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giovedì 15 settembre 2011

Verso un'asse Roma – Menzingen?

Dopo l'incontro tra il Card. Levada e Mons. Fellay, tutti si domandano che cosa succederà nei prossimi mesi. Il documento che è stato consegnato al superiore generale della FSSPX, verrà accettato dai lefebvriani?

Penso che in Vaticano abbiano misurato col bilancino ogni singola parola pur di elaborare un documento che possa essere sottoscritto da Mons. Fellay. Non ci resta che aspettare e vedere cosa verrà deciso nel quartier generale lefebvriano di Menzingen, però l'impressione è che ci sia moderato ottimismo.

La FSSPX oggi ha circa 500 preti, ma in caso di erezione canonica, grazie all'ampia libertà di cui godrà, potrebbe incrementare il numero dei sacerdoti in maniera esponenziale, giungendo nel giro di qualche decennio a superare persino il numero dei salesiani e dei gesuiti. State certi che quando la FSSPX avrà raggiunto la quota di 20.000 preti, la musica dovrà necessariamente cambiare in tutto l'orbe cattolico, anche perché nel frattempo l'armata rossa modernista sarà ormai allo sbando: pochi, vecchi e demoralizzati dal tramonto delle loro funeste idee rivoluzionarie.

È importante sapere di quanti vescovi potrà disporre la nuova FSSPX, poiché il numero attuale non sarà più sufficiente. Non meno importante sarà vedere in che modo saranno scelti i nuovi vescovi lefebvriani, cioè se tramite le terne, se tramite una commissione mista, o se in qualche altro modo.

La partita sembra ancora lunga, ma spero che non si vada ai tempi supplementari e ai calci di rigore. È da dieci anni che sento parlare di contatti tra esponenti vaticani e lefebvriani, l'auspicio è che entro Natale questa questione venga risolta una volta per tutte. C'è tanta gente che aspetta una struttura canonica che consenta ai cattolici che lo desiderano, di poter fare in tranquillità e pace la tanto desiderata “esperienza della Tradizione”.