Prendo spunto da una lettera che anni fa mi inviò Maristella per parlare di un tema che mi sta particolarmente a cuore: la partecipazione "interiormente attiva" al Santo Sacrificio della Messa.
Caro fratello in Cristo,
[…]. Nelle scorse due settimane, per impegni familiari, ho partecipato alla Messa festiva celebrata in novus ordo. Ho fatto fatica a restare concentrata su ciò che stavo vivendo.
Durante la settimana partecipo quasi tutti i giorni alla Messa feriale: qualche giorno fa ho trovato un sacerdote che mi ha porto l'Eucarestia in un modo così maldestro che ho rischiato di far cadere a terra la particola! Tutto questo perché io sono molto determinata nel mio voler fare la Comunione sulla lingua e non sulle mani. Sono stata molto triste e ho confessato nel cuore a Gesù il mio sconforto: ricordo bene che quando ero una bambina al momento della Comunione c'era sempre un chierichetto con un piattino proprio per evitare di far cadere inavvertitamente le particole a terra. Che dolore, che sconforto vedere tanta noncuranza: eppure da questo sconforto dobbiamo far scaturire tanti gesti d'amore per consolare Nostro Signore, tante preghiere accorate perché proprio Lui ci ha promesso che non ci abbandonerà mai.
Oggi sono tornata alla consueta Messa in rito ambrosiano antico: con la chiesa piena di persone come sempre. Ha celebrato un padre carmelitano: commentando le letture ci ha energicamente esortati a restare radicati nella fede, nella Tradizione, a non lasciarci distogliere e lusingare da certe vane dottrine del mondo. Ci ha ricordato la nostra vocazione alla santità [...]. Ringraziamo Dio per queste prediche sferzanti […].
Sempre uniti nella preghiera.
Nei Cuori Immacolati
Maristella
Cara sorella in Cristo,
innanzitutto desidero ringraziarti di cuore per tutto il bene che mi doni. Oltre ad essere una generosa sostenitrice del blog e avermi concesso la facoltà di pubblicare i tuoi scritti, mi stai donando anche una preziosa amicizia fraterna. In questa società scristianizzata è facile restare amareggiati dal comportamento ingiusto e, a volte, persino spietato di altre persone. Ti confesso che anche da parte di gente legata alla Messa tradizionale ho ricevuto delle delusioni e in certi casi anche delle “pugnalate alle spalle” che mi hanno fatto soffrire. Tu invece è dal 2015 che mi tratti con tanta carità fraterna. La tua amicizia mi è di conforto. Grazie!
Per quanto riguarda la Messa nel rito moderno devo dirti che non è facile trovare delle chiese nelle quali venga celebrata con devozione e sacralità. Inoltre devo ammettere che anche io mi distraggo più facilmente col novus ordo, soprattutto durante le cosiddette “preghiere dei fedeli” che vengono lette dopo il Credo, le quali in certi casi sono state scritte da catechiste o da altri collaboratori dei parroci, con un linguaggio che in genere viene utilizzato dai simpatizzanti del Partito Democratico.
Anche io preferisco non prendere mai la Comunione in mano onde evitare che qualche piccolo frammento possa essere disperso. Il Concilio di Trento insegna infallibilmente che anche in ogni piccolo frammento di Ostia è realmente presente Gesù Cristo con tutto il suo Corpo, Sangue, Anima e Divinità.
A noi piace tanto la Messa celebrata "more antiquo" perché la viviamo in maniera più intensa e profonda, siamo attratti dall'affascinante sacralità del rito e percepiamo fortemente l'essenza sacrificale della Messa nella quale si rinnova il Santo Sacrificio del Redentore Divino. Insomma alla Messa tridentina vi partecipiamo in maniera attenta e devota, nutrendo in maniera abbonante la nostra anima. Invece alla Messa in rito moderno non di rado ci distraiamo più facilmente. Purtroppo non tutti riescono a capire le nostre aspirazioni liturgiche e spirituali. Personalmente sono convinto che la Messa tridentina sia particolarmente adatta alle anime contemplative e in generale a coloro che praticano un'intensa vita spirituale. Per esempio, durante il Canone Romano (la preghiera di Consacrazione che nel rito antico viene pronunciata sottovoce dal sacerdote), in quell'apparente silenzio, mentre una persona spirituale si immerge nell'orazione mentale e offre in oblazione alla Santissima Trinità il Santo Sacrificio di Cristo, invece un'anima “poco spirituale” non sa che fare in quei momenti, si distrae facilmente e si annoia certamente, desiderando di poter tornare al più presto alla Messa in rito moderno, nella quale è molto facile avere la tentazione di assistere passivamente alla Consacrazione, limitandosi ad ascoltare quel che dice il prete a voce alta, e quindi senza fare attivamente nel proprio cuore degli atti di adorazione, oblazione, impetrazione, carità perfetta, ecc.
Rinnovandoti la mia gratitudine per la tua confortante amicizia spirituale, ti saluto cordialmente in Corde Matris.
Cordialiter