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sabato 30 marzo 2019

I funerali non sono dei "talk-show"!

Ripubblico alcune parti di una lettera di un fedele deluso dall'ambiente che a volte si crea ai funerali.


Spett. Cordialiter, mi sono recato in una cattedrale per assistere ai funerali di un famoso personaggio che, dotato di grande fede, essendo un “potente”, ha fatto tanto per la nostra regione, soprattutto per il recupero dei beni storici e culturali ecclesiastici.

Il vescovo ha fatto una bellissima omelia anche se [...] non è stato permesso alle centinaia di fedeli che hanno riempito la chiesa di pregare un attimo. Tutto solenne, bello, ma si è pregato poco-nulla. Difatti alla fine della messa, prima del rito del commiato, è stato permesso ai familiari e a due importantissimi esponenti della vita economica locale di parlare lunghissimamente. Quando si sono resi conto, alla fine degli interventi laici, che era davvero troppo tardi e i preti concelebranti dovevano tornare nelle loro parrocchie per l’imminente messa vespertina ne ha fatto le spese la liturgia... una veloce benedizione e incensazione della bara, e un'altrettanto veloce benedizione ai fedeli che poi, senza alcun segno di pietas cristiana, nonostante i cantori abbiano cercato di cantare il Salve Regina, si sono riversati a salutare i familiari e i potenti presenti.

No, signori [...] così non va, COSI’ NON VA ! A parte che tutti i fedeli sono uguali davanti a Dio e nella casa di Dio, ma non si può spezzare a metà la Liturgia per far parlare i potenti locali! Bisogna favorire la pietas dei fedeli e la loro preghiera! [...]

Un fedele disorientato

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