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giovedì 1 settembre 2011

Si ritorna in trincea!

Dopo la lunga pausa estiva il blog "Cordialiter" ritorna in trincea a combattere la buona battaglia contro il modernismo. Se devo essere sincero mi è dispiaciuto sospendere temporaneamente gli aggiornamenti, perché in questo modo credo di aver scontentato tanti lettori (qualcuno me lo ha detto esplicitamente), molti dei quali hanno continuato a visitare saltuariamente il blog nonostante sapessero della sospensione.

Non si è trattato di un disimpegno dalla titanica lotta contro il modernismo, la battaglia infatti è continuata su un altro fronte. Come probabilmente sapete, sono convinto che per abbattere l'eresia modernista è necessario che il Signore ci invii numerosi e santi sacerdoti. Per questo motivo penso sia importante moltiplicare gli "sforzi bellici" sul fronte vocazionale, propagandando il più possibile la bellezza della vita religiosa e pubblicizzando ampiamente gli ordini religiosi fervorosi e osservanti.

Ricevo spesso e-mail di persone che vorrebbero fare un'esperienza vocazionale e mi domandano se conosco qualche buon convento nella loro regione. Non penso sia difficile immaginare quali ordini consiglio. :-)

Riuscire a strappare anche solo una vocazione dalle grinfie moderniste e indirizzarla verso lidi più tradizionali, è un beneficio immenso per il Corpo Mistico di Cristo del quale siamo membra. Per questo motivo ogni militante del movimento tradizionale dovrebbe fare “propaganda vocazionale”. In che modo? Elogiando (su internet oppure nella “vita reale“ quando capita la giusta occasione) la vita religiosa e il sacerdozio cattolico. Bisogna anche pubblicizzare gli ordini fervorosi e osservanti, altrimenti si rischia di mandare qualcuno tra le fauci dei modernisti (e dei sodomiti, come è capitato a qualcuno). Personalmente cerco di evitare di citare i nomi degli ordini “da evitare”, mi limito a parlare bene di quelli buoni.

Per quanto riguarda il blog “Cordialiter”, gli aggiornamenti non saranno più quotidiani, ma cercherò di aggiornalo almeno uno o due volte a settimana. Vi annuncio che in pentola bolle una novità che spero vi piacerà (qualcuno di voi già l'ha scoperta), ma di questo ve ne parlerò in futuro.

Che altro dirvi? Bentornati in trincea!

martedì 30 agosto 2011

Messa in latino a Bari

A Bari viene celebrata  la Messa nel venerabile e antico rito in latino presso la chiesa di San Giuseppe, sita nel quartiere di Bari Vecchia, e retta da Mons. Nicola Bux, Consultore dell'Ufficio delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice. Si raccomanda di far girare la voce tra amici e parenti interessati all'antica liturgia.

Si ricorda che la Chiesa di San Giuseppe di Bari Vecchia non va confusa con la Parrocchia di San Giuseppe sita nel quartiere Madonnella.

Per conoscere gli orari delle celebrazioni, scrivere al seguente indirizzo di posta elettronica officium.nbux @ libero.it (scrivete l'indirizzo tutto attaccato, senza spazi)

domenica 17 luglio 2011

Arrivederci a settembre!

Cari amici, vi comunico che gli aggiornamenti del blog sono sospesi fino alla fine di agosto. Vi auguro buone vacanze!

Invece il blog sulla "propaganda vocazionale" :-) continuerà ad essere aggiornato per tutta l'estate. Potete visitarlo cliccando qui.

Inoltre vi consiglio di leggere anche il blog sulla Beata Maria Deluil-Martiny, sul quale potete trovare bellissimi pensieri spirituali. Cliccate qui per accedere al blog.

lunedì 27 giugno 2011

Matrimonio o vocazione religiosa?


Mesi fa ho ricevuto un'e-mail da parte di una giovane lettrice del blog vocazionale, la quale mi aveva raccontato di essere fidanzata con un ragazzo che per motivi di lavoro viveva lontano da lei. Durante questo periodo di “lontananza” ha cominciato a sentire dentro di sé un forte desiderio di vivere di Gesù e con Gesù; e così era incerta se sposarsi o entrare in monastero.

Può darsi che ci siano altre persone che leggono questo blog e si trovano nelle sue stesse condizioni (sono fidanzate ma si sentono attratte ad unirsi più profondamente con Gesù). Pertanto ho pensato di scrivere qualche riflessione utile a tutti coloro che non hanno ancora eletto il proprio stato di vita. Come al solito ho attinto a piene mani dai preziosissimi scritti del mio amatissimo Sant'Alfonso Maria de Liguori.

"Porro unum est necessarium", solo una cosa è importante per ciascuno di noi: la salvezza eterna dell'anima. Tutto il resto (salute, casa, parenti, carriera, amicizie, soldi, eccetera) sono cose secondarie destinate a svanire nell'ora estrema della morte. Per potersi salvare è di fondamentale importanza eleggere lo stato di vita a cui Iddio ci chiama. Se uno sbaglia vocazione, viene a perdere gli aiuti spirituali che Iddio gli aveva preparato, e senza questi aiuti è più difficile salvarsi. Per questo motivo ogni persona giovane dovrebbe fare un ritiro spirituale per eleggere lo stato di vita a cui il Signore lo chiama. Ma dove fare questo ritiro immerso nella solitudine e nella preghiera? Sant'Alfonso consigliava di ritirarsi alcuni giorni in una casa isolata in campagna, ma non tutti possono disporre di un alloggio del genere. Pertanto il mio consiglio è di mettersi in contatto con un ordine religioso di stretta osservanza, e di trascorre qualche giorno di ritiro in monastero per raccogliersi nel silenzio della clausura, e poter pregare e meditare. Inoltre in un monastero di stretta osservanza è possibile trovare qualche buon sacerdote disponibile ad esercitare la direzione spirituale. Perché parlo di ordini religiosi di stretta osservanza? Perché andando in un monastero “rilassato”, cioè dove non si vive da veri religiosi, si rimarrebbe disgustati da quell'insipido stile di vita, e si rischierebbe di perdere un'eventuale vocazione alla vita consacrata.

Sant'Alfonso, alle ragazze indecise se sposarsi o entrare in convento, diceva più o meno queste cose: "...sia un uomo umile creatura, sia Gesù Cristo il creatore dell'Universo, ti vogliono per sposa. Rifletti attentamente su chi dei due può riempire maggiormente di gioia il tuo cuore e poi sposalo. Ricordati però che nel mondo non è raro trovare delle donne pentitesi di essersi sposate a causa dei maltrattamenti che ricevono dai loro mariti spesso simili a dei tiranni, ai dispiaceri che danno i figli, ai litigi con suocere e cognate, alle gelosie del consorte, ai dolori del parto, agli strapazzi per la cura della casa, agli affanni per accumulare beni terreni, ecc. Anche nella vita matrimoniale potresti vivere santamente, ma è molto difficile. Al contrario in un monastero di stretta osservanza sarà molto semplice per te divenire santa. Libera dalle preoccupazioni del mondo potrai dedicare tutta la vita nell'amare Dio. Se proprio non te la senti di entrare in un monastero, cerca di farti santa a casa tua vivendo da nubile, tranne nel caso in cui tu fossi abitualmente incontinente, nel qual caso è meglio prendere marito, come raccomanda San Paolo."

Non so cosa abbia deciso di fare quella ragazza che mi aveva scritto. Spero solo che abbia scelto quel che vuole il Signore. Preghiamo per lei e per tutte le altre persone che sono indecise circa lo stato di vita da eleggere.

mercoledì 22 giugno 2011

Ordinariato Apostolico San Pio X

Si fanno sempre più insistenti le voci di una possibile erezione canonica della Fraternità Sacerdotale San Pio X, la quale diverrebbe un Ordinariato Apostolico, cioè una specie di super diocesi mondiale per fedeli tradizionalisti, completamente indipendente dai vescovi diocesani. Se una cosa del genere si concretizzasse sarebbe la fine dell'Internazionale Modernista. Penso infatti che i priorati della FSSPX verranno presi d'assalto da milioni di fedeli, fuori dai loro seminari si formeranno code chilometriche di giovani, intere comunità religiose chiederanno di federarsi con la Fraternità per entrare sotto la sua sfera d'influenza, Mons. Fellay lancerà una crociata della carità per poter finanziare l'acquisto di chiese, conventi, monasteri e seminari abbandonati, molti preti diocesani chiederanno il “trasferimento” nell'Ordinariato Apostolico, sorgeranno scuole, università, ospedali, centri per anziani, case editrici, emittenti radiofoniche e addirittura cittadelle della Tradizione.

Dopo il crollo del muro di Berlino, nei Paesi del Patto di Varsavia la gente si sollevò e accelerò la dissoluzione dei regimi totalitari comunisti, come avvenne nella Romania del “Conducător” Nicolae Ceauşescu. Trasformare la FSSPX in una “super diocesi indipendente” significa accelerare la dissoluzione del modernismo. Oggi la gente è stufa dei parroci modernisti (quelli che negano l'immutabilità del dogma, la Risurrezione di Cristo, l'esistenza dell'inferno, la gravità dei peccati mortali e altre verità di Fede), saranno milioni i fedeli di tutto l'orbe cattolico che aderiranno all'Ordinariato Apostolico. Sarà come una “reazione a catena”: più fedeli, più vocazioni, più ordinazioni, nuove parrocchie, che a loro volta attireranno più fedeli, più vocazioni, più ordinazioni, ulteriori parrocchie, in un vero e proprio circolo virtuoso. In Francia nel giro di una ventina d'anni la maggioranza dei fedeli praticanti sarà legata alla Fraternità e ad altri gruppi tradizionali. Ormai i modernisti hanno un'età media di settant'anni e non hanno più rincalzi. Il loro impero si sta autodissolvendo. Dobbiamo tener duro ancora pochi mesi e poi potremo finalmente assistere alla tanto sospirata “primavera della Chiesa”, alla “liberazione” di innumerevoli anime oppresse dal modernismo, alla propagazione del Corpo Mistico di Cristo, e quindi alla maggior gloria di Dio.

Adesso tutti si domandano che cosa deciderà Mons. Bernard Fellay, il Generale di Corpo d'Armata della Fraternità San Pio X. Io credo che non ci siano alternative, bisogna accettare la proposta della Santa Sede. Del resto sarebbe impensabile per un cattolico dire al Vicario di Cristo: "No, grazie; non voglio accettare uno status canonico."

Alcuni dicono che in caso di accordo canonico tra Roma ed Econe, la FSSPX andrebbe incontro ad una scissione. In effetti è risaputo che al suo interno c'è una minoranza che è su posizioni simili a quelle dei sedevacantisti, lo ammise lo stesso Fellay in una vecchia intervista rilasciata se non erro a Tornielli. Ma questo non mi sembra un buon motivo per far saltare l'accordo. Per ogni prete estremista pronto a lasciare la Fraternità, ce ne sono altri dieci pronti a chiedere il permesso per passare dalle diocesi al nuovo Ordinariato Apostolico.

martedì 21 giugno 2011

Aggiornamenti nel periodo estivo

Cari amici, durante l'imminente periodo estivo gli aggiornamenti del blog "Cordialiter" tenderanno a diradarsi. A chi volesse fare delle letture edificanti, consiglio di leggere il blog vocazionale e anche il blog sulla Beata Maria di Gesù, la cui spiritualità "sacrificale", ossia basata sull'immolazione di se stessi in unione al Santo Sacrificio del Redentore Divino, è particolarmente amata dai fedeli legati alla liturgia tradizionale. Per visitare il blog dedicato a questa eroica e zelantissima suora di clausura francese, cliccate qui.

Vocazioni tradizionali


Il giorno di Natale del 2010 ho ricevuto un bellissimo regalo. Ho ricevuto la lettera di un ragazzo che mi annunciava l'imminente entrata in un ordine religioso legato alla liturgia tradizionale.

Caro D., […]
                      sono […] quel ragazzo che ti chiese notizia per un convento dei […] in Umbria, ed alla fine... sono andato...!!!

Anche se non ti conosco personalmente, ti ringrazio dal profondo del mio cuore per il tuo (apparentemente) piccolo aiuto che fornisci con il tuo blog, e che mi hai fornito perché grazie a te il Signore ha fatto sì che io facessi questa splendida esperienza, profonda e infinitamente superiore nella loro casa dei postulanti a [...], oltreché essere riuscito a parlare (per grazia di Dio) con il Padre Fondatore, […].

Ho trovato il coraggio, ed il Signore mi ha dato la forza e la gioia di dire il mio SI a LUI! ed ora entro in convento il 31 di dicembre, lasciando tutta la mia carriera, la mia famiglia, i miei affetti e tutto ciò di materiale che mi lega, per seguire il mio Signore sulla via della perfezione e della santità.

Il Signore ha riconfermato con forza e misericordia profonda di Padre e di Crocifisso il suo Amore per me e per tutti chiamandomi a questo servizio che mi sovrasta infinitamente, perchè si è chinato su di me, piccolo e vile servitore indegno! rivestendomi con questo dono immenso di grazia.

Rendo Grazie al Signore e ti ricordo nelle mie preghiere, ti affido a Maria Vergine Immacolata e spero che anche tu non ti stancherai mai di annunciare Cristo Crocifisso e Risorto!

Un Abbraccio in Cristo Signore!

PAX et BONUM

(lettera firmata)


Caro amico,
                       ti ringrazio per la bella notizia che mi hai dato nel giorno del Natale di Nostro Signore. Il giorno prima era stata una lettrice a darmi un'altra bella notizia. Grazie a tutti voi!

Sono contento che hai scelto di entrare in un ordine religioso di stretta osservanza, nel quale sarà facile per te seguire la strada della perfezione cristiana e fare del bene alle anime. Povero te se fossi entrato in un ordine rilassato, dove non si vive più da veri religiosi.

Adesso bisognerà pregare assai affinché tu sia perseverante nella tua vocazione. Il Signore ti ha fatto un dono troppo grande chiamandoti alla sua sequela, mentre tanti altri poveri ragazzi nel mondo vivono schiavi dei vizi più degradanti, dall'odio verso il prossimo alla lussuria, dalla cupidigia del denaro alla mancanza di fede in Dio. Coraggio amico, se sarai fedele, il Signore ti ricompenserà con i suoi preziosi beni spirituali.

Quando sarai nella cappella del convento, o nella tua povera cella, non dimenticarti di pregare per i lettori del blog in ricerca vocazionale. Ce ne sono alcuni che mi hanno scritto, i quali vorrebbero abbracciare la vita religiosa, ma devono ancora superare varie difficoltà.

Incoraggio tutti alla perseveranza, e ricordate che maggiori sono le difficoltà, più bella è la vittoria!

In Cordibus Jesu et Mariae

Cordialiter

Sant'Alfonso e le suore di clausura

I mondani criticano le suore di clausura, perché non riescono a capire l'importanza del loro apostolato. Invece, Sant'Alfonso Maria de Liguori, da uomo saggio che era, comprendeva bene l'importanza della preghiera delle claustrali e incoraggiava le ragazze ad abbracciare la vita religiosa. A quei tempi quasi tutti gli ordini femminili erano "di clausura".

Ecco quel che scrisse a una "donzella che sta in dubbio dello stato che ha da eleggere": A voi resta dunque di eleggere: o il mondo o Gesù Cristo. Se eleggete il mondo, sappiate che presto o tardi ve ne pentirete; quindi pensateci bene. Nel mondo son molte quelle donne che si perdono; nei monasteri quelle che si perdono sono rare. Voi raccomandatevi al crocifisso ed a Maria Santissima, affinché vi facciano eleggere il meglio per la vostra salvezza eterna. Se volete farvi religiosa, risolvete anche di farvi santa: perché se pensate di vivere nel monastero alla larga ed imperfetta, come vivono alcune monache, non serve l'entrarvi; poiché vi farete una vita infelice, ed infelice sarà anche la vostra morte. Se poi ripugnate di chiudervi in un monastero, io non posso consigliarvi lo stato matrimoniale; mentre s. Paolo a nessuno lo consiglia, fuorché in caso di mera necessità, la quale spero non esservi per voi; almeno restatevi in casa vostra ed ivi procurate di farvi santa. Per nove giorni vi chiedo di pregare Nostro Signor Gesù Cristo, di darvi luce e forza per eleggere quello stato che per voi è migliore per salvarvi. Pregate anche la Madonna, di ottenetevi questa grazia con la sua potente intercessione.

sabato 18 giugno 2011

Figli del Sacro Cuore di Gesù

Uno dei momenti più alti del fecondo governo episcopale di Mons. Claudio Giuliodori si è avuto Sabato 18 giugno 2011 alle ore 18, quando le porte della Cattedrale San Giuliano di Macerata si sono aperte per accogliere la lunga processione per la Celebrazione Eucaristica presieduta dal Vescovo nei primi Vespri della Solennità della SS. Trinità per la consacrazione dei dodici “Figli del Sacro Cuore di Gesù”.

Un nome tradizionale legato al culto al Sacro Cuore di Gesù in onore del quale fu realizzato il pellegrinaggio a Paray Le Monial il 19 agosto 2010, punto di svolta, allorché i membri del nuovo istituto decisero di cambiare per sempre la loro vita abbracciando, in modo perpetuo, i consigli evangelici di obbedienza, povertà e castità.

Le dieci donne e i due uomini sono stati accompagnati dai fondatori dell'Associazione Mariana "Regina dell'Amore" e dei Consacrati "Figli del Sacro Cuore di Gesù", Maria Chiaramoni, anch'essa con un lumino in mano a significare l'unione con i consacrandi, e Giampaolo Nerpiti, che portava il Direttorio cioè la regola della Comunità.

Dopo la loro risposta al vescovo, i consacrandi si sono inginocchiati e prostrati a terra per ricevere la grazia santificatrice dello Spirito Santo, hanno professato la loro fede e ricevuto l'anello e il Breviario, simboli della loro appartenenza alla Chiesa; ognuno ha poi posto la propria firma accettando così la regola di povertà, castità e obbedienza.
La Cattedrale di San Giuliano era strapiena di fedeli: molti i concelebranti, i seminaristi e, per la prima volta dopo diversi anni, è potuto finalmente risuonare il Canto Gregoriano, il canto tipico della Chiesa.

Un altro importante giorno sarà mercoledì 22 giugno quando il Santo Padre Benedetto XVI incontrerà questa nuova realtà in udienza dove saluterà personalmente i Fondatori e il Superiore Generale accompagnati dal Vescovo Mons. Claudio Giuliodori.

(Si ringrazia Andrea Carradori per l'articolo e la sua amica Elisabetta Nardi per le foto)



giovedì 2 giugno 2011

Mons. Nicola Bux illustra l'Istruzione “Universae Ecclesiae”

Sabato 11 giugno Mons. Nicola Bux illustrerà l'Istruzione “Universae Ecclesiae” ai fedeli baresi del gruppo stabile legato all'antica forma liturgica. L'incontro avverrà alle ore 9 presso i locali dell'Arciconfraternita di San Giuseppe, la cui entrata è posta in via Corridoni, alle spalle dell'entrata principale della Chiesa di San Giuseppe di Bari Vecchia.

Chi volesse essere informato sulle attività del gruppo stabile di Bari può scrivere all'indirizzo di posta elettronica officium.nbux @ libero.it (scrivete l'indirizzo tutto attaccato, senza spazi), chiedendo di essere avvisati sulle celebrazioni in rito antico nella chiesa di san Giuseppe e sulle altre attività concernenti l'antica forma liturgica.

mercoledì 1 giugno 2011

Lettera a un prete

Riporto alcuni brani di una lettera che ho scritto a un prete.

Rev.mo Don [...],
                          sono contento che lei utilizzi per il suo apostolato gli scritti che trova sui miei blog. Voi preti potete fare tanto per le anime. Conosciamo bene la grave crisi che sta vivendo il cattolicesimo a causa degli errori diffusi dai teologi modernisti che negano il soprannaturale e distruggono la morale tradizionale. La situazione è drammatica, tuttavia bisogna assolutamente fare qualcosa per ridare slancio alla vita cristiana. La soluzione è la stessa usata in passato. Nel Medioevo per risollevare le sorti della Chiesa il Signore inviò San Francesco e San Domenico, i quali attirarono numerose vocazioni che col loro apostolato restaurarono ampi settori del Corpo Mistico di Cristo. Nel Rinascimento Iddio inviò quell'ardimentosa milizia spirituale fondata da Sant'Ignazio di Loyola, che ben presto divenne un possente esercito agli ordini del Papa nella lotta contro l'eresia. Oggi, per contrastare la piaga del modernismo, la soluzione è ancora la stessa: servono numerose e sante vocazioni religiose e sacerdotali. Per questo motivo bisogna far conoscere il più possibile gli ordini che tendono con maggiore ardore alla perfezione cristiana e all'apostolato per la salvezza delle anime. Voi preti potete fare molto incoraggiando i giovani delle vostre parrocchie a riflettere attentamente sulla delicata questione dell'elezione dello stato di vita, e ad abbracciare con entusiasmo un'eventuale vocazione alla vita religiosa.

Quando celebrerà il Santo Sacrificio le chiedo di ricordare i lettori del blog vocazionale, alcuni dei quali ne hanno davvero molto bisogno.

Approfitto dell'occasione per porgerle i miei più cordiali e fraterni saluti in Cristo Re e Maria Regina di tutte le Vittorie della Chiesa,

Cordialiter

mercoledì 25 maggio 2011

Colloqui dottrinali agli sgoccioli?

Dovrebbero essere ormai agli sgoccioli i colloqui dottrinali intavolati a Roma tra la Santa Sede e la Fraternità Sacerdotale San Pio X. La domanda che molti di noi si pongono è: cosa succede adesso?

Stando alle dichiarazioni di Mons. Bernard Fellay, sembra che su alcune questioni sia stata trovata una soluzione, mentre su altre questioni rimangono delle divergenze. Sarebbe interessante sapere se le divergenze sono su questioni dottrinali o su questioni puramente pastorali. In quest'ultimo caso non ci sarebbero grossi ostacoli per l'erezione canonica dalla FSSPX. E se invece le divergenze fossero su questioni dottrinali? In qualche stanza della Curia Vaticana si sussurra che alcune affermazioni conciliari non intendevano vincolare le coscienze (mi piacerebbe sapere quali sono queste affermazioni "facoltative", se esistono davvero, visto che i teologi al riguardo la pensano diversamente). Se le divergenze fossero su queste questioni, credo che l'erezione canonica si farebbe senza troppi problemi. Staremo a vedere cosa succederà, ma per ora annuso nell'aria un moderato ottimismo sulla risoluzione definitiva di questa vicenda. Rimangono però alcuni pericoli. Da una parte le pressioni dell'asse di ferro tra massoneria e modernismo, dall'altra alcune posizioni massimaliste in taluni ambienti lefebvriani, potrebbero rappresentare un serio ostacolo alla riappacificazione. È dal 2001 che spero che si trovi una soluzione sulla "questione lefebvriana", speriamo che questa sia la volta buona.

lunedì 16 maggio 2011

Domande a Mons. Guido Pozzo

Se incontrassi Mons. Guido Pozzo, mi piacerebbe porgli le seguenti domande:

- L'Istruzione "Universae Ecclesiae" afferma che possono essere ordinati sacerdoti con il rito antico sia i membri degli istituti "Ecclesia Dei", sia i membri di altri istituti che hanno mantenuto l’uso dei libri liturgici della forma extraordinaria. Dunque i Francescani dell'Immacolata potranno continuare a ordinare i sacerdoti "more antiquo"?

- Se un vescovo vuole ordinare sacerdote un suo seminarista utilizzando il vecchio rito, può farlo chiedendo il permesso a Roma?

- Se un vescovo emana norme restrittive contro il Motu Proprio "Summorum Pontificum", sono norme che vincolano le coscienze oppure si tratta solo di un abuso di potere di cui non ci si deve preoccupare?

- L'Istruzione riabilita anche gli antichi riti liturgici che utilizzavano alcuni ordini religiosi (domenicani, carmelitani, eccetera). Un sacerdote appartenente a uno di questi ordini, può celebrare il Santo Sacrificio coi vecchi libri liturgici anche se il suo superiore glielo vieta? Il vietare i vecchi libri liturgici "liberalizzati" dal Papa è un abuso di potere da parte di un superiore religioso?

- Coloro che disprezzano pubblicamente o negano la legittimità della Messa tridentina incorrono in qualche censura ecclesiastica?

- All'Ecclesia Dei temete che possano giungere una valanga di ricorsi circa la mancata attuazione del Summorum Pontificum?

domenica 15 maggio 2011

“Universae Ecclesiae”

L'istruzione “Universae Ecclesiae” recentemente emanata dalla Santa Sede ha riscosso apprezzamento da gran parte dei sostenitori dell'antica forma liturgica. Certo, qualcuno si aspettava qualcosa in più, però se analizziamo attentamente le cose non possiamo non sentirci soddisfatti. Fino a pochi anni fa eravamo senza "diritti liturgici" e venivamo trattati quasi da "clandestini" da coloro che disprezzano la Messa tradizionale. Oggi abbiamo addirittura il diritto di presentare ricorso alla Commissione Ecclesia Dei e in seconda istanza alla Segnatura Apostolica. Dieci anni fa nemmeno i più ottimisti di noi avrebbero sognato una cosa del genere.

Per avere la "prova del nove" del fatto che dobbiamo ritenerci soddisfatti della nuova istruzione vaticana, è sufficiente immaginare al modo in cui hanno accolto il documento i modernisti. Secondo me hanno digrignato i denti e lanciato imprecazioni contro il Papa. Dunque, se i modernisti sono in "lutto" per la pubblicazione della "Universae Ecclesiae", allora significa che è davvero un provvedimento positivo per la Chiesa Cattolica e per il bene delle anime. In futuro le cose non potranno che migliorare, ormai il movimento tradizionale è un fiume in piena che presto travolgerà e farà piazza pulita del modernismo.

P. S. quando parlo di "modernismo" intendo rifermi a quel che intendeva Papa San Pio X. Alcuni pensano che il modernismo non esiste più da tempo, ma nell'udienza generale del 19 gennaio 1972, Papa Paolo VI mise in guardia i fedeli dagli errori che circolano nella società, affermando che sotto altri nomi il modernismo è ancora d'attualità.

sabato 14 maggio 2011

Niente Comunione sulla mano alle Messe tridentine

Tra i numerosi motivi per cui mi piace la Messa di San Pio V, vi è anche il fatto che l'Ostia viene data direttamente sulla lingua dei fedeli, non sulle mani (magari sporche perché hanno toccato soldi, fazzoletti, chiavi, maniglie, eccetera). Quel che mi preoccupa di più sono i piccoli frammenti che cadono a terra e vengono calpestati. Checché ne dicano i liturgisti modernisti, i quali negano la Presenza Reale nei piccoli frammenti (e non solo), io sono cattolico e credo a ciò che ha insegnato il Sacrosanto Concilio Tridentino. Io non dico che in sé per sé ricevere la Comunione sulle mani sia illegittimo o sacrilego, dico solo che è alto il rischio che cadano i frammenti per terra, visto che praticamente nessuno fa l'abluzione delle mani dopo aver toccato la sacra particola, dunque è alquanto preferibile riceverla direttamente sulla lingua.

Fatto sta che alcuni hanno tentato di “esportare” questa pratica anche al rito antico con vari pretesti. Persino certi preti non modernisti dicevano che l'indulto che permette la Comunione sulle mani riguardava anche la Messa tradizionale. L'istruzione “Universae Ecclesiae” fortunatamente mette la parola fine a questa contesa nel modo migliore possibile, infatti al n. 28 afferma che il Motu Proprio Summorum Pontificum, deroga a quei provvedimenti legislativi inerenti la liturgia emanati dal 1962 in poi. Roma ha parlato, la controversia è chiusa.

Bisogna fare molta informazione su questo punto, poiché tutti coloro che partecipano per la prima volta alla liturgia antica devono sapere che devono astenersi dal chiedere la Comunione sulla mano

sabato 7 maggio 2011

sabato 30 aprile 2011

Circa la beatificazione di Giovanni Paolo II

In questi giorni, in molti si stanno dichiarando super devoti di Papa Wojtyła. Benissimo, ma costoro dovrebbero cercare di condividere i suoi insegnamenti (almeno quelli moralmente vincolanti), altrimenti la loro “devozione” non si capisce su che cosa sia basata.

A che serve gridare “santo subito!”, se poi si calpestano i suoi insegnamenti? Ricordo che Giovanni Paolo II ha ribadito l'immoralità dell'aborto, del divorzio, degli anticoncezionali, dei rapporti sessuali tra fidanzati, dell'inseminazione artificiale, delle unioni omosessuali “more uxorio”, degli abusi liturgici, delle “ordinazioni sacerdotali” femminili e di tante altre cose.

Chi vuole onorare Giovanni Poalo II deve vivere in maniera veramente cristiana, anziché applaudire alla sua beatificazione ma vivendo come un “senza Dio”.

giovedì 28 aprile 2011

Chi è Cordialiter?

Tempo fa ho ricevuto un breve messaggio da parte di una ragazza. Visto che forse in molti si fanno la stessa domanda, rendo pubblica la mia risposta.

Buongiorno,
                 ho trovato il blog sulle vocazioni. Lo trovo molto bello. Posso sapere da chi è curato?
Grazie,

(lettera firmata)


Carissima in Cristo,
                               sono contento di sapere che il blog sulla vocazione religiosa ti sia piaciuto molto. Immagino che tu sia una ragazza in discernimento vocazionale.

Mi hai scritto per sapere da chi è curato. Prima di risponderti voglio solamente dirti che se sei alla ricerca di un sacerdote da eleggere come tuo direttore spirituale ti consiglio di rivolgerti dai sacerdoti dell'Istituto del Verbo Incarnato, i quali hanno una buona preparazione dottrinale e ascetica.

Per quanto riguarda la tua domanda posso dirti che sono un semplice fedele laico devoto del grande Sant'Alfonso Maria de Liguori. Le cose che scrivo sul blog le ho imparate leggendo numerosi scritti del mio amatissimo Sant'Alfonso e di altri dotti autori come San Francesco di Sales, Don Dolindo Ruotolo, Padre Adolfo Tanquerey, Don Giuseppe Frassinetti, Don Giuseppe Tomaselli, ecc. Sono un “convertito” e adesso cerco di donare agli altri ciò che ho imparato nelle mie letture spirituali.

Spero di aver risposto sufficientemente al tuo quesito, ma qualora avessi altre domande da pormi non esitare a scrivermi, per me è una grande gioia aiutare le persone attratte dalla vita religiosa.

Approfitto dell'occasione per porgerti i miei più cordiali saluti in Cordibus Jesu et Mariae.

Cordialiter

martedì 26 aprile 2011

Vocazione Religiosa


La battaglia contro il modernismo si combatte anche cercando di pubblicizzare i buoni ordini religiosi, poiché quelli rilassati stanno causando gravi disastri spirituali. Cliccare qui per accedere al mio blog sulla Vocazione Religiosa.

lunedì 25 aprile 2011

Messa tridentina tra le seguaci di Santa Chiara

Mercoledì 27 aprile, alle ore 7,30, presso la Cappella del Monastero delle Clarisse dell'Immacolata di Acquapendente (VT), sarà celebrata la Santa Messa nel Rito Antico, officiata dai Frati Francescani dell'Immacolata.

Monastero "Roseto dell'Immacolata e Santa Chiara"
Via Malintoppa, 10
01021 Acquapendente (Viterbo)

sabato 23 aprile 2011

Andrea Pacciani, un architetto cattolico

Siamo tutti addolorati nel vedere tante chiese moderne che assomigliano a sale condominiali, astronavi, palazzetti dello sport, musei dell'orrore... insomma a tutto fuorché dei luoghi di culto.

Per trovare un architetto cattolico che sappia ideare “chiese a forma di chiesa”, non è necessario andare negli Stati Uniti. Anche in Italia ce qualche architetto idoneo a tale scopo. Penso ad esempio al parmense Andrea Pacciani, il quale recentemente ha tentato di far sostituire la pensilina di Piazza San Pietro con un ciborio degno di questo nome. Da notare che il progetto era interamente spesato da uno sponsor, ma non se ne è saputo più nulla.

Speriamo che qualche vescovo che ha intenzione di costruire una nuova chiesa, prenda in considerazione l'idea di contattare questo architetto italiano.

Qualcuno penserà che sono stato “pagato” per scrivere questo post. No, io scrivo ciò che penso senza che nessuno mi dica quel che devo o non devo fare. Del resto, certe archistar non le pubblicizzerei nemmeno se minacciassero di schiaffeggiarmi. Preferisco prendermi un ceffone anziché sorbirmi l'ennesima chiesa brutta.

martedì 19 aprile 2011

"Una Voce Vicenza" esulta per la nomina del nuovo arcivescovo

Sabato scorso, Papa Benedetto XVI ha nominato Mons. Beniamino Pizziol quale nuovo arcivescovo di Vicenza. La locale sezione dell'Associazione "Una Voce" ha accolto con entusiasmo la nomina del prelato che attualmente ricopre la carica di vescovo ausiliare di Venezia, dove si è dimostrato non ostile ai fedeli legati all'antica e venerabile liturgia gregoriana.

La speranza è che anche nella Val d'Alpone possa tornare finalmente la Messa tradizionale. Non è facile per i tradizionalisti di questa valle sita in provincia di Verona, ma in diocesi di Vicenza, fare ogni domenica 40 km per poter assistere alla Messa antica.

Nel 2004 Una Voce Vicenza raccolse ben 673 firme di fedeli desiderosi di tornare alla liturgia antica. Nel marzo del 2005, Mons. Cesare Nosiglia rispose che per gravi motivi pastorali ed ecclesiali non riteneva opportuno aderire alla richiesta fattagli. Dopo l'entrata in vigore del Motu Proprio "Summorm Pontificum" si riuscì finalmente ad ottenere una chiesa e un prete, ma solo a Vicenza, non nella Val d'Alpone. Inoltre ci sono state delle divergenze circa l'osservanza delle rubriche liturgiche. Ormai il passato è passato, bisogna guardare al futuro, che sembra raggiante, visto che Mons. Pizziol a Venezia permise anche che per la Messa tridentina fossero adoperati sacerdoti extradiocesani.

martedì 12 aprile 2011

Napoli straordinaria

Ecco alcune foto scattate domenica scorsa presso la splendida Chiesa dei Gerolamini di Napoli. A celebrare la Santa Messa in Rito Antico è stato Don Mark Withoos, Officiale della Pontificia Commissione Ecclesia Dei.




domenica 10 aprile 2011

Riaperta la Basilica Cattedrale di Recanati

Domenica 10 aprile 2011 : una data storica per la Regione Marche.

E’ stata riaperta la Basilica Cattedrale di Recanati, dedicata a San Flaviano Martire, dopo troppi lunghi anni di chiusura a causa dei danni del terremoto del 1997.

Il Vescovo, nella sua prima visita a Recanati il 22 aprile 2007, fu costretto a celebrare la Messa nella pur bella piazza Leopardi la stessa che ieri ha visto snodarsi la processione che , percorrendo il Corso Persiani, è arrivata fino al Duomo dove il Vescovo è entrato per primo mentre i cantori della Schola Cantorum “Virgo Lauretana” eseguivano l’Ecce Sacerdos Magnus.

Un “Sacerdos Magnus” Mons. Giuliodori che, confermando i suoi figli d’adozione nella fede, nell’omelia ha citato più volte Papa Benedetto XVI.

Il Vescovo per onorare la storia e la sensibilità dei recanatesi ha voluto indossare i preziosi paramenti che fanno parte del patrimonio storico artistico del Museo Diocesano della Sede di Recanati e la stupenda mitria che apparteneva a mons. Aloisio Cossio, che Pio XI nominò Vescovo di Recanati - Loreto il 20 dicembre 1923.

Il prezioso Calice che utilizzato per la celebrazione fu cesellato da Lorenzo Petroncelli, celebre argentiere romano, e commissionato da mons. Ciriaco Vecchioni, Vescovo di Recanati - Loreto dal 1767 al 1787. Il Calice venne realizzato a poca distanza della nomina episcopale di mons. Vecchioni e destinato alla Cattedrale di San Flaviano.

I sei Candelabri che hanno circondano l’altare, più la croce, poi, sono pregevoli manufatti lignei dorati opera di abili intagliatori del XVIII secolo e la preziosa Croce processionale è opera del maestro argentiere Paolo Bonessi attivo a Recanati nel primo quarto dell’800.

A tutto questo recupero artistico antico vanno aggiunti diversi apparati tecnologici: la chiesa, infatti, è stata ristrutturata anche a livello tecnico, audio e video, e tutti gli impianti sono controllati sia in locale, sia in remoto. Gli impianti audio e video sono stati progettati e realizzati da qualificati esperti recanatesi con la collaborazione tecnica della EKO music group, assieme a tecnici e installatori di competenza.

L’impianto audio è completamente digitale sia nella scelta dei dispositivi che nella struttura tecnica usata per la realizzazione.

La struttura dedicata a San Flaviano è stata poi dotata di una regia di produzione capace di registrare e video controllare la chiesa stessa e, allo stesso tempo di trasmettere on line - in streaming - il lavoro realizzato, secondo le più moderne potenzialità multimediali; sono a disposizione della regia video 4 telecamere telescopiche con una capacità di rotazione a 360° totalmente controllabili e con una capacità televisiva standard.

Il Vescovo ha voluto che la sua concattedrale recanatese fosse splendente di arte a beneficio soprattutto delle nuove generazioni.

Per questo presiederà significativamente a tutte le cerimonie della Settimana Santa e di Pasqua riprendendo il tradizionale Pontificale di mezzogiorno di Pasqua.

Il Sindaco di Recanati nel suo applaudito intervento ha ringraziato il Vescovo Giuliodori per il dono che ha fatto alla Città “ad perpetuam rei memoriam”.

Andrea Carradori

giovedì 31 marzo 2011

Coppia "sterile" genera un figlio

Padre Massimiliano Maria Maffei nel corso di una trasmissione radiofonica andata in onda recentemente su Radio Buon Consiglio, ha rivelato che molti fedeli stanno ricevendo delle grazie dopo essersi recati in preghiera sulla tomba dei Servi di Dio Settimio Manelli (nella foto a lato) e sua moglie Licia Gualandris. In particolare ha raccontato che una signora sposata da 9 anni non riusciva ad avere il dono della gravidanza. Dopo aver consultato vari dottori d'Italia, i risultati erano stati nulli. Per molte coppie, il non avere figli è un sorta di frustrazione poiché uno degli scopi del matrimonio è appunto di procreare nuovi futuri cittadini del Cielo. Padre Maffei ha consigliato a questa signora di recarsi nella cripta del santuario della Madonna del Buon Consiglio di Frigento, ove riposano le spoglie mortali dei coniugi Manelli che sulla terra furono dei genitori prolifici, visto che procrearono ben 21 figli. Dopo circa una ventina di giorni dal pellegrinaggio compiuto sulla tomba dei due Servi di Dio, quella signora ha scoperto finalmente di essere incinta, e nel giorno dell'anniversario del transito di Licia Gualandris è nato il bimbo. È compito delle autorità ecclesiastiche verificare se si sia trattato di un miracolo, tuttavia rimane un fatto certamente sorprendente.

Incoraggio tutte le coppie “sterili” a recarsi in pellegrinaggio a Frigento (Avellino). Non voglio illudere nessuno, ma sperare in un miracolo non è una cosa cattiva. Ovviamente in questo tipo di richieste bisogna rassegnarsi preventivamente alla volontà di Dio, qualunque essa sia.

Ho un'enorme stima per le coppie prolifiche! Speriamo che l'esempio dei coniugi Manelli possa essere preso ad esempio da tante coppie di cristiani.

mercoledì 23 marzo 2011

Racconto di una vocazione


Un giorno una bambina di 7 anni sentì il desiderio di diventare suora, ma divenuta adolescente si allontanò dalla Religione e a 15 anni smise di andare a Messa. Da allora la sua vita andò di male in peggio. Voleva essere libera ma in realtà era divenuta schiava del peccato. Aveva il desiderio della felicità, ma non capiva che lontano da Dio è impossibile essere davvero felici. Ormai era divenuta atea. Andò a lavorare all'estero, ma la sua vita non era felice, e così ritornò a casa. Poco dopo sua madre morì di cancro. Quell'esperienza fu un duro colpo, ma da allora molte cose cominciarono a cambiare. Si sentiva infelice, il suo stile di vita non l'appagava, voleva dare un senso alla sua esistenza. Ogni tanto voleva andare a Messa e a confessarsi, ma questo pio desiderio svaniva presto. Oppressa dall'infelicità, un giorno si inginocchiò e supplicò il Signore di aiutarla, poiché da sola non poteva uscire da quella situazione. Dio è un Padre misericordioso, ed è pronto a riabbracciare teneramente ogni figlio che ritorna a Lui col cuore pentito. Poco tempo dopo, grazie a una buona lettura offertale da un suo amico, ebbe un cambiamento radicale. Finalmente aveva ritrovato la fede in Dio e l'amore per la Madonna, la quale aveva vigilato su di lei anche quando si sentiva sola e abbandonata. La ragazza non voleva mai più sperimentare la profonda solitudine dell'ateismo, poiché ormai aveva capito che siamo stati creati per amare Dio, e solo Lui può riempire di vera gioia il nostro cuore. A 29 anni imparò a recitare il Santo Rosario della Beata Vergine Maria. Cominciò a sentirsi attratta dalla vita religiosa, ma non riusciva a capire per quale motivo Iddio potesse chiamare proprio lei che per tanti anni era vissuta immersa nel peccato. Era attratta dallo stile di vita delle Suore Francescane dell'Immacolata, ordine religioso di stretta osservanza che si ispira alla spiritualità di San Massimiliano Maria Kolbe, il "folle dell'Immacolata". Lasciare tutto per cambiare radicalmente vita, non fu una decisione facile, ma alla fine si arrese all'amore di Dio, e trovò la forza di abbandonare il mondo e le sue vanità che presto passano. Quella ragazza che un tempo fu schiava del peccato e dell'ateismo, era entrata in un convento osservante per divenire sposa di Gesù Cristo, il miglior Sposo che una donna possa avere.

martedì 22 marzo 2011

Messa tridentina al Pantheon

Sabato 19 marzo, nella Solennità di San Giuseppe Sposo della Beata Vergine Maria, presso la Basilica di Santa Maria ad Martyres (Pantheon) in Roma, il Movimento culturale “Rinnovamento nella Tradizione” e l'Associazione “Mafalda e Giovanna di Savoia” hanno voluto unirsi ai sentimenti del popolo italiano rendendo grazie a Dio nel 150° anniversario della proclamazione del Regno d’Italia con una Santa Messa solenne nella Forma Straordinaria del Rito Romano. La celebrazione è stata offerta, come di consueto, in suffragio delle anime di Sua Maestà Umberto II Re d’Italia, di Sua Maestà Giovanna di Savoia Regina di Bulgaria e di S. A. R. Mafalda di Savoia Langravia d'Assia e si è tenuta alla presenza delle LL. AA. RR. i Principi Amedeo e Silvia di Savoia e la Principessa Maria Gabriella di Savoia.

Il Movimento culturale “Rinnovamento nella Tradizione” e l'Associazione “Mafalda e Giovanna di Savoia” porgono un particolare ringraziamento al Rev. do Don Riccardo Petroni che ha celebrato la Santa Messa e che nell’omelia ha mirabilmente accompagnato i fedeli a cogliere come Umberto, Mafalda e Giovanna abbiano vissuto cristianamente il ruolo storico cui la Provvidenza li chiamò evocando quello di San Giuseppe senza tralasciare le sofferenze tra cui non ultima l’esilio che li ha accomunati al grande Santo Patrono della Chiesa universale. Il ringraziamento va anche ai Rev. di Sacerdoti che hanno prestato servizio di Diacono e Suddiacono, ai membri dell’Opera “Familia Christi” diretti dal cerimoniere Andrea Giannone per il servizio liturgico, al coro della medesima Opera diretto da Don Francesco Ramella, e ai seminaristi che hanno voluto assistere coralmente. Grande riconoscenza va al Rev. do Mons. Daniele Micheletti Rettore della Basilica per la sua confermata e sempre squisita disponibilità e all’Istituto Nazionale per la Guardia d'Onore alle Reali Tombe del Pantheon.

S. A. R. il Pricipe Amedeo, rendendosi interprete anche dei sentimenti di S. A. R. la Principessa Maria Gabriella, tiene ad esprimere tutto il suo apprezzamento per l’opera svolta da parte dei Seminaristi nell’organizzazione dell’evento e da parte dei giovani dell’Opera Familia Christi nel servizio liturgico e canoro prestato.


Passione di Gesù


Dobbiamo meditare spesso la Passione di Gesù, poiché il nostro amabile Redentore desidera sommamente che noi pensiamo alle atroci sofferenze che patì a causa nostra. È di fede che i nostri peccati hanno crocifisso il Salvatore. La Sacra Scrittura afferma che le nostre iniquità lo hanno ricoperto di piaghe. Il Salvatore per nostro amore volle espiare al posto nostro la pena meritata dalle nostre colpe. Per gratitudine, cosa dovremmo dare ad un Dio così innamorato di noi? Dio vuole solamente che pensiamo all'amore che ha avuto per noi fino a patire quegli atroci tormenti pur di salvarci. Gesù Cristo è morto in croce per redimere il genere umano, ma solo pochi uomini pensano alla sua Passione. Si pensa alle vanità e ai piaceri mondani, ma non si pensa mai alle sofferenze e all'amore di Gesù per noi. Che ingiustizia! Che ingratitudine! Il ricordo della Passione del Redentore è utilissimo perché ci rende vittoriosi sulle tentazioni. Chi amerà i piaceri illeciti, pensando a Cristo inchiodato sulla Croce? Se mediteremo attentamente il corpo di Gesù ricoperto di piaghe, avremo in orrore i piaceri peccaminosi e condurremo una vita più fedele al Vangelo. Un Dio morto per gli uomini! Questa considerazione è stata sempre la meditazione più dolce delle anime sante e il motivo più forte per amarlo. Di certo non possiamo dubitare della bontà di Dio vedendolo in croce per noi. Oh che dolce riposo trovano le anime che amano Dio quando nelle avversità di questa vita meditano in silenzio sul nostro amoroso Redentore mentre agonizzava sulla croce e il suo divin sangue fuoriusciva da tutte le sue membra ferite dai flagelli, dalle spine e dai chiodi! Oh come nel pensare a Gesù crocifisso si allontanano dalle nostre menti tutti i desideri di onori mondani, di ricchezze terrene e di piaceri della carne! Allora spira da quella croce un'aura celeste, che dolcemente ci distacca dagli oggetti terreni ed accende in noi una santa brama di patire e morire per amor di Colui che volle tanto patire e morire per amor nostro. E com'è possibile che non accenderà l'affetto di tutti i cuori, il pensare a un Dio che muore in un mare di disprezzi e di dolori per amor delle sue creature? Ma come è possibile che a molti Cristiani fa tanto poca impressione la Passione del Redentore Divino? Ciò avviene perché poco si fermano a considerare quanto Gesù Cristo patì per nostro amore.

domenica 20 marzo 2011

Messa tridentina di Don Fabrizio Luzi


Grottammare, Diocesi di San Benedetto del Tronto-Ripatransone-Moltalto. Nella seconda Domenica di Quaresima 20 marzo alle ore 11,30 nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista è stata celebrata la Santa Messa Tridentina, secondo le disposizioni del Motu Proprio "Summorum Pontificum" di Papa Benedetto XVI. Celebrante il Rev.mo Canonico Don Fabrizio Luzi, vice parroco della Basilica Cattedrale di San Benedetto del Tronto e Cerimoniere Vescovile. Preciso e professionale il commento musicale dei cantori della Cappella Musicale della Cattedrale di San Benedetto del Tronto diretti dal Maestro Massimo Malavolta, che ha eseguito anche le parti del “proprium” in canto gregoriano. Fra i mottetti eseguiti “ O sacrum convivium” del Maestro Cardinale Domenico Bartolucci. I parrocchiani, fra cui molti giovani, hanno riempito la bella chiesa, che si trova nella piazza Sisto V di Grottammare : uno dei luoghi più suggestivi delle Marche. All’inizio del cammino quaresimale nella terra natia del grande Pontefice Sisto V, i parrocchiani e diversi pellegrini hanno pregato con l’antica liturgia sostenuti dal canto gregoriano e dalla sacra polifonia. Le celebrazioni della Santa Messa gregoriana continueranno sempre nella Chiesa Parrocchiale di San Giovanni Battista ogni terza domenica del mese alle ore 11,30 ( fatta eccezione nel mese di Aprile in cui la celebrazione sarà il 10 aprile). La Santa Messa fa parte delle iniziative pastorali e liturgiche della Parrocchia. Davvero la Regione Marche è terra benedetta dalla Madonna: i tanti fedeli presenti a Grottammare con devozione e commozione lo hanno confermato!

A.C.


giovedì 17 marzo 2011

Mons. Giuliodori riapre la Basilica di Recanati


La Basilica Concattedrale di Recanati, una delle più belle delle Marche, sarà riaperta fra pochi giorni. Il Vescovo Mons. Claudio Giuliodori (nella foto a sinistra) lo aveva promesso ai recanatesi appena arrivato a Recanati il 22 aprile 2007. I recanatesi, con un lungo applauso, avevano espresso al nuovo vescovo la loro fiducia per l’impegno che il loro pastore aveva preso. Promessa mantenuta. Illustrata nello splendido volume "Le Cattedrali. Macerata, Tolentino, Recanati, Cingoli, Treia – a cura di Gabriele Barucca – Fondazione della Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata –" presentato nella Cattedrale di San Giuliano dal Cardinale Angelo Comastri e dal Vescovo Claudio Giuliodori, la Concattedrale è stata riportata agli splendori grazie ad un accurato e lungo lavoro di restauro. La Diocesi di Recanati, che ora fa parte della Diocesi di Macerata-Tolentino-Recanati-Cingoli-Treia, fu creata il 22 dicembre 1240 da Papa Gregorio IX. Nel corso dei secoli Recanati si è distinta per la particolare fedeltà alla Santa Sede : durante la rivoluzione francese, dette asilo ai Religiosi ed ai Sacerdoti fuggiti dalla Francia. Nel corso dei secoli si è anche distinta per generose donazioni fatte alla Chiesa. La chiesa recanatese , fiorente di vocazioni, comprendeva anche i comuni di Castelfidardo, Porto Recanati, Montecassiano e Montelupone. Anche Loreto, dove si posò miracolosamente la Santa Casa nel 1294, faceva parte del Comune di Recanati. La Cattedrale di Recanati fu costruita fra il 1383 e il 1412, “imbaroccata” dal Canonico Carlo Orazio Leopardi nella metà del Secolo XVIII, ottenne il titolo di basilica da papa Pio VI il 12 giugno 1805. Nella storica cantoria del Duomo recanatese iniziò l’attività canora il celebre tenore Beniamino Gigli. Nella foto a destra è raffigurato Mons. Emidio Baroncelli, ultimo vescovo residenziale di Recanati.

PROGRAMMA PER LA RIAPERTURA DELLA RESTAURATA BASILICA CONCATTEDRALE DI RECANATI
PRIMA DELL’APERTURA
Martedì 5 aprile ore 21.00 Villa Colloredo Mels (adiacente la Cattedrale) : Conferenza sulla Cattedrale di Recanati. Prof. Gabriele Barucca, Soprintendenza BSAE Marche (Urbino) e il Prof. Arnold Nesselrath, Musei Vaticani
Giovedì 7 aprile 21.00  Villa Colloredo Mels : Conferenza su valore teologico e culturale della Cattedrale. Mons. Timothy Verdon, direttore dell'Ufficio Arte Sacra e Beni Culturali dell'Arcidiocesi di Firenze

Sabato 9 aprile 16.00 Mercatini di oggettistica in zona Duomo;   18.00 Apertura Mostra sulla Cattedrale e del Museo di Recanati; 19.00 Animazione con menestrelli giocolieri e artisti di strada a cura dell'Ass. Pro Loco di Offanga; 22.00 Spettacolo in Piazza Leopardi a cura della Compagnia sbandieratori "l'Araba Fenica" di Corinaldo (AN); 23.00 Fuochi di artificio

APERTURA
Domenica 10 aprile
17.30 Inizio Processione da San Domenico; 18.00 Solenne Concelebrazione nella Concattedrale di San Flaviano presieduta da S.E.R. Mons Claudio Giuliodori
20.00 Fuochi d’artificio

 DOPO L’APERTURA
 Martedì 12 aprile 21.00 Concattedrale di San Flaviano - Presentazione dei lavori realizzati :
Mons. Spernanzoni – Arc. Salvati – Prof. Barucca – Ing. Ruffini

Mercoledì 13 aprile 21.00 Concattedrale di San Flaviano – Quaresimale del Vescovo SER Mons. Claudio Giuliodori

Venerdì 15 aprile
21.00 Concattedrale di San Flaviano - Concerto Filarmonica Marchigiana diretta dal Maestro Mencoboni, repertorio barocco

Domenica 17 aprile
18.00 Concattedrale di San Flaviano - Solenne apertura delle Quarantore, che per antica tradizione si svolgono anche di notte : Presiede Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Elio Sgreccia

Lunedì 18 aprile
21.00 Concattedrale di San Flaviano - Adorazione guidata da S.E.R. Mons. Tonucci, Arcivescovo-Prelato di Loreto

Martedì 19 aprile
12.00 Concattedrale di San Flaviano - Solenne chiusura delle Quarantore presieduta da S.E.R. Mons. Luigi Conti, Arcivescovo Metropolita di Fermo-Presidente della Conferenza Episcopale Marchigiana.

Giovedì 21 aprile
10.00 Concattedrale di San Flaviano - Solenne Messa Crismale con tutti i Sacerdoti della Diocesi
19.00 Concattedrale di San Flaviano - Santa Messa in Coena Domini

Venerdì 22 aprile – Domenica 24 aprile
Concattedrale di San Flaviano - Celebrazione del Triduo Pasquale

Domenica 24 aprile
12.00 Concattedrale di San Flaviano – Solenne celebrazione del giorno di Pasqua presieduta da S.E.R. Mons. Claudio Giuliodori

Andrea Carradori