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martedì 23 dicembre 2025
Gratitudine
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Pensiero del giorno
(Don Bosco)
lunedì 22 dicembre 2025
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Gli scritti alfonsiani fanno ancora un gran bene alle anime
Il milionario che faceva poca beneficenza
Don Bosco sapeva che un buon padre cappuccino era confessore di un nobile genovese, senza figli, e molte volte milionario.
— Come va, gli chiese Don Bosco, che quel signore non fa elemosina proporzionata al suo stato?
— Dà ogni anno ai poveri 20.000 lire.
— 20.000 lire soltanto? Se vuol obbedire a Gesù Cristo, dando nella misura proporzionata alle ricchezze che possiede, non basterebbero 100.000 all’anno!
— Capisco bene; ma non saprei come fare a persuaderlo a dare di più. Lei nel caso mio come se la caverebbe?
— Io gli direi che non voglio andare all’inferno per causa sua e che, se vuole andare lui, ci vada solo. Quindi gl’imporrei di fare elemosina secondo il suo stato, altrimenti gli direi che non mi sento di continuare ad essere io il responsabile della sua anima.
— Ebbene, glielo dirò, promise il buon religioso.
Come disse, così fece. Ma quegli fece il sordo, anzi congedò il confessore, mostrandosi offeso (...).
Pensiero del giorno
domenica 21 dicembre 2025
Invito all'apostolato
Pensiero del giorno
[Brano tratto da "Direzione spirituale e gioventù d'oggi", di Don Giovanni Barra, Alzani Editore, 1959].
sabato 20 dicembre 2025
Quanto bene potrebbero fare le persone benestanti se aiutassero le opere di propagazione della Fede!
Scrive Giuseppe Brosio, uno dei primi giovani dell’Oratorio: «Eravamo in via Dora Grossa, e Don Bosco si fermò dinanzi ad una vetrina in cui era esposto un grosso mappamondo, e mi indicava le diverse parti del nostro globo. Quando fu all’America, mi disse:
— Guarda, Brosio, com’è vasta l’America e com’è poco popolata!
— Ma vi è tanto oro, risposi io.
— Sì, è vero, vi è molto oro; ma nessuno dei cattolici lo possiede per farne buon uso. E poi ripigliava: Con molto oro quante miserie si potrebbero sollevare! Chi lo possiede quanti meriti potrebbe guadagnarsi! Con questo, quanto pure ne avvantaggerebbe la propagazione della Fede! [...]».
Pensiero del giorno - La Chiesa Cattolica è perseguitata
Nel corso di un’udienza, il grande Papa Pio IX domandò ad un seminarista: «Quali sono i caratteri della vera Chiesa?». Il giovane seminarista rispose: «Sono quattro, la Chiesa è una, santa, cattolica e apostolica». «C'è un quinto carattere, qual è?», domandò l'augusto Pontefice. Il seminarista rimase sorpreso e non sapeva cosa rispondere al Vicario di Cristo, il quale aggiunse: «Chiesa perseguitata. Non ricordi? “Come hanno perseguitato me, così perseguiteranno voi; e sarete odiati per il nome mio”...».
venerdì 19 dicembre 2025
Accetto le critiche purché costruttive
Pensiero del giorno
Lo zelo pastorale è l’amore di Dio che cerca di comunicarsi alle anime. Oppure, come dice S. Tommaso, è la fiamma del fuoco della carità. E’ precetto di Gesù Cristo (...). Leone XIII dichiara che lo zelo è il primo dei doveri sacerdotali.
[Pensiero del Cardinale Jaime de Barros Câmara (1894-1971), tratto da "Compendio di Teologia Pastorale", pubblicato negli anni cinquanta dalla Libreria Editrice dell'Università Gregoriana].
giovedì 18 dicembre 2025
Il modernismo si combatte anche tramite internet
Io credo che amministrare saggiamente il patrimonio familiare, senza dimenticare di fare il bene sia un compito indispensabile per le spose e le madri cristiane. (...) Il denaro è un mezzo, mai un fine: va impiegato con timore di Dio, con saggezza. Quanti disastri sia con l'avarizia che con gli sperperi! Le persone perdono la pace, cadono in preda al peccato... famiglie e aziende vengono travolte.
Spero sinceramente che il Signore, nelle Sue infinite bontà e giustizia, mi ricompensi con doni spirituali, desiderando io sempre più distaccarmi dal mondo per vivere sempre più vicina a Lui. (...) Sto chiedendo al Signore il dono e la grazie di riuscire sempre di più a rendere ogni mio gesto, ogni mia azione, un rendimento di grazie e una preghiera. Cerco di pregare mentre viaggio sull'autobus, lavorando e sbrigando le faccende di casa, guidando l'auto, dialogando con le persone. Lui si fa vicino a me e mi dona la pazienza, la calma, il sorriso; mi suggerisce buone azioni e parole di conforto. Mi aiuta a cercare di comportarmi come Maria: nella preghiera, nel lavoro, nei piccoli sacrifici, nel silenzio, nel custodire nel cuore tante persone, parole, situazioni. Sbaglio e cado spesso: cerco di chiedere subito perdono e di ripartire con il Signore che si china su di me e mi rialza.
Mi abbandono nelle mani del Signore, con pazienza e letizia. Lui mi ama immensamente: per me che sono polvere e cenere ha sparso il Suo sangue, ha sopportato una morte atroce. Lui non mi abbandonerà mai. Lui vuole il mio bene.
Dio ti benedica, illumini e rischiari sempre il tuo cammino, ti custodisca all'ombra delle Sue ali.
tua sorella Maristella
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Pensiero del giorno
[Scritto tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Episcopus Aux.].
mercoledì 17 dicembre 2025
La Divina Misericordia e il rivoluzionario francese che sgozzò molti preti
Uno dei più grandi scellerati, il quale durante i giorni della rivoluzione francese si era macchiato dei più orribili delitti, e più volte s'era bagnato nel sangue dei sacerdoti, cadde infermo. Egli aveva giurato, che niuno sacerdote avrebbe mai posto piede nelle sue stanze, o almeno, se per sorpresa vi si fosse intromesso, più non ne sarebbe uscito. Intanto la malattia assunse aspetto mortale ed un sacerdote ne venne avvisato, né gli furono dissimulate le ostili disposizioni dell'infermo. Ma non importa, il buon pastore sa che deve offrir la vita per salvar le sue pecorelle. Egli perciò fa di se stesso il sacrificio. Al vederlo, colui monta in furia e raccogliendo tutte le sue forze: - E che? esclamò egli con voce terribile. - che? un sacerdote a casa mia! Mi si diano tosto le armi! - Fratel mio, gli chiese allora il sacerdote, che volete farne? Io ne ho delle più possenti da contrapporvi, la mia carità e la mia costanza. - Presto le mie armi, ripeteva quel maniaco; un sacerdote a miei fianchi? A me le armi! ... Com'è facile immaginare, queste non gli furono recate; per lo che traendo fuori dal letto un braccio nerboruto: - Sai tu, disse allora al sacerdote, sai tu, che questo braccio ha sgozzato dodici tuoi pari? - V'ingannate fratel mio, soggiunse allora dolcemente il sacerdote; a quel numero ne manca uno; il dodicesimo non morì: il dodicesimo sono io. Mirate, proseguì poscia scoprendo il petto, ecco le cicatrici dei colpi che mi scagliaste. Iddio mi ha conservato in vita per salvarvi; e in ciò dire si gettò con tutto l'affetto al collo dell'infermo, e lo aiutò a ben morire.
















