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domenica 21 dicembre 2025
Invito all'apostolato
Pensiero del giorno
[Brano tratto da "Direzione spirituale e gioventù d'oggi", di Don Giovanni Barra, Alzani Editore, 1959].
sabato 20 dicembre 2025
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Quanto bene potrebbero fare le persone benestanti se aiutassero le opere di propagazione della Fede!
Scrive Giuseppe Brosio, uno dei primi giovani dell’Oratorio: «Eravamo in via Dora Grossa, e Don Bosco si fermò dinanzi ad una vetrina in cui era esposto un grosso mappamondo, e mi indicava le diverse parti del nostro globo. Quando fu all’America, mi disse:
— Guarda, Brosio, com’è vasta l’America e com’è poco popolata!
— Ma vi è tanto oro, risposi io.
— Sì, è vero, vi è molto oro; ma nessuno dei cattolici lo possiede per farne buon uso. E poi ripigliava: Con molto oro quante miserie si potrebbero sollevare! Chi lo possiede quanti meriti potrebbe guadagnarsi! Con questo, quanto pure ne avvantaggerebbe la propagazione della Fede! [...]».
Pensiero del giorno - La Chiesa Cattolica è perseguitata
Nel corso di un’udienza, il grande Papa Pio IX domandò ad un seminarista: «Quali sono i caratteri della vera Chiesa?». Il giovane seminarista rispose: «Sono quattro, la Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica». «C'è un quinto carattere, qual è?», domandò l'augusto Pontefice. Il seminarista rimase sorpreso e non sapeva cosa rispondere al Vicario di Cristo, il quale aggiunse: «Chiesa perseguitata. Non ricordi? “Come hanno perseguitato me, così perseguiteranno voi; e sarete odiati per il nome mio”...».
venerdì 19 dicembre 2025
Accetto le critiche purché costruttive
Pensiero del giorno
Lo zelo pastorale è l’amore di Dio che cerca di comunicarsi alle anime. Oppure, come dice S. Tommaso, è la fiamma del fuoco della carità. E’ precetto di Gesù Cristo (...). Leone XIII dichiara che lo zelo è il primo dei doveri sacerdotali.
[Pensiero del Cardinale Jaime de Barros Câmara (1894-1971), tratto da "Compendio di Teologia Pastorale", pubblicato negli anni cinquanta dalla Libreria Editrice dell'Università Gregoriana].
giovedì 18 dicembre 2025
Il modernismo si combatte anche tramite internet
Io credo che amministrare saggiamente il patrimonio familiare, senza dimenticare di fare il bene sia un compito indispensabile per le spose e le madri cristiane. (...) Il denaro è un mezzo, mai un fine: va impiegato con timore di Dio, con saggezza. Quanti disastri sia con l'avarizia che con gli sperperi! Le persone perdono la pace, cadono in preda al peccato... famiglie e aziende vengono travolte.
Spero sinceramente che il Signore, nelle Sue infinite bontà e giustizia, mi ricompensi con doni spirituali, desiderando io sempre più distaccarmi dal mondo per vivere sempre più vicina a Lui. (...) Sto chiedendo al Signore il dono e la grazie di riuscire sempre di più a rendere ogni mio gesto, ogni mia azione, un rendimento di grazie e una preghiera. Cerco di pregare mentre viaggio sull'autobus, lavorando e sbrigando le faccende di casa, guidando l'auto, dialogando con le persone. Lui si fa vicino a me e mi dona la pazienza, la calma, il sorriso; mi suggerisce buone azioni e parole di conforto. Mi aiuta a cercare di comportarmi come Maria: nella preghiera, nel lavoro, nei piccoli sacrifici, nel silenzio, nel custodire nel cuore tante persone, parole, situazioni. Sbaglio e cado spesso: cerco di chiedere subito perdono e di ripartire con il Signore che si china su di me e mi rialza.
Mi abbandono nelle mani del Signore, con pazienza e letizia. Lui mi ama immensamente: per me che sono polvere e cenere ha sparso il Suo sangue, ha sopportato una morte atroce. Lui non mi abbandonerà mai. Lui vuole il mio bene.
Dio ti benedica, illumini e rischiari sempre il tuo cammino, ti custodisca all'ombra delle Sue ali.
tua sorella Maristella
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Pensiero del giorno
[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Episcopus Aux.].
mercoledì 17 dicembre 2025
La Divina Misericordia e il rivoluzionario francese che sgozzò molti preti
Uno dei più grandi scellerati, il quale durante i giorni della rivoluzione francese si era macchiato dei più orribili delitti, e più volte s'era bagnato nel sangue dei sacerdoti, cadde infermo. Egli aveva giurato, che niuno sacerdote avrebbe mai posto piede nelle sue stanze, o almeno, se per sorpresa vi si fosse intromesso, più non ne sarebbe uscito. Intanto la malattia assunse aspetto mortale ed un sacerdote ne venne avvisato, né gli furono dissimulate le ostili disposizioni dell'infermo. Ma non importa, il buon pastore sa che deve offrir la vita per salvar le sue pecorelle. Egli perciò fa di se stesso il sacrificio. Al vederlo, colui monta in furia e raccogliendo tutte le sue forze: - E che? esclamò egli con voce terribile. - che? un sacerdote a casa mia! Mi si diano tosto le armi! - Fratel mio, gli chiese allora il sacerdote, che volete farne? Io ne ho delle più possenti da contrapporvi, la mia carità e la mia costanza. - Presto le mie armi, ripeteva quel maniaco; un sacerdote a miei fianchi? A me le armi! ... Com'è facile immaginare, queste non gli furono recate; per lo che traendo fuori dal letto un braccio nerboruto: - Sai tu, disse allora al sacerdote, sai tu, che questo braccio ha sgozzato dodici tuoi pari? - V'ingannate fratel mio, soggiunse allora dolcemente il sacerdote; a quel numero ne manca uno; il dodicesimo non morì: il dodicesimo sono io. Mirate, proseguì poscia scoprendo il petto, ecco le cicatrici dei colpi che mi scagliaste. Iddio mi ha conservato in vita per salvarvi; e in ciò dire si gettò con tutto l'affetto al collo dell'infermo, e lo aiutò a ben morire.
Pensiero del giorno
[Brano tratto da "Direzione spirituale e gioventù d'oggi", di Don Giovanni Barra, Alzani Editore, 1959].
martedì 16 dicembre 2025
La Madonna rimproverò Don Bosco sul silenzio al riguardo dell'obbligo di fare beneficenza
Nel 1887 Don Bosco raccontò un sogno. Da più anni andava rinnovando le sue insistenze, perché si scrivesse un libretto sull'impiego che i ricchi debbono fare del danaro. Già parecchie volte ci è occorso di rilevare quanto fosse di manica stretta in questa materia. Agli stessi Salesiani pareva troppo ardito il linguaggio da lui tenuto in certi casi a persone facoltose; aveva tutta l'aria di voler scartate le opinioni benigne dei teologi intorno al modo d'intendere il superfluo delle ricchezze. Vedendosi contraddetto in queste sue idee, cessò in ultimo di ripicchiare sulla necessità di quella pubblicazione; ma il pensiero gli stava fitto in capo né mai lo abbandonava. Narrò dunque il 4 giugno: - Sognai alcune notti fa di vedere la Madonna, che mi rimproverava del mio silenzio sull'obbligo dell'elemosina. Mi disse che molti sacerdoti andavano alla perdizione, perché mancavano ai doveri imposti dal sesto e dal settimo comandamento, ma insistette specialmente sul cattivo uso delle ricchezze. [...] E si lamentava che il sacerdote dal pulpito tema di spiegarsi sul dovere di dare il superfluo ai poveri, e così il ricco accumula l'oro nel suo scrigno.
"Pillola" di Teologia Morale: aiutare le opere pie e i poveri
Non si è tenuti ad aiutare tutti coloro che si trovano in stato di necessità comune, è sufficiente aiutarne alcuni a nostra scelta. Per quanto riguarda i poveri che si trovano in stato di necessità estrema, cioè che rischiano di morire, grazie a Dio in Italia è rarissimo trovare qualcuno che si trovi in condizioni così disperate, quindi non sto ad elencare tutta la casistica, anche perché su questo tema i teologi non sempre sono concordi.
Pensiero del giorno
(San Pio X)
lunedì 15 dicembre 2025
Segue il blog dal 2010
Ave Maria D.,
(...) ho iniziato a leggere il blog Cordialiter nel lontano 2010, avevo 20 anni ed era un periodo di grande confusione per me, ma il Signore mi ha mostrato le risposte che cercavo negli scritti lì riportati. È stato molto utile per il mio cammino di fede e per questo la ringrazio, che Dio la benedica e benedica il suo impegno costante nel seguire la Verità.
(...) Grazie D. per il messaggio [audio], hai un modo molto pacato di parlare e mi trasmette tanta pace. Ti posso assicurare che il tuo lavoro di questi anni non è stato a vuoto, anzi! Come ha aiutato tantissimo me così avrà fatto con chissà quante anime, solo Dio lo sa e te ne renderà merito! È bellissimo sapere che ti prendi cura dell'anima di tutti i tuoi lettori, con un'attenzione e una grande disponibilità all'ascolto e alla lettura delle storie di tutti. Grazie per la tua pazienza!
(...) Volentieri rimaniamo in contatto, puoi scrivermi quando vuoi, soprattutto nei momenti di sconforto, con piacere ti ascolterò e già da ora prego per te, sto partendo per andare a fare il mio turno di Adorazione al convento (...) di cui ti parlavo, ti porto davanti a Gesù. Non c'è posto più bello, davanti a Lui, in silenzio.
Santa Domenica, che Dio ti benedica.
Carissima in Cristo,
ti ringrazio di cuore per ciò che hai scritto al riguardo del mio blog. Sono contento di sapere che da tanti anni apprezzi i post che pubblico. Penso che il mio sito sia seguito principalmente dai cattolici che amano la vita devota e si sentono attratti a praticare un’intensa vita spirituale.
Molti lettori del blog desiderano vivere il cristianesimo in maniera intensa e profonda, e sono attratti dall'affascinante sacralità del rito antico, poiché percepiscono fortemente l'essenza sacrificale della Messa, nella quale si rinnova il Santo Sacrificio del Redentore Divino. Insomma alla Messa tridentina vi partecipano in maniera attenta e devota, nutrendo in maniera abbonante la propria anima.
Il mio scopo è di edificare le anime per dare gusto a Dio, pertanto cerco di pubblicare solo post che potrebbero aiutare i lettori a vivere più uniti alla Santissima trinità, fine ultimo della nostra esistenza. Ti consiglio di continuare a leggere quotidianamente il blog, nella speranza che possa aiutarti a progredire nel cammino di perfezione cristiana.
In Corde Matris,
Cordialiter
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