A volte capita di sentire delle persone parlare con tanta riconoscenza e benevolenza nei confronti di certi insegnanti "speciali" che ebbero modo di conoscere quando erano studenti. Perché a distanza di molti anni conservano un bel ricordo di questi insegnanti? Penso che il motivo sia dovuto al fatto che costoro, oltre a trasmettere in maniera efficace le nozioni didattiche ai propri alunni, trasmettano anche tanta carità (l'amore soprannaturale che nasce da Dio) da riuscire a "contagiare" i cuori dei loro alunni.
Dalle lettere che ricevo ho notato che molti lettori e lettrici sono insegnanti o hanno esercitato in passato questa professione. Forse ciò potrebbe essere dovuto al fatto che gli scritti che pubblico siano considerati interessanti soprattutto da parte di persone con un certo spessore intellettuale.
Ai lettori che attualmente esercitano ancora la professione di insegnante dico: quanto bene potete fare alle anime dei vostri alunni!
Non mi riferisco solo agli insegnanti di Religione, ma anche a tutti gli altri! Il buon esempio è un potente mezzo di apostolato. Se San Luigi Gonzaga commuoveva i cuori anche solamente vedendolo camminare piamente per strada, a maggior ragione si potrebbe fare del bene alle anime da una cattedra di scuola. In che modo? Compiendo il proprio lavoro con amore e trattando sempre tutti con tanta bontà. Ciò non significa regalare i voti o promuovere tutti, come vorrebbe la mentalità buonista. Questo no!
Sto dicendo che svolgendo il proprio lavoro in maniera profondamente cristiana, anche se si insegnano materie come la matematica o la chimica, si riesce, mediante la carità, che è la regina delle virtù, a far conoscere ai propri alunni la bellezza del cattolicesimo e ad attrarli a Dio.
È proprio vero: verba docent, exempla trahunt, le parole insegnano, gli esempi trascinano!