I sondaggi avevano pronosticato una vittoria schiacciante della sinistra con un vantaggio di circa 6 punti percentuali. Fortunatamente ciò non è avvenuto. Dicevano che solo in Veneto era sicura la sconfitta della coalizione di Bersani, mentre la Lombardia e la Sicilia erano in bilico. In realtà la sinistra ha perso non solo in Veneto, ma anche in Campania, Puglia, Sicilia, Calabria, Abruzzo, Lombardia e Valle d'Aosta, e così al Senato non avrà la maggioranza neppure se si alleasse con Monti.
Purtroppo, i partiti “pro unioni gay” hanno una vasta maggioranza in entrambi i rami del Parlamento (ricordo che Grillo ha detto di essere favorevole al matrimonio omosessuale). Ma forse non faranno in tempo ad approvare una legge per legalizzare queste unioni contrarie alla Legge eterna di Dio, perché tra pochi mesi potremmo essere chiamati nuovamente alle urne. Speriamo che nel frattempo possa sorgere un nuovo movimento politico che raccolga un vasto consenso tra gli elettori cattolici interessati a difendere i valori non negoziabili.