Ripubblico una bella e-mail che Maristella (pseudonimo di una carissima collaboratrice del blog) mi scrisse nel 2015.
Caro fratello in Cristo,
grazie a te per il blog e per tutto quello che fai! Ringrazio il Signore che mi ha fatto leggere tante splendide testimonianze di fede.
[…] Porto la mia croce, a volte mi sembra pesante, ma se il Signore me l'ha data, ha fatto bene, Lui fa tutto bene!
Sono sempre in mezzo ai contrasti, ai conflitti, alle amarezze, la vita di famiglia è una grande fatica. Quando penso alle persone consacrate credo siano molto felici avendo abbandonato il mondo e tutte le sue preoccupazioni e angustie.
Anche oggi ho partecipato alla splendida liturgia ambrosiana tradizionale: nonostante tutte le preoccupazioni e i pensieri che mi ritornano quando esco dalla Chiesa, devo riconoscere che le parole delle letture e dell'omelia mi accompagnano durante tutta la settimana e oltre. Questa celebrazione mi aiuta a sentirmi più vicina al Signore Gesù, alla Madre celeste, alla Comunione dei Santi.
E' bello restare in Chiesa dopo la Messa, a considerare quale dono meraviglioso riceviamo nella Santa Eucarestia. Fermarsi a riposare sul dolcissimo Cuore di Gesù che si dona a ognuno di noi, ringraziarlo, dire tante parole dolci e piangere perchè il cuore trabocca di stupore, di gratitudine, di amicizia, di pentimento. Lasciarsi andare nell'abbraccio con Gesù buono. Non vorrei mai uscire dalla Chiesa... e ritornare nel mondo.
Grazie! Ti saluto fraternamente nei Cuori immacolati di Gesù e di Maria.
Maristella
Carissima in Cristo,
innanzitutto ti sono sinceramente grato per avermi concesso la facoltà di pubblicare le tue e-mail utilizzando il tuo pseudonimo. Penso che anche a molti lettori del blog piaccia l'unzione spirituale delle tue lettere.
Apprezzo moltissimo il fatto che al termine della Messa non fuggi via di corsa, ma rimani in chiesa a fare il ringraziamento per la Santa Comunione, cioè rimani inginocchiata al tuo banco a pregare in silenzio, ad adorare e a dialogare da cuore a Cuore con il Re del Cielo che dimora in te sotto le specie del Pane Eucaristico.
Anche io amo fare il ringraziamento dopo aver assistito alla Messa tradizionale, anche se spesso devo uscire in fretta per prendere il treno.
Il Sommo Pontefice Pio XII (di gloriosa e immortale memoria), nella splendida enciclica “Mediator Dei” ha affermato: “L'azione sacra, che è regolata da particolari norme liturgiche, dopo che è stata compiuta, non dispensa dal ringraziamento colui che ha gustato il nutrimento celeste; è cosa, anzi, molto conveniente che egli, dopo aver ricevuto il cibo Eucaristico e dopo la fine dei riti pubblici, si raccolga, e, intimamente unito al Divino Maestro, si trattenga con Lui, per quanto gliene diano opportunità le circostanze, in dolcissimo e salutare colloquio. Si allontanano, quindi, dal retto sentiero della verità coloro i quali, fermandosi alle parole più che al pensiero, affermano e insegnano che, finita la Messa, non si deve prolungare il ringraziamento [...]. Per cui, se si deve sempre ringraziare Dio e non si deve mai cessare dal lodarlo, chi oserebbe riprendere e disapprovare la Chiesa che consiglia ai suoi sacerdoti e ai fedeli di trattenersi almeno per un po' di tempo, dopo la Comunione, in colloquio col Divin Redentore [...]?. Al Divin Redentore piace ascoltare le nostre preghiere, parlare a cuore aperto con noi, e offrirci rifugio nel suo Cuore fiammeggiante. Anzi, questi atti, propri dei singoli, sono assolutamente necessari per godere più abbondantemente di tutti i soprannaturali tesori di cui è ricca la Eucaristia e per trasmetterli agli altri secondo le nostre possibilità affinché Cristo Signore consegua in tutte le anime la pienezza della sua virtù.
Perché, dunque, Venerabili Fratelli, non loderemmo coloro i quali, ricevuto il cibo Eucaristico, anche dopo che è stata sciolta ufficialmente l'assemblea cristiana, si indugiano in intima familiarità col Divin Redentore, non solo per trattenersi dolcemente con Lui, ma anche per ringraziarlo e lodarlo, e specialmente per domandargli aiuto, affinché tolgano dalla loro anima tutto ciò che può diminuire l'efficacia del Sacramento, e facciano da parte loro tutto ciò che può favorire la presentissima azione di Gesù? Li esortiamo, anzi, a farlo in modo particolare, sia traducendo in pratica i propositi concepiti ed esercitando le cristiane virtù, sia adattando ai propri bisogni quanto hanno ricevuto con regale liberalità. Veramente parlava secondo precetti e lo spirito della Liturgia l'autore dell'aureo libretto della Imitazione di Cristo, quando consigliava a chi si era comunicato: "Raccogliti in segreto e goditi il tuo Dio, perché possiedi colui che il mondo intero non potrà toglierti".
Ti incoraggio a proseguire la pia pratica del ringraziamento dopo la Messa. In questo modo crescerai velocemente nell'amore verso Gesù Cristo, il nostro adorabile Redentore Divino.
Ti sono sinceramente grato anche per il tuo supporto economico. È grazie a persone altruiste come te che posso continuare a dedicare una parte del mio tempo alla gestione dei blog (soprattutto impiego molte ore a rispondere a centinaia di e-mail al mese). Senza il vostro aiuto temo che avrei dovuto smettere da un bel po'.
Rinnovandoti la mia stima e la mia gratitudine, ti saluto cordialmente in Cordibus Iesu et Mariae,
Cordialiter