Donarsi, sacrificarsi, lasciarsi immolare dal beneplacito del Cuore di Gesù: ecco il desiderio delle nostre anime. Moriamo anche, pur di accontentare l'Amatissimo divino. Egli sì che è morto consumato dalle fiamme del suo Cuore ardente di zelo e di amore: è morto con questa divina sete non spenta sulle labbra e ancor più nel Cuore arso di carità. E noi non vorremmo lavorare, soffrire, consumarci per poi morire, come Lui, nell'abbandono, nel silenzio e con la sua sete divorante?