Cara sorella in Cristo,
se un lavoratore si trova tra colleghi che criticano la Dottrina Cattolica, per non tradire Gesù è sufficiente che non annuisca o non si metta a ridere dando segni di approvazione per quanto viene detto, ma anzi si mostri serio, facendo intendere col proprio contegno che non approva quei discorsi. Se possibile, è bene cercare di cambiare il discorso parlando di temi indifferenti. Se invece quel lavoratore cristiano vorrà intervenire per difendere la Dottrina Cattolica, dovrà essere molto prudente, valutando caso per caso. Se vede che i colleghi parlano contro la Religione solo per ignoranza, ma sono ben disposti a conoscere e apprezzare la verità (caso raro), in questo caso è bene intervenire e dire come stanno le cose. Ma in genere si tratta di persone ostili alla Religione per partito preso e, soprattutto quando stanno insieme, finiscono per deridere quel che viene detto loro da un cattolico. In questo caso, in genere, sarebbe imprudente intervenire nel discorso; sarebbe come dare le "perle ai porci" e aggravare la loro situazione, perché si sentirebbero ancora più inviperiti e intestarditi nel criticare la nostra diletta Religione cattolica. In questo caso è più prudente farsi vedere seri o dispiaciuti e, se possibile, cambiare discorso. Solo un miracolo dello Spirito Santo può convertire dei cuori accecati e duri come la pietra, testardamente prevenuti contro il cattolicesimo.
Spero di esserle stato di qualche utilità.
In Corde Matris,
Cordialiter