Che Pio X amasse la musica, per la quale possedeva un naturale talento, non si può mettere in dubbio. [...]
Egli apprezzava la buona musica di qualsiasi specie; ma, naturalmente, la Musica Sacra lo interessava molto di più ed insisteva perchè fosse veramente «sacra» ed eminentemente «artistica» in pieno accordo con la Liturgia della Chiesa e con la genuina espressione dei sentimenti ispirati dalla Fede.
Lo scopo della Musica Sacra doveva, nel suo pensiero, essere quello di fomentare la pietà; doveva essere non una distrazione, ma un mezzo ed un aiuto per innalzare le menti e i cuori a Dio, prestando così il suo tributo di lode e di omaggio al Signore. [...]
Non escludeva tradizioni locali o nazionali, purché fosse scrupolosamente osservato il principio fondamentale di mantenere il carattere religioso ed artistico della Musica Sacra. Né desiderava di proibire la musica polifonica in chiesa. In realtà, Egli accoglieva benevolmente i lavori di compositori moderni ma esigeva che fossero strettamente mantenuti nei limiti prescritti [...].
Ricordo come Egli osservasse che alcuni fanatici volevano andare agli estremi e bandire dalle nostre chiese tutta la Musica che non fosse semplicemente Gregoriana; ma sosteneva che questo era un capriccio esagerato.
[Brano tratto da "Pio X - Impressioni e ricordi" del Cardinale Rafael Merry del Val].