Combattente della Grande Guerra, parroco di Tobruk dal 10 giugno 1940 al 6 gennaio 1941 e, successivamente, sul Gebel cirenaico durante le due invasioni nemiche, dimostrò sempre il più sereno sprezzo del pericolo e il più coraggioso ardimento nell’esplicare la sua alta e santa missione. Sotto l’infuriare dei bombardamenti sempre primo nel portare il suo aiuto alle vittime delle incessanti incursioni aeree sulla piazza forte; strenuo e coraggioso difensore della vita e dell’onore dei nostri coloni, nelle due brevi ma feroci dominazioni avversarie superbamente idealizzò il simbolo della fede congiunto all’onore della patria. Il 31 gennaio 1942 nel villaggio di G. Berta mentre le orde senussite saccheggiavano alcune case coloniche non curante della propria vita si interessò per la difesa dei nostri coloni, delle loro donne e dei loro beni, riuscendo, per il suo pronto intervento, per il suo ammirevole coraggio, a far desistere la soldataglia nemica dai suoi propositi.