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domenica 21 dicembre 2025

Invito all'apostolato

Dagli scritti di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena (1893 - 1953).


Mi metto alla presenza di Gesù, Capo del Corpo mistico della Chiesa, perché m'insegni a collaborare con lui alla salvezza delle anime. 

1 - Nella parola del Battista: «Preparate la via del Signore» (Lc. 3, 4) è implicito un invito all’apostolato [...]. Tale invito ci è rivolto non solo dal Battista, ma anche da Gesù, che ha voluto fare di ogni cristiano un collaboratore della sua opera redentrice. 

È chiaro che Gesù, con i suoi meriti infiniti, ha meritato da solo l’immenso e prezioso capitale di grazia necessario per redimere e santificare l’intero genere umano; e tuttavia Egli non ha disdegnato la nostra umile collaborazione [...].

La Sposa di Cristo è la Chiesa, e la Chiesa è la «società» dei suoi fedeli, siamo dunque noi, sono le anime nostre. Gesù non aveva affatto bisogno di noi e, come da solo ci ha meritato la grazia, così da solo poteva applicarla direttamente ad ogni anima [...]. Gesù dunque, nella sua infinita bontà ha voluto associarci a lui per darci l’onore e la gioia di essere suoi collaboratori nell’opera più grande che si compie nel mondo: la salvezza delle anime. 

2 - Poiché Gesù, nel suo infinito amore per noi, ha voluto associarci alla sua opera redentrice, riservando in essa un posto alla nostra attività, bisogna dire che ora, nell’economia attuale della Redenzione, la nostra collaborazione è necessaria. Ormai, per condurre a termine l’opera sua, Gesù ha bisogno di noi. Dobbiamo esserne santamente orgogliosi, ma non dobbiamo dimenticare che da ciò deriva una tremenda responsabilità: la salvezza dei nostri fratelli dipende anche dalla generosità con cui noi collaboreremo all’opera di Cristo. «Mistero certamente tremendo, né mai sufficientemente meditato, che cioè la salvezza di molti dipenda dalle preghiere, dalle mortificazioni volontarie intraprese a questo scopo dalle membra del Corpo Mistico di Cristo e dalla collaborazione dei pastori e dei fedeli» (Myst. Corp.). Mistero «tremendo» proprio per la responsabilità che c’impone, e «mai sufficientemente meditato», perché bisogna essere profondamente convinti che «la salvezza di molti dipende» anche da noi, dalla nostra collaborazione. Se tale realtà deve spingere ogni semplice fedele ad un generoso apostolato, quanto più dovrà spingere un’anima consacrata a Dio! Quest’anima ha lasciato tutto per darsi tutta a lui, quindi i suoi interessi devono, in modo particolarissimo, essere gl’interessi di Dio; quest’anima è sposa di Cristo e, come tale è tenuta a collaborare all’opera del suo Sposo divino: la salvezza delle anime, la gloria del Padre celeste. 

Le anime sono il «patrimonio» della sposa di Cristo, la loro salvezza è la sua «passione», il bene e lo sviluppo della Chiesa sono i suoi «interessi»; ella vive solo per Gesù e per l’Opera sua. 

Colloquio - [...] O Signore, concedi anche a me un vivo amore per le anime, accendi in me un’ardente sete della loro salvezza e fa’ che io spenda le mie povere forze per collaborare alla tua grande opera redentrice. 


[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].


(.)

Pensiero del giorno

Chiesa di San Giuseppe di Bari Vecchia
La prima mèta a cui deve mirare la formazione dei ragazzi è la pietà. La preghiera è il respiro dell'anima. Questo vale per tutti, ma specialmente per i ragazzi. Il Tronson definisce la meditazione così: una preghiera a bocca chiusa e a cuore aperto, in cui non parla la lingua ma il cuore, non si adoperano parole ma santi affetti.

[Brano tratto da "Direzione spirituale e gioventù d'oggi", di Don Giovanni Barra, Alzani Editore, 1959].

sabato 20 dicembre 2025

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Quanto bene potrebbero fare le persone benestanti se aiutassero le opere di propagazione della Fede!

Don Bosco
[Brano tratto da "Catechismo di San Pio X commentato con fatti, detti, sogni e scritti di San Giovanni Bosco", Volume 2°, Libreria Dottrina Cattolica, 1950].


Scrive Giuseppe Brosio, uno dei primi giovani dell’Oratorio: «Eravamo in via Dora Grossa, e Don Bosco si fermò dinanzi ad una vetrina in cui era esposto un grosso mappamondo, e mi indicava le diverse parti del nostro globo. Quando fu all’America, mi disse: 

— Guarda, Brosio, com’è vasta l’America e com’è poco popolata! 

— Ma vi è tanto oro, risposi io.

— Sì, è vero, vi è molto oro; ma nessuno dei cattolici lo possiede per farne buon uso. E poi ripigliava: Con molto oro quante miserie si potrebbero sollevare! Chi lo possiede quanti meriti potrebbe guadagnarsi! Con questo, quanto pure ne avvantaggerebbe la propagazione della Fede! [...]».


Pensiero del giorno - La Chiesa Cattolica è perseguitata

Nel corso di un’udienza, il grande Papa Pio IX domandò ad un seminarista: «Quali sono i caratteri della vera Chiesa?». Il giovane seminarista rispose: «Sono quattro, la Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica». «C'è un quinto carattere, qual è?», domandò l'augusto Pontefice. Il seminarista rimase sorpreso e non sapeva cosa rispondere al Vicario di Cristo, il quale aggiunse: «Chiesa perseguitata. Non ricordi? “Come hanno perseguitato me, così perseguiteranno voi; e sarete odiati per il nome mio”...». 

venerdì 19 dicembre 2025

Accetto le critiche purché costruttive

Pubblico l'e-mail di una lettrice.

Gent.mo, una mia amica è venuta a trovarmi; non è praticante e insieme abbiamo visitato alcuni siti religiosi tra cui il tuo... all'improvviso è diventata pungente e non sono riuscita a gestirla. Le ho detto che ti ho incontrato a Roma ma lei ha "rincarato la dose": che credenziali hai per dispensare consigli, che studi hai fatto... io non ho saputo e neanche mi interessa sapere, le ho solo detto che visto le cose buone che dici e il seguito che hai di lettori, devi essere formato bene... insomma, un'ora insieme si è trasformata in una inquisizione... ho fatto male? Credo che oggi sia difficile stanare dalle loro posizioni gli "avversari"... 

So che hai il tempo preso al rispondere a mail "mirate", mi par quasi di dare fastidio...  comunque grazie,

(lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                     accetto volentieri le critiche, se sono costruttive. La tua amica "non praticante" mi critica senza dire che cosa io abbia affermato di errato, pertanto il suo disappunto nei confronti del mio blog non mi è di utilità, poiché non so in che cosa dovrei migliorare i post che pubblico.

Circa la sua preoccupazione al riguardo degli studi teologici fatti, la tua amica "non praticante" può stare tranquilla: non ho mai frequentato qualche facoltà infestata da teologi modernisti, i quali insegnano il contrario di quel che la Chiesa Cattolica ha insegnato per secoli. Proprio per evitare di farmi contaminare dall'eresia modernista ho preferito approfondire la Dottrina Cattolica da "autodidatta", utilizzando scritti di autori molto amati negli ambienti tradizionali, tra i quali Sant'Alfonso Maria de Liguori, San Francesco di Sales, Padre Réginald Garrigou-Lagrange (1877-1964), Padre Adolphe Tanquerey (1854 - 1932), il venerabile Don Giuseppe Frassinetti (1804 - 1868), Padre Eriberto Jone (1885 - 1967), Don Dolindo Ruotolo (1882 - 1970), il Cardinale Giuseppe Siri (1907 - 1989), e tanti altri. Nei miei scritti c'è poca farina del mio sacco, poiché spesso mi limito a ripetere con parole mie quel che hanno insegnato i suddetti autori o altri di retta dottrina.

Tutti i fedeli hanno il diritto/dovere, secondo le proprie capacità, di fare apostolato. Ecco cosa afferma la Santa Sede: "Tutti i fedeli, in quanto partecipano alla missione della Chiesa, hanno il diritto di promuovere o di sostenere l'attività apostolica anche con proprie iniziative..." (cfr. canone 216 del Codice di Diritto Canonico, Libreria Editrice Vaticana). Il Cardinale Giuseppe Pizzardo, nel corso del II Congresso Mondiale per l'Apostolato dei Laici, svoltosi a Roma nel 1957, dinanzi a circa 2500 delegati giunti da oltre 90 Paesi dell'orbe cattolico, tenne un interessante discorso in cui ricordò che l'apostolato è un dovere per ogni cristiano e ha per fine l'espansione del Corpo Mistico di Cristo (cioè della Chiesa Cattolica). Anche il Magistero della Chiesa in varie occasioni ha incoraggiato tutti i fedeli laici (ovviamente ognuno in base alle proprie capacità e preparazione dottrinale) ad impegnarsi nell'apostolato. 

La tua amica "non praticante", prima di impiegare il suo tempo nel "fare le pulci" al mio blog, dovrebbe impiegarlo nel praticare la Religione. Quando terminerà il suo esilio terreno e si presenterà dinanzi all'inappellabile tribunale di Gesù Cristo, non dovrà rendere conto di quel che io ho pubblicato sui miei blog, bensì delle sue azioni personali. 

Approfitto dell'occasione per salutarti cordialmente in Corde Matris.

Cordialiter

Pensiero del giorno

Lo zelo pastorale è l’amore di Dio che cerca di comunicarsi alle anime. Oppure, come dice S. Tommaso, è la fiamma del fuoco della carità. E’ precetto di Gesù Cristo (...). Leone XIII dichiara che lo zelo è il primo dei doveri sacerdotali.

[Pensiero del Cardinale Jaime de Barros Câmara (1894-1971), tratto da "Compendio di Teologia Pastorale", pubblicato negli anni cinquanta dalla Libreria Editrice dell'Università Gregoriana].

giovedì 18 dicembre 2025

Il modernismo si combatte anche tramite internet

I miei blog religiosi in italiano e in lingue straniere ricevono centinaia di visite giornaliere. Diverse persone mi hanno confidato di sentirsi edificare l'animo nel leggere i post che pubblico. L'enorme lavoro che c'è dietro a tutto ciò richiede un sacco di tempo e fatica. Ma chi è il mio "editore"? Siete voi lettori-sostenitori! No, non è un modo di dire, è la realtà. Infatti senza il vostro aiuto economico dovrei abbandonare i miei blog, come hanno fatto tanti altri blogger. A tal proposito pubblico uno scambio epistolare di alcuni anni fa tra me e Maristella, la quale con delle libere donazioni sostiene il lavoro che sta dietro ai blog.


Carissima sorella in Cristo,
                                             ancora una volta sento il dovere di scriverti per ringraziarti per l'ennesimo contributo che mi hai generosamente donato. I soldi che mi hai inviato equivalgono ad alcune ore del tuo lavoro che devolvi a me per consentirmi di continuare a dedicare innumerevoli ore alla gestione dei miei blog. Pur essendo un estraneo, mi tratti con tanta carità e mi consideri davvero tuo "fratellino" adottivo. Sono colpito da tutto ciò che fai per me in maniera disinteressata. C'è da commuoversi nel constatare che in questa spietata società materialista ed egoista, esistono ancora persone cordiali, caritatevoli e fraterne come te.

Gesù nel Vangelo ha promesso una ricompensa persino a chi darà un bicchiere d'acqua ai suoi discepoli. E tu mi hai donato molto più di un bicchiere d'acqua! Io non so se il Signore ti ricompenserà con beni materiali (salute, carriera, difesa dalle sciagure, ecc.) oppure con beni spirituali (contrizione del cuore, consolazioni spirituali, morte in stato di grazia, suffragi alle anime del purgatorio alle quali sei legata da legami parentali o affettivi, conversione dei tuoi parenti, ecc.), tuttavia è certo che Dio non si lascia vincere in generosità da nessuno, pertanto ricompensa abbondantemente ogni nostra opera buona.

Insomma, nessuno "paga" bene tanto quanto la Santissima Trinità. Penso che le donazioni che quasi mensilmente mi invii siano molto più "remunerative" rispetto a qualsiasi altro investimento economico (per non parlare poi del rischio di incorrere in qualche sciagura finanziaria come quelle che hanno flagellato tanti incolpevoli investitori, tra i quali gli azionisti di Banca Etruria, Banca Popolare di Vicenza, e altre società... sarebbe stato meglio se avessero "investito" i soldi in opere pie anziché perderli nel mondo dell'alta finanza).

Se tante persone, anche grazie ai miei blog, hanno abbracciato la vita consacrata, e molte altre, pur essendo rimaste nel mondo, hanno tratto giovamento spirituale leggendo gli scritti che pubblico, il merito devo condividerlo con coloro che mi hanno aiutato a poter realizzare quest'opera sul web che ormai ha totalizzato oltre 3 milioni di visite. Senza il vostro aiuto economico (purtroppo, voi lettori-sostenitori non siete in molti) temo che avrei dovuto abbandonare i miei blog (come hanno fatto tanti altri blogger) già da diverso tempo, poiché non si possono dedicare molte ore al giorno a rispondere alle e-mail e a preparare i post (a meno che un blogger non è in pensione oppure dispone di un ingente patrimonio con cui vivere di rendita).

Un altro motivo per cui ti sono grato è che tu quando mi scrivi non mi rattristi, anzi mi tiri su il morale con la tua letizia cristiana e la tua devozione. Sei proprio una vera amica spirituale!

Grazie di cuore!

Cordialiter

P. S. Grazie anche per i libri sul grande Cardinale Schuster che mi hai regalato!



Carissimo fratello in Cristo, 
                                              ancora una volta sono io che ringrazio te (…), il tuo blog è più unico che raro e per me è una grande gioia poterti aiutare anche materialmente. Anni fa avevo perso il lavoro e so molto bene cosa significhi non poter contare su un reddito fisso. Tu hai avuto questa vocazione all'apostolato e io sono convinta che sia giusto che noi cattolici che ci riconosciamo nella Tradizione ti diamo il nostro contributo, in modo da poter permettere a te di continuare a diffondere la Fede e a coltivare i meravigliosi fiori delle vocazioni religiose.

Io credo che amministrare saggiamente il patrimonio familiare, senza dimenticare di fare il bene sia un compito indispensabile per le spose e le madri cristiane. (...) Il denaro è un mezzo, mai un fine: va impiegato con timore di Dio, con saggezza. Quanti disastri sia con l'avarizia che con gli sperperi! Le persone perdono la pace, cadono in preda al peccato... famiglie e aziende vengono travolte.

Spero sinceramente che il Signore, nelle Sue infinite bontà e giustizia, mi ricompensi con doni spirituali, desiderando io sempre più distaccarmi dal mondo per vivere sempre più vicina a Lui. (...) Sto chiedendo al Signore il dono e la grazie di riuscire sempre di più a rendere ogni mio gesto, ogni mia azione, un rendimento di grazie e una preghiera. Cerco di pregare mentre viaggio sull'autobus, lavorando e sbrigando le faccende di casa, guidando l'auto, dialogando con le persone. Lui si fa vicino a me e mi dona la pazienza, la calma, il sorriso; mi suggerisce buone azioni e parole di conforto. Mi aiuta a cercare di comportarmi come Maria: nella preghiera, nel lavoro, nei piccoli sacrifici, nel silenzio, nel custodire nel cuore tante persone, parole, situazioni. Sbaglio e cado spesso: cerco di chiedere subito perdono e di ripartire con il Signore che si china su di me e mi rialza.

Mi abbandono nelle mani del Signore, con pazienza e letizia. Lui mi ama immensamente: per me che sono polvere e cenere ha sparso il Suo sangue, ha sopportato una morte atroce. Lui non mi abbandonerà mai. Lui vuole il mio bene.

Dio ti benedica, illumini e rischiari sempre il tuo cammino, ti custodisca all'ombra delle Sue ali.

Nei Cuori Immacolati,
tua sorella Maristella


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Pensiero del giorno

O Signore, attirami a te per la via che Tu vuoi e come Tu vuoi; ti chiedo solo la grazia di saperti seguire sempre. (...) E, se per crescere nell’amore mi è necessario soffrire, sia benedetta questa prova, poiché Tu mi percuoti per ammaestrarmi, mi mortifichi per sanarmi e per darmi maggior vita.
 

[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Episcopus Aux.].

mercoledì 17 dicembre 2025

La Divina Misericordia e il rivoluzionario francese che sgozzò molti preti

[Brano tratto da “Tesoro di racconti istruttivi ed edificanti”, di Don Antonio Zaccaria, Tipografia Pontificia Mareggiani, 1887].

Uno dei più grandi scellerati, il quale durante i giorni della rivoluzione francese si era macchiato dei più orribili delitti, e più volte s'era bagnato nel sangue dei sacerdoti, cadde infermo. Egli aveva giurato, che niuno sacerdote avrebbe mai posto piede nelle sue stanze, o almeno, se per sorpresa vi si fosse intromesso, più non ne sarebbe uscito. Intanto la malattia assunse aspetto mortale ed un sacerdote ne venne avvisato, né gli furono dissimulate le ostili disposizioni dell'infermo. Ma non importa, il buon pastore sa che deve offrir la vita per salvar le sue pecorelle. Egli perciò fa di se stesso il sacrificio. Al vederlo, colui monta in furia e raccogliendo tutte le sue forze: - E che? esclamò egli con voce terribile. - che? un sacerdote a casa mia! Mi si diano tosto le armi! - Fratel mio, gli chiese allora il sacerdote, che volete farne? Io ne ho delle più possenti da contrapporvi, la mia carità e la mia costanza. - Presto le mie armi, ripeteva quel maniaco; un sacerdote a miei fianchi? A me le armi! ... Com'è facile immaginare, queste non gli furono recate; per lo che traendo fuori dal letto un braccio nerboruto: - Sai tu, disse allora al sacerdote, sai tu, che questo braccio ha sgozzato dodici tuoi pari? - V'ingannate fratel mio, soggiunse allora dolcemente il sacerdote; a quel numero ne manca uno; il dodicesimo non morì: il dodicesimo sono io. Mirate, proseguì poscia scoprendo il petto, ecco le cicatrici dei colpi che mi scagliaste. Iddio mi ha conservato in vita per salvarvi; e in ciò dire si gettò con tutto l'affetto al collo dell'infermo, e lo aiutò a ben morire.

Pensiero del giorno

La paternità del direttore spirituale deve sfolgorare innanzitutto nell’accogliere l’anima che si rivolge a lui. Chi di noi non ricorda certe accoglienze veramente sconvolgenti, incontri in cui veramente abbiamo avuto l'impressione di essere accolti da un uomo in cui fremeva un'altissima carica di paternità, con una straordinaria abbondanza di quei tesori di dolcezza, di bontà, di comprensione, di misericordia, da richiamarci immediatamente gli incontri di Gesù con i peccatori?

[Brano tratto da "Direzione spirituale e gioventù d'oggi", di Don Giovanni Barra, Alzani Editore, 1959].

martedì 16 dicembre 2025

La Madonna rimproverò Don Bosco sul silenzio al riguardo dell'obbligo di fare beneficenza

Don Bosco con Maria Ausiliatrice e Gesù Bambino
[Brano tratto da "Catechismo di San Pio X commentato con fatti, detti, sogni e scritti di San Giovanni Bosco", Volume 2°, Libreria Dottrina Cattolica, 1950].


Nel 1887 Don Bosco raccontò un sogno. Da più anni andava rinnovando le sue insistenze, perché si scrivesse un libretto sull'impiego che i ricchi debbono fare del danaro. Già parecchie volte ci è occorso di rilevare quanto fosse di manica stretta in questa materia. Agli stessi Salesiani pareva troppo ardito il linguaggio da lui tenuto in certi casi a persone facoltose; aveva tutta l'aria di voler scartate le opinioni benigne dei teologi intorno al modo d'intendere il superfluo delle ricchezze. Vedendosi contraddetto in queste sue idee, cessò in ultimo di ripicchiare sulla necessità di quella pubblicazione; ma il pensiero gli stava fitto in capo né mai lo abbandonava. Narrò dunque il 4 giugno: - Sognai alcune notti fa di vedere la Madonna, che mi rimproverava del mio silenzio sull'obbligo dell'elemosina. Mi disse che molti sacerdoti andavano alla perdizione, perché mancavano ai doveri imposti dal sesto e dal settimo comandamento, ma insistette specialmente sul cattivo uso delle ricchezze. [...] E si lamentava che il sacerdote dal pulpito tema di spiegarsi sul dovere di dare il superfluo ai poveri, e così il ricco accumula l'oro nel suo scrigno.

"Pillola" di Teologia Morale: aiutare le opere pie e i poveri

Ci sono persone che si domandano quanto bisognerebbe donare materialmente alle opere pie (ad esempio le opere davvero cattoliche che svolgono apostolato) o quante persone in stato di bisogno si debbano aiutare. I tradizionali manuali di Teologia Morale insegnano che chi dona alle opere pie o ai bisognosi che si trovano in stato di necessità comune almeno il 2% di ciò che avanza alle spese necessarie per il mantenimento del proprio stato di vita e quello dei propri cari, non pecca; se dona meno del 2% pecca venialmente; se non vuole donare nulla a nessuno pecca gravemente, almeno secondo i teologi della sentenza più rigida. 

Non si è tenuti ad aiutare tutti coloro che si trovano in stato di necessità comune, è sufficiente aiutarne alcuni a nostra scelta. Per quanto riguarda i poveri che si trovano in stato di necessità estrema, cioè che rischiano di morire, grazie a Dio in Italia è rarissimo trovare qualcuno che si trovi in condizioni così disperate, quindi non sto ad elencare tutta la casistica, anche perché su questo tema i teologi non sempre sono concordi.

Pensiero del giorno

La devozione all'Eucaristia è la più nobile perché ha per oggetto Dio; è la più salutare perché ci dà l’Autore della grazia; è la più soave perché soave è il Signore… se gli Angeli potessero invidiare, ci invidierebbero la Santa Comunione.

(San Pio X)

lunedì 15 dicembre 2025

Segue il blog dal 2010

Pubblico dei brani tratti da alcuni messaggi che mi ha scritto una lettrice del blog.


Ave Maria D.,

(...) ho iniziato a leggere il blog Cordialiter nel lontano 2010, avevo 20 anni ed era un periodo di grande confusione per me, ma il Signore mi ha mostrato le risposte che cercavo negli scritti lì riportati. È stato molto utile per il mio cammino di fede e per questo la ringrazio, che Dio la benedica e benedica il suo impegno costante nel seguire la Verità.

(...) Grazie D.  per il messaggio [audio], hai un modo molto pacato di parlare e mi trasmette tanta pace. Ti posso assicurare che il tuo lavoro di questi anni non è stato a vuoto, anzi! Come ha aiutato tantissimo me così avrà fatto con chissà quante anime, solo Dio lo sa e te ne renderà merito! È bellissimo sapere che ti prendi cura dell'anima di tutti i tuoi lettori, con un'attenzione e una grande disponibilità all'ascolto e alla lettura delle storie di tutti. Grazie per la tua pazienza!

(...) Volentieri rimaniamo in contatto, puoi scrivermi quando vuoi, soprattutto nei momenti di sconforto, con piacere ti ascolterò e già da ora prego per te, sto partendo per andare a fare il mio turno di Adorazione al convento (...) di cui ti parlavo, ti porto davanti a Gesù. Non c'è posto più bello, davanti a Lui, in silenzio. 

Santa Domenica, che Dio ti benedica.


Carissima in Cristo,

ti ringrazio di cuore per ciò che hai scritto al riguardo del mio blog. Sono contento di sapere che da tanti anni apprezzi i post che pubblico. Penso che il mio sito sia seguito principalmente dai cattolici che amano la vita devota e si sentono attratti a praticare un’intensa vita spirituale. 

Molti lettori del blog desiderano vivere il cristianesimo in maniera intensa e profonda, e sono attratti dall'affascinante sacralità del rito antico, poiché percepiscono fortemente l'essenza sacrificale della Messa, nella quale si rinnova il Santo Sacrificio del Redentore Divino. Insomma alla Messa tridentina vi partecipano in maniera attenta e devota, nutrendo in maniera abbonante la propria anima.

Il mio scopo è di edificare le anime per dare gusto a Dio, pertanto cerco di pubblicare solo post che potrebbero aiutare i lettori a vivere più uniti alla Santissima trinità, fine ultimo della nostra esistenza. Ti consiglio di continuare a leggere quotidianamente il blog, nella speranza che possa aiutarti a progredire nel cammino di perfezione cristiana. 

In Corde Matris,

Cordialiter


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