Per dare un forte impulso all'avanzata del movimento tradizionale è necessario attuare uno "sfondamento a sinistra". Ci sono tanti fedeli che per anni hanno simpatizzato per gli ambienti progressisti, attratti da temi sociali come la fame nel mondo e la questione operaia; tuttavia adesso si stanno accorgendo della desacralizzazione del cattolicesimo e sperano in una "restaurazione". Ad esempio, conosco una suora che in passato elogiava certe innovazioni "moderne", mentre recentemente l'ho sentita auspicare un ritorno a una maggiore osservanza nella vita religiosa e una maggiore sacralità delle funzioni liturgiche con un ritorno del canto gregoriano e magari anche alla Messa in latino.
Insomma c'è tanta gente che si è trovata a "sinistra" in buona fede, e ora è necessario ricondurla nell'alveo della Tradizione. Uno degli errori che bisogna assolutamente evitare è quello di lasciare la “questione sociale” in mano ai modernisti e ai loro amici comunisti. Il vero tradizionalista si interessa della questione sociale ed è sempre schierato dalla parte dei poveri e della gente che soffre.