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venerdì 9 maggio 2025

Bene per male

[Brano tratto da “Tesoro di racconti istruttivi ed edificanti”, di Don Antonio Zaccaria, Tipografia Pontificia Mareggiani, 1887].

Un fanciullo montanaro, calunniato da un invidioso nemico fu cacciato dal servizio, di un ricco fittaiolo, che prese in sua vece il calunniatore. Lo sventurato fu costretto a mendicare il pane, ma non nutrì mai odio né sentimenti di vendetta contro quel malvagio. In una notte cupa e tempestosa camminando egli presso un precipizio, ode una voce fioca che partiva dal fondo del burrone; scende ardito e vi trova giacente il suo calunniatore, che nella caduta si era rotto le gambe. Alla vista di quel misero si commuove e con amorevole compassione se lo carica sulle spalle e riprende la salita. L'oscurità, il terreno molle, il peso che porta crescono grandemente il pericolo; il coraggioso inciampa, sdrucciola, cade; ma non perisce: Iddio benedice l'opera santa! grondante di sudore, senza deporre l'infermo, ripiglia lentamente la salita e giunge a salvamento. Il calunniatore, commosso da un tratto di tanto perdono e benefizio, confessò la sua malignità, e si adoperò a tutt'uomo perché l'innocente e magnanimo giovinetto ritornasse al servizio del fittaiolo.