Ogni tanto ricevo delle e-mail da parte di persone amareggiate per il clima di confusione dottrinale che si respira in giro. Molte delle cose che dicono i modernisti, pur non essendo intrinsecamente eretiche, tuttavia fanno sorgere dubbi, incertezze, errori pratici, scoraggiamento, ecc.
Papa Benedetto XV (1924-1922) nell'Enciclica “Ad Beatissimi Apostolorum Principis” affermò: "Né soltanto desideriamo che i cattolici rifuggano dagli errori dei Modernisti, ma anche dalle tendenze dei medesimi, e dal cosiddetto spirito modernistico; dal quale chi rimane infetto, subito respinge con nausea tutto ciò che sappia di antico, e si fa avido e cercatore di novità in ogni singola cosa, nel modo di parlare delle cose divine, nella celebrazione del sacro culto, nelle istituzioni cattoliche e perfino nell'esercizio privato della pietà."
Per cercare di vivere in maniera più serena l'esperienza della Tradizione, da diversi anni sto attuando una "tecnica" molto efficace, la quale consiste semplicemente nell'ignorare ciò che dicono i personaggi infetti dallo spirito modernistico: cerco di evitare di leggere i loro scritti, di ascoltare le loro interviste, di informarmi circa le loro "marachelle", ecc. Vi garantisco che in questo modo riesco a vivere in maniera molto più serena, poiché evito di farmi turbare dalle idee confuse dei novatori. Fatene la prova!