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mercoledì 24 dicembre 2025

Dio usa misericordia con le persone che in vita furono caritatevoli

Dagli Scritti di Padre François Xavier Schouppe (1823-1904).


Se è vero che il Signore severamente punisce le anime che dimenticarono la carità, avrà una indicibile misericordia per quelli che avranno praticato questa virtù del suo Cuore. Abbiate sopra tutto, ci dice per mezzo del suo apostolo S. Pietro, una perseverante carità, gli uni per gli altri, poiché la carità copre la moltitudine dei peccati. Ascoltiamo ancora Mons. Languet nella Vita della B. Margherita Maria.

«Un gentiluomo, padre d'una novizia dipendente dalla beata Margherita Maria, era morto da poco, e fu raccomandato alle preghiere della comunità. La carità di suor Margherita la impegnò a pregare per

lui in modo particolare. La novizia alcuni giorni dopo venne ancora a raccomandarlo alle sue preghiere. «Figlia mia, le disse allora la sua santa maestra, statevene quieta: vostro padre è nello stato di farci parte delle sue preghiere anziché aver bisogno delle nostre». Poscia aggiunse: «Chiedete alla signora vostra madre qual è la generosa azione che prima di morire fece suo marito, e che gli rese favorevole il giudizio di Dio». L'azione di cui parlava la serva di Dio era ignorata dalla novizia. La novizia non vide sua madre che molto tempo dopo, il giorno della sua professione. Allora domandò qual era l'azione di generosa carità che prima di morire aveva fatto suo padre. «Quando gli venne portato il santo Viatico, egli aveva domandato perdono al macellaio di quel paese, che aveva accompagnato il SS. Sacramento, per alcune parole offensive dettegli tempo prima e gli aveva stretto la mano alla presenza degli astanti». - Da Dio solo suor Margherita aveva conosciuto quanto era avvenuto in quella circostanza. Aggiungiamo che Dio con questa rivelazione, volle una volta di più mostrarci che la carità copre la moltitudine dei peccati e ci farà trovar indulgenza nel giorno della giustizia».


[Brano tratto da “Il dogma del Purgatorio”, di Padre Francesco Saverio Schouppe, traduzione di Don Antonio Buzzetti, tipografia e libreria San Giuseppe degli artigianelli, Imprimatur: Taurini, die 7 Aprilis, 1932, Can. Franciscus Paleari, Provic. Gen.].

Pensiero del giorno

San Francesco di Sales

Impariamo da Gesù nel presepio che tutto ciò che di grande ci fa vedere il mondo, non è altro che illusione e bugia.


(San Francesco di Sales)

martedì 23 dicembre 2025

Gratitudine

Ripubblico un'e-mail che tempo fa ho inviato a un generoso sostenitore del blog.


Caro (...),
quando nel 2008 ho aperto il blog "Cordialiter" (sembra passato un secolo!) si respirava ancora l'atmosfera di entusiasmo per il motu proprio Summorum Pontificum che era ancora "fresco di stampa" (era stato promulgato l'anno prima). Sull'onda dell'entusiasmo nacquero tanti blog filo tradizionali, molti dei quali sono scomparsi dopo qualche tempo. Ti confesso che anche io ho pensato varie volte di "tagliare la corda", poiché gestire seriamente un blog assorbe un sacco di tempo (soprattutto per rispondere alla corrispondenza... sembro una calamita per persone che hanno problemi di vario genere, alle quali cerco di dare qualche parola di conforto onde evitare che possano sentirsi abbandonate da tutti e cadere in depressione... quante sono!). Non ti parlo poi di certi tradimenti che ho subito persino da persone che avevo beneficato, ti dico solo che fa male ricevere "pugnalate alle spalle" da parte di gente che consideravo amica.

Uno dei motivi per cui non ho abbandonato il blog è che tante persone mi hanno detto che si sentono edificare l'animo nel leggere i post che pubblico. Mi sentirei quasi un traditore se abbandonassi queste persone con cui ho un fraterno rapporto di amicizia. Se anche una sola di queste persone leggendo il blog facesse un pensiero d'affetto nei confronti del Redentore Divino, mi riterrei soddisfatto, poiché lo scopo principale del sito consiste nell'incoraggiare le anime ad amare Dio, fine ultimo della nostra esistenza. Ma se tutto ciò è possibile è anche grazie a persone come te (purtroppo, non molte) che continuano a sostenere il lavoro che c'è dietro ai vari blog (anche quello vocazionale assorbe un sacco di tempo, ma ha dato bei frutti). L'intramontabile Catechismo di San Pio X insegna che Dio è rimuneratore: castiga il male e premia il bene. Supplico la Santissima Trinità di ricompensarti per tutto ciò che hai fatto per me in questi anni (troppo grande sarebbe la mia ingratitudine se me ne dimenticassi). Desidero principalmente il tuo bene spirituale, il quale consiste nel conoscere, amare e servire il Signore, nella speranza di andare in Cielo ad amarlo per sempre, pertanto prego Iddio di donarti la "grazia delle grazie", ossia il dono della perseveranza finale.

Rinnovandoti la mia gratitudine, ti saluto cordialmente in Corde Matris.

Cordialiter

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Pensiero del giorno

Confidate ogni cosa in Gesù Sacramentato e in Maria Ausiliatrice, e vedrete cosa sono i miracoli.


(Don Bosco)

lunedì 22 dicembre 2025

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Gli scritti alfonsiani fanno ancora un gran bene alle anime

Un ragazzo mi ha confidato di essersi innamorato degli scritti spirituali di Sant'Alfonso Maria de Liguori, Dottore della Chiesa.


Carissimo Cordialiter,
GRAZIE PER QUELLO CHE FAI! Attraverso il tuo blog ho conosciuto gli scritti di sant’Alfonso (ho letto “Apparecchio alla morte”, “Uniformità alla volontà di Dio”) ora sta incominciando a leggere “Pratica di amar di Gesù Cristo”! Nel frattempo nel mio cuore sento sempre di più di voler dedicare la mia vita a Gesù Buono… sarebbe bellissimo poter diventare religioso e chissà magari un giorno sacerdote. […] In tutto questo volevo ringraziarti per il tuo blog. Leggo ogni giorno e mi dà forza e coraggio. […]

Che Dio ti benedica.

(Lettera firmata)


Caro fratello in Cristo, 
sono molto contento che tu abbia letto alcuni libri di Sant'Alfonso Maria de Liguori. Penso che i suoi scritti spirituali siano un potente strumento per convertirsi sinceramente a Dio. Oltre ai titoli che hai citato tu potresti leggere anche "Le Glorie di Maria", "Visite al Santissimo Sacramento", "Del gran mezzo della preghiera", "Riflessioni devote", "Via della salute", "L'amore delle anime", ecc., che si trovano facilmente e gratuitamente sul web in formato elettronico.

Sono contento anche del fatto che il mio blog ti sia di aiuto nel cammino spirituale. Il mio scopo è appunto quello di edificare le anime dei lettori per dare gloria a Dio.

In Gesù e Maria,

Cordialiter 

Il milionario che faceva poca beneficenza

Don Bosco
[Brano tratto da "Catechismo di San Pio X commentato con fatti, detti, sogni e scritti di San Giovanni Bosco", Volume 2°, Libreria Dottrina Cattolica, 1950].

Don Bosco sapeva che un buon padre cappuccino era confessore di un nobile genovese, senza figli, e molte volte milionario. 

— Come va, gli chiese Don Bosco, che quel signore non fa elemosina proporzionata al suo stato? 

— Dà ogni anno ai poveri 20.000 lire. 

— 20.000 lire soltanto? Se vuol obbedire a Gesù Cristo, dando nella misura proporzionata alle ricchezze che possiede, non basterebbero 100.000 all’anno! 

— Capisco bene; ma non saprei come fare a persuaderlo a dare di più. Lei nel caso mio come se la caverebbe? 

— Io gli direi che non voglio andare all’inferno per causa sua e che, se vuole andare lui, ci vada solo. Quindi gl’imporrei di fare elemosina secondo il suo stato, altrimenti gli direi che non mi sento di continuare ad essere io il responsabile della sua anima. 

— Ebbene, glielo dirò, promise il buon religioso. 

Come disse, così fece. Ma quegli fece il sordo, anzi congedò il confessore, mostrandosi offeso (...).

Pensiero del giorno

Invano si costruiranno chiese, si terranno missioni, si faranno opere buone di diverso genere: tutti i nostri sforzi saranno vani se non sapremo usare l'arma difensiva e controffensiva della buona e sincera stampa cattolica.

(San Pio X)

domenica 21 dicembre 2025

Canale Telegram "Cordialiter"

Cari amici,

informo i nuovi lettori del blog che nel giugno del 2022 ho aperto un canale su Telegram. Per trovarlo e iscrivervi vi basta aprire l'app sul vostro smartphon, poi premere sul simbolo della lente d'ingrandimento in alto a destra e scrivere "Cordialiter" sulla barra delle ricerche. Una volta entrati nel canale, se ci si vuole iscrivere per ricevere gli aggiornamenti bisogna premere sul tasto "Unisciti" in basso.

Sursum corda!

Invito all'apostolato

Dagli scritti di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena (1893 - 1953).


Mi metto alla presenza di Gesù, Capo del Corpo mistico della Chiesa, perché m'insegni a collaborare con lui alla salvezza delle anime. 

1 - Nella parola del Battista: «Preparate la via del Signore» (Lc. 3, 4) è implicito un invito all’apostolato [...]. Tale invito ci è rivolto non solo dal Battista, ma anche da Gesù, che ha voluto fare di ogni cristiano un collaboratore della sua opera redentrice. 

È chiaro che Gesù, con i suoi meriti infiniti, ha meritato da solo l’immenso e prezioso capitale di grazia necessario per redimere e santificare l’intero genere umano; e tuttavia Egli non ha disdegnato la nostra umile collaborazione [...].

La Sposa di Cristo è la Chiesa, e la Chiesa è la «società» dei suoi fedeli, siamo dunque noi, sono le anime nostre. Gesù non aveva affatto bisogno di noi e, come da solo ci ha meritato la grazia, così da solo poteva applicarla direttamente ad ogni anima [...]. Gesù dunque, nella sua infinita bontà ha voluto associarci a lui per darci l’onore e la gioia di essere suoi collaboratori nell’opera più grande che si compie nel mondo: la salvezza delle anime. 

2 - Poiché Gesù, nel suo infinito amore per noi, ha voluto associarci alla sua opera redentrice, riservando in essa un posto alla nostra attività, bisogna dire che ora, nell’economia attuale della Redenzione, la nostra collaborazione è necessaria. Ormai, per condurre a termine l’opera sua, Gesù ha bisogno di noi. Dobbiamo esserne santamente orgogliosi, ma non dobbiamo dimenticare che da ciò deriva una tremenda responsabilità: la salvezza dei nostri fratelli dipende anche dalla generosità con cui noi collaboreremo all’opera di Cristo. «Mistero certamente tremendo, né mai sufficientemente meditato, che cioè la salvezza di molti dipenda dalle preghiere, dalle mortificazioni volontarie intraprese a questo scopo dalle membra del Corpo Mistico di Cristo e dalla collaborazione dei pastori e dei fedeli» (Myst. Corp.). Mistero «tremendo» proprio per la responsabilità che c’impone, e «mai sufficientemente meditato», perché bisogna essere profondamente convinti che «la salvezza di molti dipende» anche da noi, dalla nostra collaborazione. Se tale realtà deve spingere ogni semplice fedele ad un generoso apostolato, quanto più dovrà spingere un’anima consacrata a Dio! Quest’anima ha lasciato tutto per darsi tutta a lui, quindi i suoi interessi devono, in modo particolarissimo, essere gl’interessi di Dio; quest’anima è sposa di Cristo e, come tale è tenuta a collaborare all’opera del suo Sposo divino: la salvezza delle anime, la gloria del Padre celeste. 

Le anime sono il «patrimonio» della sposa di Cristo, la loro salvezza è la sua «passione», il bene e lo sviluppo della Chiesa sono i suoi «interessi»; ella vive solo per Gesù e per l’Opera sua. 

Colloquio - [...] O Signore, concedi anche a me un vivo amore per le anime, accendi in me un’ardente sete della loro salvezza e fa’ che io spenda le mie povere forze per collaborare alla tua grande opera redentrice. 


[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].


(.)

Pensiero del giorno

Chiesa di San Giuseppe di Bari Vecchia
La prima mèta a cui deve mirare la formazione dei ragazzi è la pietà. La preghiera è il respiro dell'anima. Questo vale per tutti, ma specialmente per i ragazzi. Il Tronson definisce la meditazione così: una preghiera a bocca chiusa e a cuore aperto, in cui non parla la lingua ma il cuore, non si adoperano parole ma santi affetti.

[Brano tratto da "Direzione spirituale e gioventù d'oggi", di Don Giovanni Barra, Alzani Editore, 1959].

sabato 20 dicembre 2025

Quanto bene potrebbero fare le persone benestanti se aiutassero le opere di propagazione della Fede!

Don Bosco
[Brano tratto da "Catechismo di San Pio X commentato con fatti, detti, sogni e scritti di San Giovanni Bosco", Volume 2°, Libreria Dottrina Cattolica, 1950].


Scrive Giuseppe Brosio, uno dei primi giovani dell’Oratorio: «Eravamo in via Dora Grossa, e Don Bosco si fermò dinanzi ad una vetrina in cui era esposto un grosso mappamondo, e mi indicava le diverse parti del nostro globo. Quando fu all’America, mi disse: 

— Guarda, Brosio, com’è vasta l’America e com’è poco popolata! 

— Ma vi è tanto oro, risposi io.

— Sì, è vero, vi è molto oro; ma nessuno dei cattolici lo possiede per farne buon uso. E poi ripigliava: Con molto oro quante miserie si potrebbero sollevare! Chi lo possiede quanti meriti potrebbe guadagnarsi! Con questo, quanto pure ne avvantaggerebbe la propagazione della Fede! [...]».


Pensiero del giorno - La Chiesa Cattolica è perseguitata

Nel corso di un’udienza, il grande Papa Pio IX domandò ad un seminarista: «Quali sono i caratteri della vera Chiesa?». Il giovane seminarista rispose: «Sono quattro, la Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica». «C'è un quinto carattere, qual è?», domandò l'augusto Pontefice. Il seminarista rimase sorpreso e non sapeva cosa rispondere al Vicario di Cristo, il quale aggiunse: «Chiesa perseguitata. Non ricordi? “Come hanno perseguitato me, così perseguiteranno voi; e sarete odiati per il nome mio”...». 

venerdì 19 dicembre 2025

Accetto le critiche purché costruttive

Pubblico l'e-mail di una lettrice.

Gent.mo, una mia amica è venuta a trovarmi; non è praticante e insieme abbiamo visitato alcuni siti religiosi tra cui il tuo... all'improvviso è diventata pungente e non sono riuscita a gestirla. Le ho detto che ti ho incontrato a Roma ma lei ha "rincarato la dose": che credenziali hai per dispensare consigli, che studi hai fatto... io non ho saputo e neanche mi interessa sapere, le ho solo detto che visto le cose buone che dici e il seguito che hai di lettori, devi essere formato bene... insomma, un'ora insieme si è trasformata in una inquisizione... ho fatto male? Credo che oggi sia difficile stanare dalle loro posizioni gli "avversari"... 

So che hai il tempo preso al rispondere a mail "mirate", mi par quasi di dare fastidio...  comunque grazie,

(lettera firmata)


Cara sorella in Cristo,
                                     accetto volentieri le critiche, se sono costruttive. La tua amica "non praticante" mi critica senza dire che cosa io abbia affermato di errato, pertanto il suo disappunto nei confronti del mio blog non mi è di utilità, poiché non so in che cosa dovrei migliorare i post che pubblico.

Circa la sua preoccupazione al riguardo degli studi teologici fatti, la tua amica "non praticante" può stare tranquilla: non ho mai frequentato qualche facoltà infestata da teologi modernisti, i quali insegnano il contrario di quel che la Chiesa Cattolica ha insegnato per secoli. Proprio per evitare di farmi contaminare dall'eresia modernista ho preferito approfondire la Dottrina Cattolica da "autodidatta", utilizzando scritti di autori molto amati negli ambienti tradizionali, tra i quali Sant'Alfonso Maria de Liguori, San Francesco di Sales, Padre Réginald Garrigou-Lagrange (1877-1964), Padre Adolphe Tanquerey (1854 - 1932), il venerabile Don Giuseppe Frassinetti (1804 - 1868), Padre Eriberto Jone (1885 - 1967), Don Dolindo Ruotolo (1882 - 1970), il Cardinale Giuseppe Siri (1907 - 1989), e tanti altri. Nei miei scritti c'è poca farina del mio sacco, poiché spesso mi limito a ripetere con parole mie quel che hanno insegnato i suddetti autori o altri di retta dottrina.

Tutti i fedeli hanno il diritto/dovere, secondo le proprie capacità, di fare apostolato. Ecco cosa afferma la Santa Sede: "Tutti i fedeli, in quanto partecipano alla missione della Chiesa, hanno il diritto di promuovere o di sostenere l'attività apostolica anche con proprie iniziative..." (cfr. canone 216 del Codice di Diritto Canonico, Libreria Editrice Vaticana). Il Cardinale Giuseppe Pizzardo, nel corso del II Congresso Mondiale per l'Apostolato dei Laici, svoltosi a Roma nel 1957, dinanzi a circa 2500 delegati giunti da oltre 90 Paesi dell'orbe cattolico, tenne un interessante discorso in cui ricordò che l'apostolato è un dovere per ogni cristiano e ha per fine l'espansione del Corpo Mistico di Cristo (cioè della Chiesa Cattolica). Anche il Magistero della Chiesa in varie occasioni ha incoraggiato tutti i fedeli laici (ovviamente ognuno in base alle proprie capacità e preparazione dottrinale) ad impegnarsi nell'apostolato. 

La tua amica "non praticante", prima di impiegare il suo tempo nel "fare le pulci" al mio blog, dovrebbe impiegarlo nel praticare la Religione. Quando terminerà il suo esilio terreno e si presenterà dinanzi all'inappellabile tribunale di Gesù Cristo, non dovrà rendere conto di quel che io ho pubblicato sui miei blog, bensì delle sue azioni personali. 

Approfitto dell'occasione per salutarti cordialmente in Corde Matris.

Cordialiter

Pensiero del giorno

Lo zelo pastorale è l’amore di Dio che cerca di comunicarsi alle anime. Oppure, come dice S. Tommaso, è la fiamma del fuoco della carità. E’ precetto di Gesù Cristo (...). Leone XIII dichiara che lo zelo è il primo dei doveri sacerdotali.

[Pensiero del Cardinale Jaime de Barros Câmara (1894-1971), tratto da "Compendio di Teologia Pastorale", pubblicato negli anni cinquanta dalla Libreria Editrice dell'Università Gregoriana].