Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una piccola donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

sabato 14 giugno 2025

Un moribondo che non voleva ricevere gli ultimi sacramenti

Dagli scritti di Don Antonio Zaccaria.

Un uomo alieno affatto da Dio e dalla Chiesa, fu colpito improvvisamente da così grave malore che gli tolse la parola, rimanendogli però libero l'uso degli altri sensi e lucida pienamente l'intelligenza. Venne chiamato, a sua insaputa, uno zelante Sacerdote, il quale appena rimase solo con l'infermo, incominciò a parlargli di Dio e dell'anima. Ma il misero lo respinse e mostrò con i segni che gli spiacevano simili discorsi: anzi per non vederlo teneva afferrate le coperte fin sopra il capo. Il degno Ministro non si smarrì, e con le più affettuose maniere, giovandosi delle migliori riflessioni che lo zelo e la carità seppero suggerirgli, procurava di ammollire quel cuore indurito; ma tutto riuscì inutile. Era già mezz'ora che persisteva questa lotta, quando quel pio Sacerdote girò lo sguardo nelle pareti, e vide con sommo suo giubilo un piccolo quadretto del Sacro Cuor di Gesù. Volto a lui con tutta l'espansione del suo animo disse ad alta voce: «O S. Cuore di Gesù, se voi non pensate a salvare questo traviato, io non so più che fare!» Staccò immediatamente quell'immagine dalla parete, e pieno di fiducia l'accostò all'infermo, imponendogli di baciarla. Questi fremette e sdegnosamente da sé la respinse. Allora il Sacerdote con severo piglio gli disse: «Osservalo bene, e pensa un po' chi sia Quegli che da te così audacemente scacci; poi se hai coraggio allontanalo una seconda volta! Ora da te null'altro esigo che un bacio a quest'immagine». Queste parole riuscirono per quell'ostinato come un fulmine; stette immobile e fissò per un momento la sacra immagine, e finì col baciarla; e ingiungendogli il Sacerdote di ribaciarla, la prese con entrambe le mani e la coprì di affettuosi baci. Dopo una mezz'ora egli aveva ricevuto gli ultimi sacramenti, con segni di vera compunzione; e poco dopo esalava l'anima sua, vera conquista del S. Cuore di Gesù. Se noi pure col peccato abbiamo perduto Gesù, con la devozione al suo S. Cuore potremo ritrovarlo di nuovo. 

[Brano tratto da "Il Cuor di Gesù - Mese di Giugno", di Don Antonio Zaccaria, parroco in Faenza, stampato nell’anno 1902].