Per contattarmi: cordialiter@gmail.com


Se il blog ti piace e desideri aiutarmi affinché possa dedicare il tempo necessario per continuare ad aggiornarlo ogni giorno e rispondere alle e-mail dei lettori, puoi inviarmi una piccola donazione. Per info: clicca qui.


Visualizzazioni totali

lunedì 1 dicembre 2025

Iddio sa quel che fa

[Brano tratto da “Tesoro di racconti istruttivi ed edificanti”, di Don Antonio Zaccaria, Tipografia Pontificia Mareggiani, 1887].

Un cavaliere molto devoto di S. Giuseppe costumava di celebrare ogni anno con gran pietà e devozione la festa di questo Santo. Ora accadde che avendo egli tre figliuoli, per due anni di seguito gliene morì uno nel giorno stesso della festa del Santo. Se ne stava egli molto afflitto per questo, e titubante di solennizzare anche nel terzo anno quella Festa per timore di perdere anche il terzo figliuolo, che solo gli restava. Mentre un dì tutto malinconico passeggiava per la campagna, vide pender da certi alberi due giovanetti impiccati, e in quel mentre gli apparve un Angelo e gli disse: - Vedi tu quei due giovanetti? Or sappi che a sì mal fine si sarebbero condotti i tuoi figliuoli, se fossero giunti ad età matura. Ma poiché eri devoto di San Giuseppe, egli ti ottenne da Dio che morissero fanciulli, per risparmiare a te l'afflizione e il disonore, e ad essi la dannazione. Non lasciar dunque di celebrar la festa del Santo a cui devi essere in particolar modo obbligato, poiché di più per intercessione di lui, il piccolo figlio che ti resta menerà santa vita, e un giorno sarà fatto vescovo. Le cose si avverarono a puntino come l'Angelo aveva predetto, e il buon cavaliere ben si persuase che non dobbiamo mai lagnarci di quanto vuole Iddio, perché imperscrutabili sono i suoi giudizi.