime sofferenti. Sarebbe impossibile che non restassimo vivamente commossi da tante sofferenze e non cercassimo di alleggerirle. Osserviamo inoltre, che la nostra insensibilità è tanto più colpevole in quanto sappiamo che il minimo sforzo otterrebbe un risultato superiore ad ogni nostra pena; e che lungi dall'esporre noi medesimi al minimo pericolo, ne abbiamo moltissimi vantaggi per la carità da noi esercitata. Questi vantaggi sono numerosi ed atti a stimolare la nostra generosità, se abbiamo l'intelligenza delle cose spirituali: E perchè mai, noi così sensibili per quello che colpisce i sensi, siamo poi tanto indifferenti per le cose dell'altra vita, che sono verità certissime e le uniche importanti? Per ravvivare la nostra fede, ed eccitarci ad una vera devozione alle anime del purgatorio, considereremo ad uno ad uno i motivi che ci debbono sollecitare. Vedremo quanto essa contribuisca alla gloria di Dio, quanto torni gradita a Gesù Cristo, alla Santissima Vergine, agli Angeli ed ai Santi; vedremo come per essa pratichiamo la carità cristiana, e per conseguenza come, insieme con ogni sorta di grazie e di benedizioni, noi ammassiamo meriti per il cielo; vedremo finalmente che essendo «misericordiosi, ammasseremo un tesoro per il giorno del bisogno» e troveremo in ciò il mezzo più certo e facile di abbreviare le nostre prove o di andarne del tutto esenti. Forse dopo aver fatte queste salutari considerazioni, noi deploreremo la nostra passata negligenza, abbracceremo con ardore questa devozione che, lungi dall'escludere le altre, sembra riunirle tutte in sé; forse anche si accenderà grande zelo nelle anime nostre per adoperarsi a spanderla intorno a noi.