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mercoledì 3 dicembre 2025
Un gran numero di anime va all'inferno a causa della mancanza di missionari
Pensiero del giorno
[Brano tratto da “Intimità Divina”, di Padre Gabriele di S. Maria Maddalena, pubblicato dal Monastero S. Giuseppe delle Carmelitane Scalze di Roma, imprimatur: Vicetiae, 4 martii 1967, + C. Fanton, Ep.us Aux.].
martedì 2 dicembre 2025
Sursum corda!
Pensiero del giorno
lunedì 1 dicembre 2025
Iddio sa quel che fa
Un cavaliere molto devoto di S. Giuseppe costumava di celebrare ogni anno con gran pietà e devozione la festa di questo Santo. Ora accadde che avendo egli tre figliuoli, per due anni di seguito gliene morì uno nel giorno stesso della festa del Santo. Se ne stava egli molto afflitto per questo, e titubante di solennizzare anche nel terzo anno quella Festa per timore di perdere anche il terzo figliuolo, che solo gli restava. Mentre un dì tutto malinconico passeggiava per la campagna, vide pender da certi alberi due giovanetti impiccati, e in quel mentre gli apparve un Angelo e gli disse: - Vedi tu quei due giovanetti? Or sappi che a sì mal fine si sarebbero condotti i tuoi figliuoli, se fossero giunti ad età matura. Ma poiché eri devoto di San Giuseppe, egli ti ottenne da Dio che morissero fanciulli, per risparmiare a te l'afflizione e il disonore, e ad essi la dannazione. Non lasciar dunque di celebrar la festa del Santo a cui devi essere in particolar modo obbligato, poiché di più per intercessione di lui, il piccolo figlio che ti resta menerà santa vita, e un giorno sarà fatto vescovo. Le cose si avverarono a puntino come l'Angelo aveva predetto, e il buon cavaliere ben si persuase che non dobbiamo mai lagnarci di quanto vuole Iddio, perché imperscrutabili sono i suoi giudizi.
Stanno corrompendo la famiglia cristiana
Pensiero del giorno
(Pensiero di San Francesco di Sales)
domenica 30 novembre 2025
Si ha da morire
Pensiero del giorno
sabato 29 novembre 2025
Canale Telegram "Cordialiter"
informo i nuovi lettori del blog che nel giugno del 2022 ho aperto un canale su Telegram. Per trovarlo e iscrivervi vi basta aprire l'app sul vostro smartphon, poi premere sul simbolo della lente d'ingrandimento in alto a destra e scrivere "Cordialiter" sulla barra delle ricerche. Una volta entrati nel canale, se ci si vuole iscrivere per ricevere gli aggiornamenti bisogna premere sul tasto "Unisciti" in basso.
Sursum corda!
Pensiero del giorno
venerdì 28 novembre 2025
Una mamma che voleva dare tutti i suoi gioielli a Don Bosco
Un giorno, rientrando nell'Oratorio, Don Bosco vide accanto alla portineria una povera madre che aveva in braccio un fanciullo di circa un anno, così pallido, macilento, immobile e senza voce, che sembrava un cadavere. Egli si fermò, benedisse il piccino e raccomandò alla madre di avere molta fede nella Madonna Ausiliatrice, che Ella avrebbe fatto ciò che l’arte medica non aveva potuto fare; e le disse di recitare per nove giorni tre Pater, Ave e Gloria in onore della Vergine SS. La povera donna, piena di fede, ritornò a casa col fanciullo, promettendo alla Madonna che le farebbe dono di tutto ciò che aveva di più caro tra le sue cose e si accosterebbe ai SS. Sacramenti. Erano trascorsi quindici giorni, quando una domenica si presenta a Don Bosco la stessa donna, avendo in braccio un fanciullo cogli occhi limpidi, vivacissimi, che non poteva star fermo un istante e lo presentò al Santo. Don Bosco non ricordava più la benedizione data quindici giorni prima a quel fanciullo morente. La donna gli ricordò il fatto e gli narrò come il terzo o il quarto giorno della novena imposta il bambino fosse istantaneamente guarito! «Ed ora, continuò, sono venuta a compiere il mio dovere»; e così dicendo trasse fuori una scatola nella quale stavano alcuni ornamenti muliebri, d’oro, una collana, un paio di orecchini e un anello. Don Bosco li prese in mano:
— E questa è la vostra offerta?
— Sissignore: ho promesso alla Madonna che le avrei donato quelle cose che mi erano più care, e la prego a volerle accettare.
— Ma ditemi: avete qualche fortuna per campare la vita!
— Nossignore: viviamo giorno per giorno colla paga di mio marito che lavora alla fabbrica di ghisa.
— Ma vostro marito sa che avete destinati questi oggetti alla Madonna?
— Sissignore, lo sa, e mi dà licenza ben volentieri.
— Ditemi ancora: avete messo da parte qualche risparmio?
— Quale risparmio vuole che facciamo con tre sole lire al giorno?
— E se vi spogliate di tutto come farete, se vi accadrà qualche disgrazia, qualche malattia?
— In quanto a questo non ci penso. Il Signore provvederà.
Don Bosco era profondamente commosso:
— Sentite, facciamo così. La Madonna non vuole da voi tanto sacrifizio. Siccome però è giusto che da parte vostra ci sia un segno sensibile di gratitudine, io prenderò solo questo anello. La collana e gli orecchini riportateli a casa.
— Oh, questo poi no! Ho promesso tutto e voglio dare tutto .
— Fate come io vi dico, e basta.
— Ma la Madonna sarà poi contenta? Non voglio mancarle di parola.
— Io vi assicuro che la Madonna è contenta: state tranquilla, vi dico; ed io in nome vostro, impiegherò ad onore di Maria la somma equivalente al valore della collana e degli orecchini.
— E in coscienza posso permetter questo?
— Sì, lo potete. La buona donna sembrava ancora indecisa, ma poi concluse:
— Ebbene: sia così; faccia lei: ma se vuole tutto il mio oro lo prenda pure.
Don Bosco replicò la sua proposta in modo risoluto e la donna tutta contenta ritornò a casa. Quanto cuore e quanta fede!
Pensiero del giorno
giovedì 27 novembre 2025
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Maggiori sono le difficoltà, più bella è la vittoria!
All'età di 19 anni andai ad un convegno riguardante tematiche che erano di mio interesse. Uno dei primi relatori fu un anziano prete che durante la Seconda Guerra Mondiale, quando era un giovane sacerdote, si arruolò volontario tra i cappellani militari, onde poter assistere spiritualmente i nostri soldati. Dopo aver prestato il suo ministero sacerdotale sul fronte greco-albanese, venne inquadrato nel CSIR (Corpo di Spedizione Italiano in Russia). Durante la famosa "Battaglia di Natale" del dicembre del 1941, col suo eroismo fu un fulgido esempio delle più alte virtù sacerdotali e militari. Con sprezzo del pericolo e serenità d'animo, mentre infuriavano aspri combattimenti, incurante del rischio che correva, si prodigava per dare l'assistenza spirituale ai nostri combattenti spingendosi eroicamente fin sulle prime linee del fronte. Qualche giorno dopo, mentre compiva il pietoso atto della sepoltura di alcuni nostri soldati deceduti, venne gravemente ferito. Sopportando eroicamente il dolore, si rivolgeva ai soccorritori con parole ispirate a un alto senso di amor di Patria. Per il suo patriottismo ed insigne coraggio gli venne conferita la Medaglia d'Argento al Valor Militare.
Ebbene, mentre al convegno parlava questo anziano prete, mi sentivo allietare l'animo con le sue parole che infondevano coraggio. Aveva conservato la tempra dell'eroico e ardimentoso cappellano militare sul fronte russo. Chiuse il suo intervento con delle parole che mi sono rimaste scolpite nel cuore. Citando un santo disse che nelle battaglie della vita, maggiori sono le difficoltà, più bella è la vittoria!
Non dimenticherò mai queste parole!















