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giovedì 4 luglio 2024

Gli ultimi preti pacelliani

Alcuni anni fa ho trascorso le "vacanze di Natale" in una casa di villeggiatura immersa tra le montagne. Ero ospite di un lettore del blog che mi ha gentilmente invitato nella sua seconda casa per poter passare alcuni giorni di riposo, meditazione e preghiera in solitudine (alcuni giorni sono rimasto completamente solo come un eremita).

Ad alcuni chilometri di distanza c'è un piccolo paesino nel quale nei giorni festivi viene celebrata una Messa. Una domenica è venuto a celebrare un anziano prete. Che edificazione! Era uno di quei preti vecchio stampo, formatosi ai tempi del grande Papa Pio XII. Nella mia diocesi i preti diocesani che usavano abitualmente la talare penso che ormai siano morti tutti. Dunque mi ha fatto piacere rivedere un prete diocesano vestito con il tradizionale abito ecclesiastico. Tra l'altro lo portava con decoro, ad esempio senza che i pantaloni sbucassero da sotto la veste talare. Anche il modo di celebrare era dignitoso, pronunciava le parole con tono grave e solenne, come si conviene per un rito sacro. Mi è piaciuta molto la sua omelia incentrata sul tema della famiglia cristiana (era la domenica della Sacra Famiglia). Il suo gergo era tipicamente pacelliano, energico, combattivo, da vero cristiano militante, era un piacere ascoltarlo. Altro che le noiose e inconcludenti omelie "politicamente corrette" che vanno di moda in tante parrocchie italiane!

Ormai ne sono rimasti pochi di questi "preti di una volta". Prima di uscire di chiesa ho dato un ultimo sguardo fugace in sacrestia per "immortalare" nella mia mente quel prete edificante. Chissà se mi capiterà di incontrare ancora un anziano prete di stampo pacelliano!